In un mondo dedito all’accumulo di denaro e dei beni materiali , c’è chi organizza le feste, quelle importanti a km 0, conteggiando l’importo dei regali in busta per pagare le spese che altrimenti dovrebbe sostenere di tasca propria e chi invece rifiuta i regali per sé destinandoli a chi ne ha più bisogno.
Il 25° anniversario di matrimonio di Emanuele e Sefora Zappulla ha avuto il sapore dell’amore e della liberlità. Una famiglia intrisa di fede e i valori antichi. Dio al centro del loro mondo, impegno sociale, a volte anche politico senza incarichi, lavoro e soprattutto i figli. Quattro.
E a metà del loro percorso un nipotino di nove mesi, segno tangibile della vita che si rinnova e da i suoi buoni frutti. Il 14 settembre i coniugi hanno chiesto una nuova benedizione al Signore, avendo sperimentato in prima persona i doni che Dio elargisce quando entra nell’unione e detta le scelte più importanti.
Una celebrazione semplice in una chiesetta di Piazza Armerina officiata da un sacerdote dal cuore puro, don Deo Gratias, loro amico e guida, attorniati da tutta la grande famiglia e pochi amici per ringraziare il percorso fatto di fatica e tante gioie: la più importante quella di essere vivi e pieni d’amore ancora oggi, dopo 25 anni. Alla fine della festa i regali. Tutti in busta. Un tesoretto modesto ma consistente.
Emanuele Zappulla che aveva organizzato tutto in complicità con i sui invitati ha lasciato tutti di stucco: “questa cifra non è per noi – ha detto – la doniamo ad un sacerdote per l’acquisto di una automobile”.
Uno di quei sacerdoti semplici, senza griffe, senza I-phone, con pochi mezzi e da qualche tempo anche senza mezzo di trasporto.
“Non vogliamo regali per noi – ha continuato Emanuele – il più grande regalo è fare del bene a chi ne ha più bisogno. Il nostro amico non ha un mezzo proprio da qualche tempo e gli serve per muoversi nel territorio. Siamo contenti così. Grazie”. Si può immaginare lo stupore del destinatario quando ha ricevuto la notizia. Lampi di gioia negli occhi non tanto per il piccolo malloppo ma per la modalità e la sorpresa. Serve ancora qualche altro sforzo, ma ce la faranno. “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” – dice Gesù. E questa ne è una testimonianza viva in un mondo, come quello attuale, arido di valori.
Si è svolta questo pomeriggio a Gela la semifinale nazionale dei Campionati internazionali di Giochi matematici, organizzate dal Centro Pristem-Eleusi dell’Università Bocconi di Milano. La manifestazione giunta alla 32º edizione nazionale e alla 23º per la sede di Gela è articolata in ben quattro fasi e i concorrenti devono risolvere un certo numero di quesiti, di solito tra gli 8 e i 10, in 60 o 90 minuti per la categoria C1 (prima e seconda media) e in 90 o 120 minuti per le altre categorie.
Un gioco matematico è un modo appassionante di avvicinarsi alla matematica, è un problema con un enunciato divertente e intrigante che suscita curiosità e la voglia di fermarsi un po’ a pensare. Molte volte la stessa soluzione sorprenderà poi per la sua semplicità ed eleganza. Non è necessaria la conoscenza di nessun teorema particolarmente impegnativo o di formule troppo complicate. Occorre invece la capacità di ragionare, un pizzico di fantasia e quell’intuizione che fa capire che un problema apparentemente difficile è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere.
La prima fase, i quarti di finale, si è svolta online il 28 febbraio. Gli iscritti per Gela sono stati 1200 e di questi circa 700 sono stati ammessi alla semifinale nazionale tenutasi presso la sede del Liceo delle scienze umane “Dante Alighieri”. Requisito di ammissione alla Semifinale era la risoluzione corretta di almeno tre quesiti.
I primi classificati della semifinale, suddivisi per categoria, saranno ammessi alla finale nazionale che si svolgerà a Milano, presso l’Università Bocconi, nel pomeriggio di sabato 10 maggio 2025. In quest’occasione verrà selezionata la squadra che rappresenterà l’Italia alla Finale internazionale di fine agosto. La Responsabile per la sede di Gela è la prof. Angela Amato
Palermo – A partire dalle ore 8 di mercoledì 19 marzo il personale incaricato da Siciliacque avvierà una serie di lavori in contemporanea lungo l’acquedotto Ancipa, che rientrano in un ampio piano di manutenzione straordinaria sulle infrastrutture, avviato dalla società per migliorare l’efficienza del servizio e ridurre le perdite.
Gli interventi si sono resi necessari per eliminare le criticità che si sono create nel secondo semestre dello scorso anno, quando il sistema Ancipa è stato utilizzato in maniera non ordinaria per fronteggiare l’emergenza idrica.Per limitare i disagi, i lavori sono stati programmati in concomitanza con un intervento dell’Enel nella centrale di sollevamento di Cozzo della Guardia, che avrebbe comunque determinato un disservizio dell’acquedotto Madonie Ovest.
Il piano di Siciliacque – società del gruppo Italgas che gestisce il servizio idrico di sovrambito – prevede la manutenzione della condotta, la sostituzione delle tubazioni in alcuni punti, la manutenzione straordinaria delle valvole in uscita dal potabilizzatore Ancipa (con la realizzazione di un by pass per rendere più agevole la regolazione delle portate d’acqua da immettere in rete) e l’installazione di nuove valvole al nodo Ancipa-Blufi di Cozzo della Guardia, rimosse durante il funzionamento inverso dell’acquedotto.
Durante i lavori verranno sospese le forniture ai Comuni di Agira, Calascibetta, Gagliano Castelferrato, Enna, Piazza Armerina, San Cataldo, Serradifalco, Valguarnera Caropepe, al Consorzio di Bonifica di Caltanissetta e all’Asi di Enna.
La fornitura a Caltanissetta verrà ridotta a 110 litri al secondo, poiché il Comune sarà alimentato soltanto attraverso le fonti dell’acquedotto Madonie Est. L’erogazione dell’acqua riprenderà fra la mezzanotte di mercoledì e le ore 18 di giovedì.
La band Kantiere Kairòs si è esibita ieri sera sul palco del teatro Eschilo, eseguendo i brani del loro album “Il sale”: un concept album che ripercorre storie di santità. L’evento musicale è stato promosso da Salesiani don Bosco di Gela, associazione Db 200 e Ufficio diocesano di Pastorale giovanile con il patrocinio del Comune di Gela.
«Grazie per averci arricchito della vostra presenza, per la vostra testimonianza di vita e per aver toccato le corde più profonde dei nostri cuori con la vostra musica», questo il pensiero dei giovani dell’oratorio salesiano al termine del concerto.