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Mizzica! Il dizionario gastronomico siciliano

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Questo volume è la testimonianza dello straordinario legame che esiste tra cibo e cultura. E se questo è vero per tutte le cucine del mondo lo è ancora di più per quella siciliana, che vanta una storia millenaria frutto della commistione tra individui di origini, religioni e culture diverse. E la caratteristica fondamentale della cucina rispetto a ogni altro fenomeno culturale consiste nella sua straordinaria capacità di unire, di avvicinare individui e culture che in ogni altro ambito sarebbero separati da irriducibili distanze.

 Il risultato del mix culturale è stato la costruzione di un’identità originalissima che ha dato vita a una tradizione gastronomica senza confronti. Al centro di questa cucina ci sono infatti ingredienti arrivati sull’Isola da posti lontanissimi che sono poi diventati siciliani, cultura siciliana.

Alcuni hanno mantenuto solo in parte il nome originario: ognuno ha provato a tradurlo a modo suo, piegandolo al dialetto locale. Altri sono stati tramandati di generazione in generazione ma poi sono caduti in disuso. Mizzica! è il quarto volume edito dalla nuova casa editrice TOPIC dedicata a testi di approfondimento di carattere gastronomico, tecnico, scientifico e divulgativo.

E nasce appunto con l’ambizione di (ri)portare nel terzo millennio termini siciliani del XIX e del XX secolo, ormai usati raramente e che rischiano di essere dimenticati, per tutelare l’identità della lingua siciliana. Molto più di una mera elencazione di parole e definizioni è un’immersione nelle radici profonde della cucina siciliana.

Mizzica!, nelle librerie da mercoledì 3 aprile, raccoglie oltre 6.500 lemmi siciliani (declinati nelle varianti di ogni provincia, se non addirittura della zona del mercato del pesce da cui nascono), 500 ricette, di cui oltre 100 di dolci, più di 300 nomi di pesci e ancora nomi di piante e frutti (oltre 450) e i prodotti e le specialità tutelate dai marchi DOP, DOC, DOCG, IGP, PAT e Presìdi Slow Food. 

Ad arricchire il dizionario ci sono 12 schede di approfondimento che provano a ricostruire, in maniera evocativa, la storia quanto l’etimologia di alcuni dei piatti più celebri (e le loro varianti nel tempo) come la caponata, le panelle di ceci e la pasta con le sarde. 

Gli appassionati di cucina ci troveranno tutti i termini necessari per mangiare, bere e cucinare in siciliano, un’ampia raccolta di parole per scoprire ingredienti, razze animali, erbe spontanee, pani, spezie, funghi, utensili, piatti e tradizioni. Dalla A di arancìnu alla Z di zibbìbbu, passando per i cannoli, la cassata, la caponata, le sarde a beccafico, ogni termine racchiude sapori e tradizioni culinarie che hanno resistito alla prova del tempo. 

“Il mio intento è offrire una guida indispensabile per un viaggio del gusto, dove ogni definizione è un invito a gustare la Sicilia a ogni boccone. Mizzica! – spiega l’autore, Francesco Lauricella – è una parola che rappresenta la Sicilia più autentica, è l’esclamazione che ogni cuoco vorrebbe sentire quando porta a tavola un piatto”.

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La pulizia automatizzata arriva al cimitero di Delia

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Delia. La pulizia automatizzata arriva al cimitero comunale di Delia tra cappelle e monumentini. “Con una programmazione seria e attenta- dice il sindaco Gianfilippo Bancheri che è pure il presidente della Srr Sud- siamo riusciti a chiudere il cerchio. La spazzatrice grande verrà usato per il centro abitato e la spazzatrice piccola per i viali del nostro cimitero comunale”.

“Questo significa amministrare la cosa pubblica e questo vuol dire conoscere le realtà, questo vuol dire guardare sempre avanti-dice il sindaco ‘- risultati su risultati, servizi su servizi, finanziamenti su finanziamenti fanno di Delia un paese migliore e l’Amministrazione comunale che realizza da anni tutto ciò non può che esserne felice ed orgogliosa”.

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San Giovanni Bosco, conclusi i festeggiamenti: Liria Ferraro nuova salesiana cooperatrice 

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Con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Pascual Chavez Villanueva, Rettor maggiore emerito, si è conclusa la settimana di festeggiamenti in onore di San Giovanni Bosco. La comunità salesiana gelese si è stretta intorno al santo, da sempre ritenuto “Padre, maestro ed amico”, partecipando con entusiasmo e devozione alle tante iniziative realizzate.

Gremito ieri il PalaDonBosco per la funzione, al termine della quale c’è stata anche la promessa di Liria Ferraro come nuova salesiana cooperatrice. Una donna cresciuta nella realtà dell’oratorio che adesso, con coraggio e fede, porterà avanti la propria missione al servizio della comunità e non solo, nel segno di don Bosco.

Importanti gli incontri tenuti in questi giorni dal IX successore del santo con i giovani. Si chiude dunque un capitolo dell’esperienza pastorale salesiana di quest’anno, con la soddisfazione del parroco della chiesa di San Domenico savio don Gianni Lo Grande e del direttore dell’oratorio don Antonio Lauretta. 

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Fondazione Agrigento: il nuovo presidente è l’ex Prefetto di Caltanissetta

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E’ l’ex prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, il nuovo presidente della Fondazione Agrigento 2025 che dovrà gestire Capitale della Cultura. La nomina è arrivata dopo la riunione del Consiglio di amministrazione a cui la stessa funzionaria ha preso parte dopo essere entrata a farne parte negli scorsi giorni.

Maria Teresa Cucinotta, oltre al capoluogo nisseno, è stata Prefetto a Lecce, a Catanzaro e a Palermo, quest’ultima sua città natale.

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