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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

No Zan No Gender (2): il punto di vista dello psichiatra dott. Franco Lauria

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Batti e ribatti sino a quando Pd,  5stelle,  Iv e Leu sono riusciti a fare calendarizzare il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, cosi lo chiamano 13 contro 11. Andrea Ostellari della Lega sarà il relatore. Si discuterà e a piccoli passi verso il gender. La Chiesa balbetta un ni, tiepida e già rassegnata al peggio. Il Papa non si esprime. Alcune compagne femministe della differenza vedi ad esempio Sandra Morano e altre, sono in allarme, temono che i maschi sconfitti dalle donne sul terreno dell’eterosessualità possano prendersi la rivincita dichiarandosi femmine e entrando a gamba tesa nell’orticello riservato alle donne.

Ho già illustrato la filosofia che sta dietro il ddl Zan ed il suo contenuto nel mio precedente articolo No Zan No gender, a cui si rimanda.  Ma cosa cambia in concreto se passasse davvero questo ddl?

Andiamo con ordine.

  1. Ogni persona che manifesti la volontà di cambiarsi il nome da maschio a femmina e viceversa, quindi ogni trans, ha diritto a farlo. In tutti i documenti sin dalla nascita bisognerà andare a cambiare il nome.
  2. Ogni maschio che si dichiara femmina, quindi un/una trans avrà diritto se vuole a gareggiare nelle squadre femminili contro altre squadre femminili. (Si dà quasi per scontato che vincerà sempre lui/lei, fregando questa volta le donne nate donne. Alcune femministe stanno impazzendo dalla rabbia).  
  3. Se questa persona, corpo maschile e cromosomi xy da maschio, ma autodichiaratasi femmina dovesse andare in carcere ha diritto di andare in un carcere femminile, nonostante un pisello di tutto rispetto. Si sono già verificati casi di stupro nelle carceri femminili che hanno accolto trans forniti di pistolino.
  4. Se questa persona, munita di organo maschile, dovese essere ricoverata in ospedale avrà diritto a essere ricoverato/a in un reparto femminile, dividendo la stanza con donne-donne e a usare i water delle donne, dove lui/lei potrà orinare se vuole in piedi, le altre donne sedute.
  5.  Avrà diritto a partecipare o iscriversi ad associazioni, club, organizzazioni riservate solo a persone di sesso femminile, anche se l’organo genitale è maschile
  6. In teatro, al cinema, in aeroporto etc. etc. avrà diritto ad usare i servizi riservati alle donne.
  7. Avrà diritto a usufruire nei consigli di amministrazione dei posti riservati alle donne.
  8. Avrà diritto in politica a usufruire delle quote rosa nei partiti e nella compilazione delle liste.
  9. I nostri figli fin dalla scuola materna saranno obbligati a esplorare, conoscere e  fare giochi di inversione di identità. Al maschietto si dirà che deve giocare con le bamboline, alla femminuccia si dirà che deve giocare con i trattori. Il si dirà sarà privilegio delle organizzazioni gender e degli Lgbtq che avranno libero accesso nelle scuole di ogni ordine e grado a fare lavaggio del cervello e creare confusione mentale. Magari a pagamento, perchè si sa un fondo per questo ddl bisognerà pure istituirlo!
  10. Un giorno all’anno si celebrerà la giornata della liquidità e della non identità, nelle scuole e nella società, una sorta di carnevale obbligatorio dove il gender celebrerà il proprio ingresso trionfale in Società. 

Come vedete strumentalizzando l’omosessualità e la fragilità si tende invece a fare passare l’ideologia gender che è pienamente espressa dal trans.

Infatti l’omosessualità è già riconosciuta dall’OMS e dal DSM come condizione regolare e normale cosi come l’eterosessualità. E chi osasse avanzare critiche rischierà il carcere. Insomma con questo disegno di legge si introduce il reato di opinione.  Non si potrà più parlare. Ci metteranno la museruola, se non bastasse la mascherina anticovid19.

Ma la società liquida di Bauman non punta al riconoscimento dell’omosessualità, che non c’entra nulla con il gender, e che è già ampiamente riconosciuta, ma al riconoscimento dell’essere trans, dell’essere liquidi, dell’essere tutto ed il contrario di tutto, attraverso una semplice autodichiarazione, un atto della propria individuale volontà. E non sarà nemmeno necessario portare a termine un percorso di transizione che passi dalla sala operatoria.

Il trans infatti esprime compiutamente il concetto di liquidità, di non identità, di superamento di ogni limite, che è l’ideologia del postmodernismo e del neoliberismo.

Se il postcapitalismo si esprime in campo economico con il neoliberismo, in tema di diritti civili si esprime con il trans. L’ideologia gender è quindi l’ideologia liquida del postcapitalismo nelle tematiche che riguardano il corpo e il sesso.  E la famiglia tradizionale sarà messa definitivamente in soffitta.

 Padre e madre etero? Uno schifo del medioevo.

Entrano in campo le famiglie, al plurale composte da due donne-donne, da due maschi-maschi, da un trans e da un omo, da un trans e da una lesbica. Etc. etc. liberate la mente, arricchitevi, ma badate a non confondervi e a non perdere il filo della mente perchè rischiate confusione mentale, paranoia, depressione, ansia cronica, attacchi di panico, schizofrenia, vuoto ed angoscia esistenziale, dipendenze varie. E il gioco è appena agli inizi, in quanto le varianti, non solo in termini di genere, ma anche di numero, sono pressocchè infinite. E che mi dite dell’utero in affitto? Le sinistre prima e i 5stelle adesso hanno già aderito a questa ideologia della postmodernità che creerà una grande confusione in menti in via di maturazione, bambini e adolescenti che oggi sono già in crisi ed in difficoltà per altre problematiche. Così una mamma del mondo del cinema qualche giorno fa diceva a proposito del figlio: “Da grande sceglierà cosa essere, io vesto mio figlio senza un genere preciso, un pò maschio, un pò femmina e quando sarà grande sarà lui stesso a dire cosa si sente, al di là dei cromosomi e della presenza di genitali maschili o femminili”.  Questo individualismo psichico assoluto a scapito della biologia e della società tutta è ciò che caratterizza il gender.

Una volta sinistra e sindacati dicevano: l’unità (del popolo) fa la forza contro il capitale, oggi la divisione del popolo e delle persone in atomi e individui isolati è la forza del postcapitalismo bancario e tecnico.

Dott Franco Lauria

1 Commento

1 Commento

  1. Salvino Legname

    2 Maggio 2021 at 12:24

    Dopo aver letto le sue affermazioni egr.Dottore,con cui mi trova d’accordo,ma allo stesso tempo mi induce ad avere t rispetto per chi la pensa diversamente,mi piacerebbe che lei possa esprimere ed esporre obiettivamente,anche le ragioni ed i motivi sostanziali,di chi quella legge la vuole a tutti i costi. Io parto sempre da un presupposto,cioè,il desiderio equilibrato,di poter ascoltare tutti con il massimo rispetto reciproco,per ottenere quella indispensabile chiarezza che possa determinare con onestà ,il pensiero di ogni cittadino .

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Interporto Gela Aps è pronta a riprogettare il pontile

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Marco Fasulo dell’associazione Interporto

“Nel lungomare Federico II di Svevia, a Gela, i lavori di riqualificazione del secondo tratto sono finalmente iniziati, ma la demolizione del pontile sbarcatoio, per la quale sono stati previsti fondi già dal programma Pac 2007-2013, continua a rimanere un’opera in sospeso.

Dopo quattro anni di attesa, il dipartimento tecnico dell’assessorato alle infrastrutture ha recentemente nominato un nuovo responsabile unico del progetto, offrendo finalmente una speranza per l’avvio delle opere.

Tuttavia, ciò che un tempo sembrava un semplice atto burocratico si trasformerà ora in una grande opportunità per il futuro di Gela. Interporto Gela Aps è pronta a riprogettare il pontile, trasformandolo da una struttura obsoleta e pericolosa in un nuovo simbolo di rinascita per la città, che non solo contribuirà alla riqualificazione dell’area, ma darà vita a uno spazio dinamico e all’avanguardia per il futuro della zona portuale.

Il nostro impegno è quello di restituire nuova vita a una parte fondamentale della storia e del paesaggio di Gela, trasformandola in un punto di riferimento per la comunità e per l’intero Mediterraneo”.

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Fondi per l’autismo: le famiglie chiedono l’intervento dell’Asp

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Maria Grazia Pignataro, Presidente Ispedd e autismo; Calogera Ficarra, una delle quattro portavoci della Voce dei disabili; Antonino Biondo, Presidente di Amautismo, sui fondi per l’autismo in scadenza il prossimo 31 marzo. Le famiglie chiedono agli uffici amministrativi dell’ASP di Caltanissetta, di sbloccare le procedure per non perdere queste risorse preziose per i loro figli e figlie.

“L’associazione Ispedd Onlus, La Voce dei Disabili, entrambe di Caltanissetta, e Amautismo Odv di Gela, portano all’attenzione il fatto che, diversamente da quanto effettuato in altre ASP regionali, risulterebbero ancora non utilizzate, con adeguata progettazione, risorse economiche destinate dalla Regione anche all’ASP di Caltanissetta, e chiedono che queste non vadano perdute per scadenza dei termini.

Le risorse riguardano l’assegnazione fatta dal governo centrale, con un fondo del 2022, recepita dalla Regione siciliana con il decreto assessoriale del 24 gennaio 2023, denominato “Criteri e modalità di utilizzazione dei fondi per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico per l’anno 2022”, a cui ha fatto seguito il decreto assessoriale attuativo n°528 del 6.6.2023. 

In seguito al decreto assessoriale sarebbero stati assegnati all’Asp di Caltanissetta, unitamente alle altre aziende ospedaliere siciliane, € 104.382,35 e, con un altro fondo, 87.730,10 dell’anno 2021 (decreto assessoriale n°274 del 31.3.2023, in scadenza nel 2026). 

Ricordiamo che i pazienti affetti dal disturbo dello spettro autistico di Caltanissetta e Gela, che usufruiscono del   progetto ex pilota, hanno subito una diminuzione delle ore giornaliere del servizio, passando da 5 a 3, proprio per mancanza di risorse sufficienti. 

Queste ore, già insufficienti a coprire il fabbisogno dell’utenza, soprattutto se rientra nel livello 3 di gravità (il massimo livello per l’autismo), sembrerebbero destinate peraltro a ridursi ulteriormente a causa dell’aumentare della platea degli aventi diritto.

Non attivare velocemente, da parte dell’Asp nissena, il complesso e articolato apparato burocratico per l’utilizzo immediato di questi fondi, rappresenterebbe uno spreco inaccettabile di risorse.

Ricordiamo che per precisa indicazione del decreto n° 528/23, i fondi devono servire, su richiesta del Dipartimento di salute mentale, per individuare la carenza di personale dei centri diagnosi e intervento intensivo precoce, che possegga peraltro curricula formativi ed esperienziali specifici per i disturbi dello spettro autistico, secondo le linee guida da Piano Unitario Regionale (GURS n°32 del 12/7/2019).

Come famiglie, ci appelliamo al fatto che l’autismo rientra nei LEA, livelli essenziali di assistenza, e pertanto non possiamo e vogliamo rimanere in silenzio di fronte alla possibilità che si perdano risorse destinate a migliorare la qualità di vita dei nostri figli e figlie”.

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I Liberali stanno con Zelensky e l’Ucraina

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del rappresentante politico del gruppo dei Liberali, Grazio Trufolo, sul tema attuale di politica estera sullo sfondo della guerra.

“Nessuna motivazione può giustificare l’invasione di uno stato sovrano ne mai un liberale può essere dalla parte dell’aggressore.

Voglio evidenziare che una cosa è Trump altro è l’America, che tra le potenze mondiali è lo Stato più vicino ai valori occidentali.

I presidenti cambiano, le Nazioni restano. Noi siamo con Zelensky e con gli Ucraini ma non possiamo non dialogare con l’America che deve restare nostro alleato per onorare quei giovani americani che sono morti per la nostra libertà, liberandoci dal Nazismo. Questo è un momento molto delicato e serve tanto equilibrio.

Ho seguito la registrazione dell’incontro tra Trump, Zelensky e Vance. Ne ho tratto un senso di profondo disgusto se non anche di vero sgomento. Credo, a mia memoria, sia la prima volta che un incontro bilaterale tra rappresentanti di Governo venga ripreso e divulgato nei delicati contesti delle discussioni sui temi oggetto dell’incontro. Trump non si rende conto del ruolo e dell’importanza che riveste di fronte al mondo intero. Non è possibile che uno Stato fino a ieri garante dei valori di libertà e democrazia, finisca per identificarsi con la ferocia predatoria di chi, a fronte degli aiuti per resistere a una invasione militare di una nazione Onu, pretende ottenere il massimo dei guadagni, andando a braccetto con lo stesso invasore. Il mondo come lo abbiamo finora conosciuto, forse è davvero finito”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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