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Flash news

Nella maggioranza Di Stefano intese tutte da costruire. Banco di prova per il sindaco

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Un accordo da costruire fin dalle fondamenta: durante la campagna elettorale non ci sono state intese sui posti di governo e sottogoverno tra Terenziano Di Stefano e la sua coalizione. Una tela da tessere prima della seduta consiliare.

Sul piatto della bilancia posti disponibili subito ed altri nel tempo: subito c’è la presidenza del consiglio a cui si potrebbe aggiungere la vicepresidenza se si deciderà di “non aprire” alla minoranza. E c’è anche la nomina di 3 consiglieri all’Unione dei Comuni.

Nel tempo: vicesindacatura, altri assessorati ma a gennaio 2025 e in prospettiva la Ghelas.

Terenziano Di Stefano è al suo primo importante banco politico: dovrà dimostrare di sapere tenere unita la coalizione mantenendo gli impegni presi al ballottaggio anche con gruppi diversi dagli alleati della prima ora. Finora ha neutralizzato le richieste dei Dem e di altri con una Giunta dello start che ha una vita di sei mesi. Ma prima della seduta del 12 luglio in consiglio si dovrà raggiungere un’intesa.

Gaetano Orlando e Giuseppe Fava per il Pd sono i due papabili alla presidenza del consiglio, Paola Giudice per il M5S: ma siamo sicuri che questi due partiti ambiscano alla presidenza del consiglio rinunciando ad allargare la loro presenza in Giunta?

Lunedì primo vertice di maggioranza e prime indicazioni sullo stato di salute della coalizione composta in aula dal tridente Pd- M5S e Una buona idea mentre in Giunta ci sono anche Azione- Mpa e Comunisti.

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Attualità

Anche Pupi Avati sul set del film di Gianni Virgadaula su Nino Benvenuti

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Il regista Pupi Avati ha voluto incontrare il regista gelese Gianni Virgadaula, suo collaboratore in vari film, mentre a Roma è impegnato in un nuovo lavoro cinematografico.

Si tratta di “Nino Benvenuti, un campione per amico”. I primi ciak sono stati battuti a Roma con una serie di interviste fatte a giornalisti, sportivi e personaggi dello spettacolo che hanno conosciuto la leggenda  vivente della boxe italiana.

Ritenuto fra i più grandi pugili di tutti i tempi, Benvenuti, originario di Isola d’Istria, vinse nel 1960 l’oro olimpico a Roma nella categoria dei pesi welter. Passato poi professionista divenne campione del mondo, prima dei superwelter battendo 2 volte Sandro Mazzinghi, e poi dei pesi medi, sconfiggendo nel 1967 al Madison Square Garden di New York Emile Griffith.  

Legati da un’amicizia più che trentennale Benvenuti e Virgadaula hanno attraversato, il primo da protagonista indiscusso del ring, il secondo da giornalista e scrittore, l’epoca d’oro del pugilato, quando grazie a grandi artisti del “guantone” come Sugar Ray Robinson e  Muhammad Alì, questo sport antico quanto l’uomo, decantato anche da Omero, Virgilio e l’apostolo Paolo, veniva chiamato la “Noble Art”.  

Dice il regista gelese: “Da anni intendevo narrare le gesta di Nino, e lo faccio adesso nella maturità pensando pure che questo film potrebbe essere uno dei miei ultimi lavori. Anche per i registi, prima che si rimbambiscano del tutto, viene il momento di appendere i guantoni al chiodo, proprio come i pugili. E 41 anni di questo mestiere penso bastino. Da ora in avanti vorrei solo scrivere, ma mi rimangono un paio di progetti da realizzare. Spero abbia energie sufficienti e la pazienza per portarli a termine”.

Documentario ma anche fiction, dopo Roma il nuovo lungometraggio di Virgadaula prevede alcune riprese anche in Sicilia. Protagonisti della parte sceneggiata saranno il tredicenne Mattia Cosco, che ricoprirà il ruolo del giovanissimo Nino Benvenuti, e poi Erika Kamese, Gaetano Libertino, Pino Bonanno, Michele Seminara, Leo Cassarino e Deborah Borrello. Importante sottolineare come la realizzazione del film vede coinvolte figure tecniche e artistiche che hanno voluto aderire al progetto in spirito di puro volontariato. Un omaggio al grande campione, disinteressato e senza alcun fine di lucro. Un doveroso tributo al “Nino nazionale”, oggi ottantaseienne, ma sempre bandiera dello sport più bello del mondo.

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Cronaca

Investito da due auto, vittoriese muore in Toscana

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Un vittoriese di 59 anni, residente a Firenze, ha perso la vita a seguito di un incidente stradale che si è verificato sulla Sr222 Chiantigiana, all’altezza de La Martellina. La vittima si chiama Vincenzo Nicosia.

Secondo le prime informazioni, pare che si sia trattato di una sorta di doppio investimento.Il pedone sarebbe stato colpito lateralmente da un’auto che procedeva in direzione Grassina, che lo avrebbe fatto cadere a terra sulla carreggiata opposta dove sopraggiungeva un’altra auto, in direzione Greve in Chianti, che lo avrebbe colpito in pieno, trascinandolo sull’asfalto e causandone la morte.

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Cronaca

Accesso informatico abusivo, hacker gelese disposto a collaborare con la magistratura

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Si è detto disposto a collaborare con i magistrati, l’hacker gelese Carmelo Miano, 24 anni, arrestato due giorni fa dalla Polizia, su ordine della magistratura di Napoli, per accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e di diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso.

Durante l’interrogatorio di garanzia, il ventiquattrenne (residente a Roma) ha ammesso di avere violato i server del ministero della Giustizia.

Miano ha però negato che le sue incursioni informatiche abbiano arrecato dei danni ai sistemi informatici presi di mira.

Il giovane esperto informatico ha anche ammesso di avere consultato le email di diversi magistrati tra Napoli, Roma, Gela e Brescia. L’avvocato dell’indagato, Gioacchino Genchi, ha chiesto che gli atti vengano trasmessi per competenza alla Procura di Perugia e lodato l’attività investigativa del pool di pm partenopei che hanno indagato sul suo assistito sottolineando, nel contempo, la fragilità dei sistemi informatici violati dal giovane hacker gelese. L’avvocato Genchi ha chiesto al gip di Napoli, che ha emesso l’arresto in carcere notificato a Miano dalla polizia postale, l’attenuazione della misura cautelare del carcere con gli arresti domiciliari.

Quanto al danneggiamento del sistema informatico contestato, il difensore di Miano ha semplificato ricordando il caso di un imputato accusato di una presunta truffa all’assicurazione, per avere richiesto il risarcimento per l’ammaccatura di un paraurti di un tamponamento che poi si è accertato essere realmente avvenuto “anche se – ha sottolineato il legale – è poi emerso che il paraurti era già ammaccato e che per la sua riparazione l’infortunato era già stato risarcito da un’altra assicurazione: il sistema informatico che lui avrebbe danneggiato era già abbastanza disastrato di suo”, ha detto ancora Genchi.

Circa l’eventualità che il 24enne sia entrato in contatto anche con presunti esponenti dei servizi segreti, l’avvocato ha replicato che il suo cliente è disposto a rispondere ai pm “su ogni altro aspetto delle indagini”.

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