Seguici su:

Cronaca

Musumeci: “il più pulito antimafioso di mestiere, ha la rogna”

Pubblicato

il

 PALERMO – Entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni regionali di questa rovente estate 2022. Dopo i duri attacchi ricevuti, il presidente della Regione non le manda a dire. “Sono sempre stato diffidente nei confronti di chi dalla mattina alla sera parla di antimafia. Sono pericolosi, pericolosi. Perché fanno la lista dei buoni e dei cattivi, perché si ergono ad avere una superiorità genetica, perché fanno gli anti-mafiosi per mestiere, perché si auto-accreditano una sorta di passaporto: questa parabola per molti dei professionisti dell’antimafia è durata poco e si è conclusa nelle aule di giustizia, nelle pagine di cronaca nera e giudiziaria dei giornali. Erano mestieranti, il più pulito aveva la rogna”.Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al convegno a Palermo organizzato da FdI.
    “Certa sinistra – aggiunge il governatore – ma anche il mondo del populismo grillino, ha tentato in questi anni di accreditarsi un ruolo di mestieranti dell’antimafia per delegittimare gli avversari: li abbiamo smascherati, abbiamo dimostrato che l’antimafia da mestiere ormai in Sicilia non trova più terreno fertile per attecchire. Lo abbiamo fatto con coraggio e determinazione. Noi di destra sappiamo cosa è l’antimafia militante”.
    “Io avevo 39 anni – ricorda Musumeci – quando la mafia mi condannò a morte, una sentenza che non venne eseguita per due ore: quando i servizi intercettarono la telefonata e sventarono l’attendato dinamitardo davanti casa mia. Ero colpevole di avere sottratto alla mafia un appalto di 52 miliardi di lire per un centro sportivo che si doveva realizzare ai piedi dell’Etna. Da allora sono stato sotto scorta. Ma non ne abbiamo mai fatto un mestiere, anzi l’abbiamo evitato. Per noi di destra, l’antimafia è nel codice genetico”. Ansa

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Giallo a Caltagirone, scomparso ventottenne

Pubblicato

il

Da ieri pomeriggio, non si hanno più notizie a Caltagirone di Salvo Gallo, 28 anni. Questa mattina era atteso a Mineo, dove lavora, ma non è mai arrivato. La polizia ha avviato le ricerche. I familiari hanno lanciato appelli sui social

“Ore 16.30 è uscito di casa da Caltagirone (Ct) con una fiat Panda color panna incidentata FK097NY. Se avete notizie, contattate noi e le forze dell’ordine che lo stanno già cercando”. Chiunque lo avesse notato a piedi o alla guida della Fiat Panda può rivolgersi al 112 o alla polizia.

Continua a leggere

Cronaca

Attentato a Licata ai danni dell’on.Cambiano: solidarietà da Gela

Pubblicato

il

Colpi di arma da fuoco contro la vetrata della segreteria politica del deputato licatese del M5s Angelo Cambiano.

Condanna decisa per quanto accaduto epiena solidarietà e vicinanza all’onorevole Angelo Cambiano per il gravissimo gesto che lo ha colpito viene espressa dalla presidente del consiglio Paola Giudice esponente del M5s.” Un atto vile che turba la serenità familiare dell’onorevole e dell’intera comunità licatese ma che, sono certa, non fermerà la sua azione politica e il suo impegno”- scrive in una nota la presidente

“Questo gesto gravissimo- sottolinea l’on.Totò Scuvera- rappresenta un chiaro tentativo di minare i principi di legalità e democrazia su cui si fonda il nostro impegno quotidiano.In un momento così difficile, esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza al collega On. Angelo Cambiano”.

Continua a leggere

Cronaca

Sequestro di petardi

Pubblicato

il

Piazza Armerina- I Carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina, nel corso di un servizio di controllo del territorio, mirato alla prevenzione in occasione delle festività di fine anno hanno controllato un fuoristrada con a bordo due soggetti, di cui uno con precedenti di polizia, che trasportavano nel vano bagagli due scatole di grosse dimensioni.

I Carabinieri, insospettiti dal loro atteggiamento, hanno ispezionato il mezzo ed hanno accertato che venivano trasportate 34 bombe carta, in gergo “cipolle” e 30 petardi di grosse dimensioni, privi dei dati di fabbricazione, e 700 petardi confezionati, di provenienza non certificata.

Verificato che si trattava di artifici esplosivi di produzione di provenienza illecita, il cui utilizzo avrebbe potuto provocare danni fisici agli ignari acquirenti, procedevano a Piazza Armerina al loro sequestro.

Dell’accaduto veniva informata la Procura della Repubblica di Enna, alla quale venivano deferiti le due persone identificate per il reato di “detenzione e traffico illegale di artifici esplosivi”.

Per valutare l’accaduto sono intervenuti gli artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità