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Cronaca

Modifica un’arma clandestina e la nasconde: arrestato dai Carabinieri

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COMISO – Un comisano modifica un’arma clandestina e la nasconde nella propria abitazione: arrestato dai Carabinieri.


I Carabinieri della Stazione di Comiso hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di P.C., di 44 anni.


L’attività nasce da una notizia che i militari aveva acquisito nei giorni precedenti ed in cui erano stati rappresentati indizi sull’esistenza di un’arma clandestina, illecitamente modificata, ed occultata all’interno dell’abitazione del comisano.


Dagli elementi acquisiti, i militari della Stazione di Comiso decidevano di procedere ad un controllo dell’abitazione eseguendo una perquisizione dell’immobile alla ricerca dell’arma.


L’approfondita attività dei Carabinieri ha permesso di riscontrare la fondatezza della notizia poiché veniva trovata, occultata nell’abitazione, una pistola scacciacani modificata per l’utilizzo di munizioni letali di calibro 6,35.


I Carabinieri, preso atto dell’esistenza dell’arma e contestualmente dell’assenza di titoli per che ne giustificassero la detenzione, esperite le formalità di rito, deferivano in stato di arresto in flagranza di reato P.C. per il reato di detenzione clandestina di arma, sottoponendolo alla misura cautelare degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di rito direttissimo.

Prosegue senza sosta l’attività di contrasto ai reati in materia di armi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa.

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Cronaca

Polizia e ambulanza tra via Crispi e via Butera

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Due volanti della polizia , l’ambulanza e tanti giovani fermi all’angolo tra via Butera e via Crispi.

In quella zona pare che si sia verificato un caso di aggressione che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine e della polizia.

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Cronaca

Due arresti della Polizia

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La Polizia di Gela, ha arrestato un 46enne, gravato da numerosi pregiudizi penali per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Gela. E’ stato riconosciuto colpevole di 14 episodi di furto e furto in abitazione commessi nei comuni di Gela, Butera e Mazzarino. L’uomo è stato riconosciuto colpevole anche dei reati di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Ultimate le formalità di rito, gli agenti del Commissariato di hanno condotto il condannato nel carcere di Gela dove dovrà espiare la pena definitiva di quattro anni di reclusione. I poliziotti inoltre hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un 43enne, indagato per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato notificato nella Casa Circondariale di Gela dove l’uomo si trova ristretto.

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Cronaca

Mulè:Gela emuli il Comune di Salò e revochi la cittadinanza onoraria a Mussolini”

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Ha revocato dopo 100 anni la cittadinana onoraria al duce Benito Mussolini il Comune di Salò, comune italiano in provincia di Brescia, che è noto per essere stato sede della “Repubblica Sociale di Salò” (RSI) ovvero del regime fascista controllato dalla Germania nazista che governò l’Italia settentrionale dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943.

Il prof Nuccio Mulè chiede che il Comune di Gela faccia lo stesso.
” Anche il Comune di Gela (allora ancora Terranova di Sicilia) – dice Mulè- il 24 maggio del 1924 conferì a Mussolini la cittadinanza onoraria con queste parole: “E’ conferita a S.E. Benito Mussolini, Presidente del Benemerito Governo Nazionale, ricostruttore delle fortune della Patria e Duce del Fascismo, la cittadinanza del Comune di Terranova di Sicilia”
“…Perché queste patriottiche popolazioni hanno riconosciuto in Lui l’atleta possente che ha risollevato e ricomposto la nazione disorganizzata e abbattuta, avvicinandola per il cammino della gloria”.

“Non sarebbe anche per Gela il caso di emulare il caso di emulare il Comune di Salò e quindi di revocare la cittadinanza onoraria al Duce”- è la proposta lanciata dal prof Mulè


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