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Cronaca

Niscemi: denunciato titolare di un ristorante per violazioni della legge sulla sicurezza dei lavoratori

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La Polizia di Niscemi, come disposto dal Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, ha eseguito controlli amministrativi ad esercizi commerciali nel comune niscemese assieme a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Caltanissetta, dei militari della Guardia di Finanza e della Siae di Gela e dei Vigili Urbani di Niscemi.

Nel corso dei controlli, presso un’attività commerciale dedita alla ristorazione, è stata constatata la presenza di undici lavoratori intenti a servire i clienti presenti nel locale, una zona con strumentazione per la diffusione di musica registrata e la presenza di circa trenta persone intente a ballare. Il controllo ha consentito di riscontrare e contestare al titolare dell’attività commerciale diverse violazioni amministrative, quali la mancanza di autorizzazione per svolgere la serata danzante; la mancanza del cartello di orario di apertura e chiusura del locale e la mancanza dell’apparecchio per la rilevazione del tasso alcoolico. Inoltre, sono state riscontrate alcune violazioni delle vigenti norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro relative all’informazione dei lavoratori, la loro formazione, la sorveglianza sanitaria, il piano di emergenza ed evacuazione, i mezzi di estinzioni e i dispositivi di protezione individuali.

Nove lavoratori su undici presenti nell’esercizio erano sprovvisti di contratto di lavoro. Sono stati avviati accertamenti a carico dei soggetti che effettuavano l’intrattenimento musicale. Per quanto accertato durante l’ispezione è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’unità produttiva nei confronti del titolare. Il giorno successivo al controllo, un equipaggio della Polizia di Stato del Commissariato transitando nella zona dove insiste l’attività commerciale in questione, ha notato che la stessa era ancora aperta in violazione della prescritta sospensione. Per tale motivo si è proceduto al sequestro preventivo della stessa. Il titolare è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Gela per le violazioni accertate. Il Gip del Tribunale di Gela ieri ha convalidato il sequestro preventivo del locale. Analoghi controlli saranno programmati nelle successive settimane

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Cronaca

Incidente mortale in via Venezia

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Tragico incidente stradale in via Venezia, a pochi passi dal “Lux Bar” nei pressi della caserma dei carabinieri

Ha perso la vita un pedone, investito da una vettura. La vittima è Giovanni Martines, 66 anni.

Il conducente della macchina si è fermato subito dopo l’impatto ed è sotto shock.

Sul posto stanno operando i soccorsi e gli stessi militari dell’Arma.

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Cronaca

Investito da due auto, vittoriese muore in Toscana

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Un vittoriese di 59 anni, residente a Firenze, ha perso la vita a seguito di un incidente stradale che si è verificato sulla Sr222 Chiantigiana, all’altezza de La Martellina. La vittima si chiama Vincenzo Nicosia.

Secondo le prime informazioni, pare che si sia trattato di una sorta di doppio investimento.Il pedone sarebbe stato colpito lateralmente da un’auto che procedeva in direzione Grassina, che lo avrebbe fatto cadere a terra sulla carreggiata opposta dove sopraggiungeva un’altra auto, in direzione Greve in Chianti, che lo avrebbe colpito in pieno, trascinandolo sull’asfalto e causandone la morte.

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Cronaca

Accesso informatico abusivo, hacker gelese disposto a collaborare con la magistratura

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Si è detto disposto a collaborare con i magistrati, l’hacker gelese Carmelo Miano, 24 anni, arrestato due giorni fa dalla Polizia, su ordine della magistratura di Napoli, per accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e di diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso.

Durante l’interrogatorio di garanzia, il ventiquattrenne (residente a Roma) ha ammesso di avere violato i server del ministero della Giustizia.

Miano ha però negato che le sue incursioni informatiche abbiano arrecato dei danni ai sistemi informatici presi di mira.

Il giovane esperto informatico ha anche ammesso di avere consultato le email di diversi magistrati tra Napoli, Roma, Gela e Brescia. L’avvocato dell’indagato, Gioacchino Genchi, ha chiesto che gli atti vengano trasmessi per competenza alla Procura di Perugia e lodato l’attività investigativa del pool di pm partenopei che hanno indagato sul suo assistito sottolineando, nel contempo, la fragilità dei sistemi informatici violati dal giovane hacker gelese. L’avvocato Genchi ha chiesto al gip di Napoli, che ha emesso l’arresto in carcere notificato a Miano dalla polizia postale, l’attenuazione della misura cautelare del carcere con gli arresti domiciliari.

Quanto al danneggiamento del sistema informatico contestato, il difensore di Miano ha semplificato ricordando il caso di un imputato accusato di una presunta truffa all’assicurazione, per avere richiesto il risarcimento per l’ammaccatura di un paraurti di un tamponamento che poi si è accertato essere realmente avvenuto “anche se – ha sottolineato il legale – è poi emerso che il paraurti era già ammaccato e che per la sua riparazione l’infortunato era già stato risarcito da un’altra assicurazione: il sistema informatico che lui avrebbe danneggiato era già abbastanza disastrato di suo”, ha detto ancora Genchi.

Circa l’eventualità che il 24enne sia entrato in contatto anche con presunti esponenti dei servizi segreti, l’avvocato ha replicato che il suo cliente è disposto a rispondere ai pm “su ogni altro aspetto delle indagini”.

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