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Morte di Antonio Occhipinti, il cordoglio dell’Amministrazione Comunale

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Il Sindaco e l’intera Giunta comunale esprimono cordoglio per la dipartita del Maestro Antonio Occhipinti.  

Fine acquarellista, ha dato lustro con le sue opere alla città di Gela, verso la quale ha dimostrato amore ed un profondo legame, contribuendo alla diffusione di un’immagine positiva di Gela legata alle sue origini e alla sua bellezza.

La città oggi perde un figlio illustre, dallo straordinario talento, che ha dedicato all’Arte e alla Città la sua esistenza.

La Pinacoteca del Comune di Gela custodisce gelosamente l’esposizione di 22 dipinti che rievocano la storia della città dalla sua fondazione ai nostri giorni.  

Le scene proposte negli acquerelli sono divise in tre periodi, il primo, di circa quattro secoli, inizia con lo sbarco dei rodio-cretesi e con la fondazione di Gela del 688 a.C. Nel contesto di questa prima fase storica sono presi in considerazione anche importanti personaggi e avvenimenti quali la fondazione geloa di Akràgas, il “Congresso della Pace” con Ermocrate, la prima distruzione della città del 405 e la successiva ricostruzione timoleontea del 339 a.C.

    Il secondo periodo riguarda un tempo più lungo, dalla distruzione dell’antica città greca al Medioevo e dal Risorgimento all’Unità d’Italia di cui Gela è stata partecipe; quasi 2000 anni di storia.

    Il terzo periodo, quello cioè della storia più recente, si riferisce alla Prima Guerra Mondiale, allo sbarco americano nel 1943 con la Battaglia di Gela e al dopoguerra con l’economia della città di cui sono stati messi in rilievo l’agricoltura, la marineria e il turismo. Tra i figli illustri dipinti Salvatore Aldisio ed Enrico Mattei

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In Veneto l’esperienza maturata a Gela: De Maio nuovo vicario del Questore di Treviso

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Ha un (doppio) passato al Commissariato di Polizia di Gela, il nuovo vicario del Questore di Treviso: si tratta del dott.Domenico De Maio, nativo di Grammichele. In qualità di responsabile della sezione investigativa ha portato a termine, dal 2002, numerose inchieste che hanno disarticolato i clan mafiosi di Cosa Nostra (famiglie Emmanuello e Rinzivillo) e Stidda. Dopo le esperienze alla Direzione Investigativa Antimafia di Catania e alla Questura di Ragusa (dirigente dell’Ufficio Immigrazione), De Maio è tornato a Gela (triennio 2017-2020) per poi ricoprire, nuovamente nel capoluogo ibleo, un ulteriore incarico: quello di Capo di Gabinetto del Questore. Promosso primo dirigente di Polizia, nel novembre 2021 ha assunto l’incarico di dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa, per poi essere nominato, lo scorso novembre, dirigente del X Reparto Mobile di Catania. Adesso il trasferimento in Veneto.

Torna invece in Sicilia, l’ex questore di Caltanissetta Giovanni Signer, attuale questore di Bari, promosso Prefetto a Siracusa. La sua lunga carriera è stata caratterizzata da un forte impegno nella lotta alla criminalità organizzata in città calde come Torino, Catania, Savona, Brescia e Bari. Importante l’esperienza maturata al Nucleo Anti-sequestri della Polizia in Calabria. Nel capoluogo nisseno ha guidato la Questura dal primo marzo del 2017 al 21 ottobre del 2020.

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La ‘bolgia’ di auto verso le scuole…video

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Ore 12.10. A Caposoprano cominciano le lunghe file dei genitori che, in una tranquilla giornata di sole di metà settembre, vanno a prendere i figli dopo la mattina, a scuola.

Vada per gli alunni più piccoli. Comprensibile durante le (poche) giornate piovose. Ma migliaia di auto che muovono a settembre verso gli istituti superiori…

Ore 13. Il traffico intenso di un’ora prima diventa caotico. Impossibile da gestire. Auto, motocicli e macchinette per i sedicenni. Strade completamente intasate. Automobilisti imbottigliati nel traffico per almeno mezz’ora, mentre i motocicli sfrecciano in ogni direzione.

E poi gli insegnanti che ‘tentano’ di uscire ma restano prigionieri, i residenti della zona che contiene il complesso scolastico a Piano Notaro che fanno fatica a rientrare a casa.

Scene impensabili nei pressi delle scuole del nord Italia dove tram ed autobus sono i mezzi di trasporto di studenti ed insegnanti e nessun padre pensa minimamente di lasciare il lavoro per accompagnare il figlio diciottenne che, ‘armato’ di ombrello sfida la pioggia ogni giorno per andare a scuola anche in un comune diverso dal suo.

Organizzazioni e modi di vedere del tutto differenti in una Italia spezzata in due in tutti i sensi. Il tutto moltiplicato per due visto che anche la mattina è così. Una bolgia di auto e mezzi a due ruote con andatura a 10 km orari.

Le riunioni fra dirigenti e Comune si moltiplicano e forse è arrivata la soluzione del pass…

Ne abbiamo parlato con la dirigente del Liceo scientifico ‘Elio Vittorini’, Ina Ciotta.

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Donazione di due volumi prestigiosi al Comune

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Concetta Sammartino ed il prof. Nuccio Mulè domani doneranno al Comune due volumi prestigiosi della “La Domenica del Corriere”,  un inserto domenicale del quotidiano milanese “Corriere della sera”.

Il settimanale fondato nel 1899, voluto da Luigi Albertini allora direttore amministrativo del “Corriere della Sera”, divenne il giornale illustrato per eccellenza delle famiglie italiane, incontrando larghissimo favore. Si avvalse del contributo di famosi illustratori, quali Achille Beltrame (1871-1945) e Walter Molino (1915-1997). Chiuse le pubblicazioni nel 1989.
 Apparve per la prima volta nelle edicole l’8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del “Corriere della Sera”.

Stampata in grande formato (28×39 cm. sul modello del
domenicale “La Tribuna illustrata”), aveva 12 pagine e veniva distribuito gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi.
 Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come “settimanale degli italiani”. Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi.  La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un
giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana.


Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant’anni, le vicende del suo tempo. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò
memorabili copertine.  A differenza dei settimanali dell’epoca, la “Domenica del Corriere” diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni Venti e Trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600 000 copie.


Sulle pagine della “Domenica del Corriere” trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli.
 I due volumi, donati dalla Sig.a originaria dell’Albania Xhulieta Fejzollari in Scicolone alla Biblioteca Comunale di Gela, contengono ben 244 numeri del settimanale e vanno dal n.1 del 1915 al n. 32 del 1919; importane fra tanti avvenimenti, fatti e personaggi vi è la storia illustrata di tutte le fasi della Prima Guerra Mondiale, un compendio di una documentazione rara che viene messa a disposizione degli studiosi nella Biblioteca Comunale di Gela.  La raccolta in due volumi dei numeri della “Domenica del Corriere” con la relativa rilegatura è stata fatta a suo tempo da Concetta Sammartino, madre del compianto Dott. Ciuzzo Scicolone, marito dell’attuale donatrice.

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