Il consigliere più votato in assoluto, il re delle preferenze Angelo Caci (1100 voti alla prima candidatura) non è un mistero che aspiri alla presidenza del consiglio comunale. Eletto nella lista Cosentino Sindaco, l’ing Caci affida ai social la sua riflessione sulla politica, sulla necessità che si abbattano le appartenenze per lavorare tutti per la città. Ma c’è anche la critica sui primi segnali che arrivano da chi governa la città.Ecco cosa scrive:
“Il consiglio comunale che vorrei rappresentare, non dovrebbe avere appartenenze politiche, a mio avviso non dovrebbe avere né minoranza o maggioranza, ma tutti i consiglieri eletti dovrebbero avere un’unica maglia, quella della nostra Città che siamo stati chiamati a rappresentare. Osservando le prime azioni amministrative, mi danno l’impressione che piuttosto che far prevalere l’interesse a risolvere concretamente le tematiche più urgenti, mi sembra un susseguirsi di incontri, finalizzati solo a definire ruoli, incarichi, futuri assessori, la carica del presidente del consiglio, la Ghelas, i sottogoverni, etc.. assegnazioni che nulla hanno a che fare con le esigenze e le priorità della Città, ma semplicemente finalizzate e strumentali a tenere su il precario equilibrio, tra la maggioranza e i suoi partiti.
Le prime fasi amministrative sono a mio avviso le più importanti perché dovrebbero servire ad un’ amministrazione di buon senso a definire gli obiettivi e le priorità della nostra Città così da poter individuare successivamente i profili più idonei a risolvere le criticità di una macchina amministrativa paralizzata. Non si può invertire la questione, non si può pensare di affidare incarichi con scarsa attinenza e competenza alle funzioni da svolgere e poi sperare come sempre nel miracolo. Non esistono i miracoli, esistono le competenze ed il duro lavoro, fatto con serietà ed interesse collettivo.
Personalmente prenderò immediatamente le distanze da una politica che intenderà agire con specifiche modalità e facendo scelte amministrative in continuità con logiche del passato.
La mia azione da consigliere dovrà essere chiara per tutti, sarà SI per tutte le azioni amministrative che comportano il benessere della Città e del Cittadino, sarà NO alla politica degli inciuci, delle spartizioni, degli incarichi agli amici, ad una politica che metterà nelle sue priorità gli individualismi piuttosto che il bene comune. Sarà mia cura vigilare su ogni atto di Giunta o Consiglio e lo farò in primis nel rispetto dei cittadini che mi hanno sostenuto.Mi auguro di sbagliarmi ma il buongiorno si vede dal mattino…”