Si intitola “Al centro di me” il nuovo singolo del cantante gelese Emanuele Salinitro, prodotto da Up Music Studio. Un brano che segna uno spartiacque tra il passato e il presente dell’artista. La fine di un rapporto, sentimentale o meno, può rappresentare il crollo di una serie di paradigmi su cui spesso fondiamo il nostro equilibrio, eppure l’equilibrio non può essere ricercato altrove se non in sé stessi.
“Al centro di me – spiega l’artista- è un invito a guardarsi dentro e a trovare nella propria interiorità una luce che possa guidare le proprie incertezze e che possa essere fonte di cambiamento e di rinascita. Quando tutto attorno sembra muoversi in maniera confusa e preoccupante, la vera arma è mettersi al centro e stabilire ciò che rientra nel nostro benessere”.
Anche quest’anno i cavalieri di San Michele Arcangelo insieme ai cavalieri del S.O.E.T. hanno partecipato a Catania alla processione della Candela in onore di Sant’Agata. Un momento molto emozionante che tradizionalmente viene vissuto con devozione ed entusiasmo.
Una folta delegazione gelese dunque ha preso parte alle iniziative dedicate alla “Santuzza”, che come ogni anno porta a Catania centinaia di migliaia di persone.
Catania – Sfilta di ordini in occasione della festa dedicata a Sant’Agata. Ieri erano presenti per l’offerta della cera a Sant’Agata, nella giornata di lunedì 3 febbraio, i Cavalieri di Malta OSJ del Priorato di Sicilia, sotto la protezione del Gran Maestro S. A. R. il Principe don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci.
“Rendiamo onore alla donna, alla martire che appartiene alla città di Catania quale radice fondamentale, che inscrive in noi catanesi una trasfigurazione attuale di una tradizione che si rinnova nel tempo e che, nello stesso tempo, si è fatta cultura antica. Tutti noi, – afferma il Gran Priore di Sicilia, dott.ssa Natalina Romania di Piscopo – come lei, dobbiamo lottare contro il dolore, quella tortura emotiva che ci corrode dentro è lei, il giusto esempio da porci innanzi, come vascello d’anima per salvarci dall’odierna empietà”.
La delegazione dei Cavalieri di Malta OSJ era composta dal Gran Priore di Sicilia Dama di Gran Croce, Min. dell’istruzione S.E. Donna Natalina Romania di Piscopo, Ufficiale Religioso Mons. Nicola Rimaudo Vescovo Ortodosso, Dama avv. Marisa Coco, Cav. dr. Giuseppe Alizzio, Cav dr Giuseppe Nicotra, Cav. dr. Santo Pietro Paolo Cordovana, Cav. Dr Valerio Martorana, Cav. Geom. Pietro Vinti, Cav. Giuseppe Caruso, S.E. Fabio Cefali, Vice Gran Priore della Svizzera, S.E. Cav. Grande Ufficiale.
Niscemi – Nella vita di ogni essere umano si percorrono tappe fondamentali che segnano una svolta fondamentale. Una di queste, nella vita della donna, è la menopausa. Di questo, delle strutture sanitarie di supporto che a Niscemi non sono sufficienti, si parlerà sabato 8 febbraio alle 18 al Museo Civico.
L’iniziativa è dei club service Fidapa, Inner Wheel, Lions, Rotary e Soroptimist con il patrocinio del Comune di Niscemi e del Museo Civico.
“La Menopausa – emancipazione femminile e modernità nel terzo millennio”, il tema che sviscereranno i medici Alfonso Cirrone Cipolla, il cattedrali Marco Palumbo ed i ginecologi Rino Ferraro e Morena Monteleone, dopo i saluti del sindaco Conti e del direttore del Enzo Liardo, dei presidenti dei Club.
La menopausa è momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità.
In questo periodo della vita alcune donne accusano dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili a garantire loro comunque una buona qualità di vita.
Si verifica tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive. Già alcuni mesi prima della cessazione delle mestruazioni si osservano alterazioni del ciclo mestruale (mestruazioni ravvicinate e abbondanti oppure più distanziate tra di loro). Nello stesso periodo le ovaie cessano la loro attività e, di conseguenza, diminuisce nel sangue la quantità degli estrogeni, cioè di quegli ormoni prodotti fino allora dalle ovaie.
Quando si riduce la quota degli estrogeni nel sangue, la donna è più esposta al rischio di alcune malattie.
La diminuzione degli estrogeni può provocare alcuni disturbi e sintomi, sia di natura neurovegetativa (vampate di calore, sudorazioni profuse, palpitazioni e tachicardia, sbalzi della pressione arteriosa, disturbi del sonno, vertigini, secchezza vaginale e prurito genitale), sia di natura psicoaffettiva (irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, disturbi della concentrazione e della memoria, diminuzione del desiderio sessuale).
Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni sono: l’aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione) e le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi. Fino alla menopausa, infatti, le donne hanno un rischio cardiovascolare inferiore a quello degli uomini perché gli estrogeni prodotti dalle ovaie garantiscono una minore quantità di colesterolo nel sangue.
Le malattie cardiovascolari rappresentano, inoltre, la principale causa di morte per la donna in menopausa, superando di gran lunga tutte le forme di neoplasie, compreso il cancro della mammella.
Non dobbiamo inoltre sottovalutare l’aumento del peso corporeo, che si verifica in misura variabile in tutte le donne in menopausa e rappresenta un problema in più del 50% delle donne oltre i 50 anni.
La carenza estrogenica condiziona, insieme all’età, un rallentamento del metabolismo in generale e aumenta l’appetito con una distribuzione del grasso corporeo “a mela”, cioè a livello della cintura, un sede tipica del sesso maschile, che comporta maggior rischio cardio-vascolare.
La prevenzione delle complicanze cardiovascolari e osteoarticolari può essere messa in atto fin da subito: occorre seguire un regime dietetico controllato.