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Cronaca

Musumeci fa il bilancio di 4 anni di politica per la continuità amministrativa

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Si tirano le somme si quattro anni di gestione dell’amministrazione pubblica per ripartire, ad un anno dalla prossima competizione elettorale, con una nuova candidatura. Alle Ciminiere di Catania il Presidente della Regione Nello Musumeci, fa un bilancio dell’azione amministrativa:

“Il mio obiettivo da Presidente della Regione Siciliana è stato quello di restituire alla gente la bellezza della politica. Sono stati quattro anni di intenso lavoro, che si è concretizzato in azioni, idee, progetti volti alla rigenerazione di questa regione. Abbiamo lavorato per risanare le piaghe lasciate in eredità dalla cattiva politica del passato.
È stato risanato il disavanzo regionale per oltre un miliardo, sono state destinate somme di identico valore per il rilancio delle piccole realtà imprenditoriali a rischio chiusura. E’ stata riqualificata la macchina amministrativa e sono stati finanziati dei nuovi progetti che vedranno protagonisti i forestali e tanti agenti in divisa. A loro sarà affidato il difficile compito di contrastare il fenomeno dell’abusivismo selvaggio e degli incendi dolosi che hanno messo in ginocchio i polmoni verdi di Sicilia. La struttura commissariale per l’emergenza idrogeologica ha investito nel contrasto alle frane e alle erosioni costiere, qualcosa come 421 milioni di euro. Strade e opere pubbliche regionali sono diventate il completamento di un vero progetto riformista. Abbiamo lavorato e vogliamo continuare a lavorare per completare le nostri azioni per l’amore di questa Terra”.

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Cronaca

Siciliacque. Federenergia Cisal proclama lo sciopero per il 17 febbraio

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Palermo – Non solo l’ acqua più costosa ma anche i dipendenti che scalpitano. “I lavoratori di Siciliacque sono stanchi di promesse e impegni non mantenuti: per garantire il servizio idrico in Sicilia servono investimenti e assunzioni – dice Raffaele Loddo per la segreteria regionale di Federenergia Cisal –

Per questo Federenergia Cisal ha proclamato lo sciopero di un’ora per il prossimo 17 febbraio, che si aggiunge a quelli già svolti nei giorni scorsi.

Nel pieno di una gravissima crisi idrica che attanaglia la nostra Regione, non si può pensare di far ricadere il peso della gestione del servizio sui lavoratori che finora con grande senso di responsabilità si sono fatti in quattro per evitare ulteriori disagi ai cittadini.

Chiediamo un’assunzione di responsabilità da parte della politica e dell’azienda”.

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Cronaca

Colpo sonoro alla mafia del palermitano: 181 in carcere

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Palermo – È una mafia moderna quella che emersa dalle indagini che sono sfociate in una maxi-operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Una mafia che viaggia su internet e che riesce ad organizzarsi via chat, pur mantenendo il sistema piramidale di organizzazione.

Nella operazione messa a segno oggi su input della Magistratura sono stati disposti i fermi e gli arresti di 181 persone, tra boss, “colonnelli”, uomini d’onore, ed estortori di diversi “mandamenti” del capoluogo siciliano e della provincia.   

L’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella, ha svelato l’organigramma delle principali famiglie, gli affari dei clan e l’ennesimo tentativo di Cosa nostra di ricostituire la Cupola provinciale e di reagire alla dura repressione che negli ultimi anni ha portato in cella migliaia di persone.

I principali mandamenti coinvolti nell’indagine sono quelli di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova, San Lorenzo, Bagheria, Terrasini , Pagliarelli e Carini. I particolari dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamattina al Comando provinciale dei carabinieri di Palermo, in piazza Verdi.

Oltre ai 181 arresti sono state notificate due misure di presentazione alla polizia giudiziaria.   

Emerge dalle indagini un’associazione che sfrutta nuove tecnologie, tecniche di comunicazione criptata: così gli affiliati si riuniscono e prendono le decisioni necessarie pensando di non essere scoperti.

Sistemi sicuri ma un giorno la chat si blocca e per ripristinare tutto i mafiosi devono rimemorizzare i contatti, così a voce elencano i partecipanti: l’unico modo per conoscere le identità dei membri della chat. Dal carcere i reggenti del mandamento di Porta Nuova, i Lo Presti, danno ordine di un pestaggio e perfino assistono in diretta, grazie al video-collegamento telefonico, al massacro della vittima. E’ una mafia moderna, che usa nuove tecnologie ma che ha a disposizione un enorme quantitativo di armi: la nuova Cosa nostra è una commistione tra vecchio e tecnologie .

Nell’operazione sono complessivamente impegnati – con la copertura aerea di un elicottero del 9° Elinucleo di Palermo – 1.200 Carabinieri dei comandi provinciali della Sicilia, del Reparto Anticrimine del ROS di Palermo, con il supporto dei “baschi rossi” dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, del 12° Reggimento “Sicilia”, del 14° Battaglione “Calabria” e altre componenti specializzate dell’Arma. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo.

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Cronaca

Ecco i numeri dell’attivita di polizia e GdF ad Enna

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 Enna – 1025 persone controllate, di cui 65 sottoposte a misure cautelari e/o alternative, 415 veicoli controllati, elevate 33 sanzioni per violazioni al Codice della Strada e 11 esercizi commerciali controllati: è questo il bilancio delle principali attività nell’ambito dei servizi di controllo per la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, mediante specifici moduli di coordinamento operativo tra le forze di polizia, effettuati nel mese di gennaio, che ha interessato diversi comuni della provincia di Enna. 

Gli equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegati nei suddetti servizi, hanno perseguito l’obiettivo di consolidare la presenza delle Istituzioni nel territorio, focalizzando le suddette attività su centri abitati, zone periferiche, piazze, garantendo maggiore sicurezza, limitando, altresì, i fenomeni legati alla criminalità diffusa.       

La Gdf invita alla collaborazione segnalando tempestivamente situazioni sospette al Numero Unico di Emergenza 112, contribuendo così a rendere più sicuro il nostro territorio.

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