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Migliori Pizzerie di Sicilia 2023, ecco i vincitori e tutti i premi speciali

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Dopo tanta attesa è arrivato il giorno decisivo per decretare i vincitori del Premio “Migliori Pizzerie di Sicilia 2023“ che ha visto partecipare 45 pizzerie da tutta la Sicilia.

Il Premio ‘Migliori Pizzerie di Sicilia’ ogni anno si conferma come nuova modalità per comunicare l’eccellenza di un comparto che in maniera capillare sul territorio regionale sta evolvendo in chiave positiva, infondendo fiducia e ottimismo al settore ristorazione che è parte fondamentale della filiera turistica, contribuendo peraltro a far crescere l’attrattività gastronomica della Sicilia.

Quest’anno la premiazione è avvenuta all’interno di una cornice storica, culturale e paesaggistica senza eguali come quella di Agrigento e precisamente nello straordinario foyer del Tetro Pirandello del Comune di Agrigento. Dimostrazione ancora una volta di come il territorio siciliano e in particolare Agrigento, proclamata Capitale italiana della Cultura 2025, continua il suo straordinario percorso di valorizzazione e promozione non solo delle sue eccellenze storiche-culturali ma anche gastronomiche.

Dopo settimane intense alla fine di una gara serrata che ha visto competere nella seconda edizione ben 45 pizzerie di tutta la Sicilia, che si sono affrontate con spirito combattivo, è arrivato l’esito finale che vede protagonisti quest’anno come vincitori ben 4 pizzerie.

Alla presenza del Sindaco di Agrigento Franco Miccichè e dell’Assessore alla Cultura Costantino Ciulla sono state premiate le 4 Migliori Pizzeria di Sicilia 2023; anche quest’anno è stato deciso di attribuire un podio in ex aequo, come anche fanno le importanti guide italiane, al fine di valorizzare quattro realtà di 4 province diverse.

Al primo posto vincendo il contest online con oltre 5000 voti si è aggiudicato il titolo la pizzeria “Granofino” di Agrigento del maestro Mario Ciulla, pizzaiolo e gastronomo delle grandi doti già dimostrate e tutto campo anche nel mondo della ristorazione. Altra pizzeria vincitrice è “Ammodo” di Palermo del maestro pizzaiolo Daniele Vaccarella che da meno di un anno dalla sua apertura, ha già riscosso un grande successo. Vaccarella e le sue deliziose pizze sono una vera istituzione a Palermo, tanto da riuscire a portare la città, nel corso degli anni, nel cuore dell’olimpo della pizza. Segue la Pizzeria “360 Gradi” di Delia, gestita dal talentuoso e giovane Giuseppe Schembri, già premiato dal Gambero Rosso e a completare, la quarta vincitrice ex aequo è risultata la pizzeria “Sud“ di Piazza Armerina del pizzaiolo Emanuele Calà che ancora una volta si conferma una certezza con le sue straordinarie creazioni.

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“Coltiviamo la funzione sociale delle università”: a Gela il Rettore di eCampus

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Un dialogo più stretto tra università e territorio, con le amministrazioni e gli organismi locali impegnati a vario titolo nella condivisione della cultura. La formazione, le opportunità professionali, la crescita sociale: temi affrontati questo pomeriggio dal Magnifico Rettore dell’Università eCampus Enzo Siviero, in visita nei locali del Polo di studio di Gela.

«Il Covid ha accelerato un processo inevitabile – ha sottolineato Siviero, Rettore di eCampus dal 2016 -: l’università entra a casa dello studente. Una possibilità per chi ha difficoltà logistica, economica, con il lavoro, con la famiglia. Da parte nostra è importante collaborare con la politica locale: lavorando insieme, con le amministrazioni e le organizzazioni locali, dobbiamo avere la capacità di interagire con il mondo del lavoro. Nei prossimi anni, dobbiamo continuare a coltivare la funzione sociale delle università».

È intervenuto anche Joseph Zambito, responsabile rete di imprese Unicurs. Per la cooperativa Gela Forma presenti la presidente Carmen Maria Portelli, il responsabile Rocco d’Arma e Rocco Moscato. A rappresentare la classe politica locale nel corso dell’incontro il deputato regionale Totò Scuvera e gli assessori Filippo Franzone e Peppe Di Cristina. 

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Domani il primo EP dell’artista gelese Holy Francisco: ‘Metanoia’

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Mancano poche ore ed il mondo della musica potrà ascoltare nuovi ritmi con note di cultura classica che non guasta in questo tempo disincantato. Esce domani il primo EP dell’artista gelese Holy Francisco.
METANOIA” è l’ep di debutto un disco che il poliedrico HOLY racconta in una lunga intervista. Anticipato dai singoli “CEMENTO” e “QUARTERBACK (intro)”, è l’EP di debutto di Francesco Guarnera in arte Holy Francisco.

Uscita prevista per l’11 aprile con alle spalle Universal Music Italia/EMI Records Italy. Un grande party previsto in un noto locale milanese per la presentazione lancio del nuovo EP. Francesco Guarnera, giovane artista classe 2005 originario di Gela e con Gela nel cuore diviene noto al grande pubblico grazie alla sua apparizione alle Audition e Bootcamp di X Factor 2022. Diventa virale sui social e sul web con l’inedito “MARTINA”. Nel 2023 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi.

La parola “metanoia” deriva dal greco, descrive un cambiamento radicale nel modo di pensare, di sentire e di agire. “METANOIA”, l’EP, parla di questo: di crescita, della scoperta di se stessi e di nuove consapevolezze che riguardano i diversi aspetti della vita.

Il suo cambiamento si nota anche dall’aspetto: via i capelli rossi! Dalla postura pensosa che si vede in foto. Cresce e cerca nuovi stimoli.

Holy Francisco torna a dar voce a una generazione in bilico, che sta imparando a conoscersi, a ritagliarsi faticosamente il proprio posto nel mondo.
Partiamo dal titolo, “METANOIA”, una parola derivata dal greco per esprimere una trasformazione profonda. Lasciare Gela, la tua città, per inseguire la musica è un po’ la tua metanoia? Quanto ha influito il ricominciare da zero sui brani dell’EP?


Sicuramente lasciare Gela fa parte della mia Metanoia e magari la rappresenta a livello “fisico”; la mia Metanoia però viene prima da una profonda riflessione e ricerca di me stesso che ha impegnato gli ultimi 2 anni della mia vita. Sono in continua crescita, sia artistica che umana e non mi sento più il ragazzino che ero. Potrei dire che il mio cambiare città è un po’ la conseguenza tangibile della mia Metanoia. Ricominciare da 0 ha influito al 100% sui brani dell’EP; i pezzi sono nati tutti negli ultimi mesi, tutti prodotti da Sbale. L’EP ha preso forma insieme a noi, sgrezzando provino dopo provino il nostro sound.


Dal rock trasmesso da tua madre, ai suoni urban pop dell’EP: come hai costruito il tuo immaginario musicale e quanto dei “cd rock” è ancora dentro le tue canzoni oggi?

Il mio immaginario nasce dalla voglia di trovare un suono che mi rappresentasse. Sono stato tanto in studio ed ho sperimentato un sacco, abbiamo solo seguito il nostro istinto. Dei cd rock di mia madre è rimasto tutto e niente, sicuramente le chitarre distorte non basteranno per convincere i puristi ma sento che la mia attitudine è rimasta quella che ammiravo dei miei idoli da bambino.
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Holy Francisco sta facendo i conti con tutti i lati di sé
“METANOIA” è l’ep di debutto dell’artista di Gela, un disco “al di fuori del personaggio”, come ci racconta in questa conversazione

Anticipato dai singoli “CEMENTO” e “QUARTERBACK (intro)”, “METANOIA” è l’EP di debutto di Holy Francisco, in uscita l’11 aprile per Universal Music Italia/EMI Records Italy. Holy Francisco è Francesco Guarnera, giovane artista classe 2005 originario di Gela, in Sicilia. Grazie alla sua apparizione alle Audition e Bootcamp di X Factor 2022 è diventato virale sui social e sul web con l’inedito “MARTINA”. Nel 2023 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi.

La parola “metanoia” deriva dal greco, descrive un cambiamento radicale nel modo di pensare, di sentire e di agire. “METANOIA”, l’EP, parla di questo: di crescita, della scoperta di se stessi e di nuove consapevolezze che riguardano i diversi aspetti della vita. Holy Francisco torna a dar voce a una generazione in bilico, che sta imparando a conoscersi, a ritagliarsi faticosamente il proprio posto nel mondo.

La produzione, affidata a SBALE, si muove tra ritmi serrati e adrenalinici, esplorando le sonorità urban pop, regalando all’ascoltatore un’esperienza unica.

Partiamo dal titolo, “METANOIA”, una parola derivata dal greco per esprimere una trasformazione profonda. Lasciare Gela, la tua città, per inseguire la musica è un po’ la tua metanoia? Quanto ha influito il ricominciare da zero sui brani dell’EP?

Sicuramente lasciare Gela fa parte della mia Metanoia e magari la rappresenta a livello “fisico”; la mia Metanoia però viene prima da una profonda riflessione e ricerca di me stesso che ha impegnato gli ultimi 2 anni della mia vita. Sono in continua crescita, sia artistica che umana e non mi sento più il ragazzino che ero. Potrei dire che il mio cambiare città è un po’ la conseguenza tangibile della mia Metanoia. Ricominciare da 0 ha influito al 100% sui brani dell’EP; i pezzi sono nati tutti negli ultimi mesi, tutti prodotti da Sbale. L’EP ha preso forma insieme a noi, sgrezzando provino dopo provino il nostro sound.

Dal rock trasmesso da tua madre, ai suoni urban pop dell’EP: come hai costruito il tuo immaginario musicale e quanto dei “cd rock” è ancora dentro le tue canzoni oggi?

Il mio immaginario nasce dalla voglia di trovare un suono che mi rappresentasse. Sono stato tanto in studio ed ho sperimentato un sacco, abbiamo solo seguito il nostro istinto. Dei cd rock di mia madre è rimasto tutto e niente, sicuramente le chitarre distorte non basteranno per convincere i puristi ma sento che la mia attitudine è rimasta quella che ammiravo dei miei idoli da bambino.

Sette tracce per dare voce a una generazione in bilico. Qual è secondo te il disagio più forte che vivono i ragazzi oggi e in che modo cerchi di raccontarlo nella tua musica?

Tutti siamo protagonisti della nostra vita, tutti siamo e ci sentiamo diversi, ma se ci fermiamo un attimo a guardarci attorno si può notare che non è così. Parlando con i miei coetanei e non, mi trovo spesso a trovare dei punti di contatto, mi trovo spesso a dire: “cazzo è proprio così che mi sento”. Spero che raccontando quello che vivo qualcuno possa dire lo stesso.
Nomini spesso persone care, amici e familiari, in una sorta di dedica collettiva. In che modo queste relazioni ti hanno aiutato ad affrontare il cambiamento di vita di cui parli in METANOIA?

I miei amici e la mia famiglia sono il centro della mia vita, mi hanno sempre supportato (chi più e chi meno) e sento che stiamo vivendo il viaggio tutti insieme. Certo, ho avuto tanto bisogno di stare da solo e pensare ma ringrazierò sempre tutti per avermi lasciato il giusto spazio ed essere rimasti sempre, pure quando rimanere non era facile.
“MOLLY PARADISO” parla di evasione, ma anche di solitudine mascherata da festa. Cos’è per te il “Molly Paradiso”? Un luogo mentale o una metafora della disillusione?

Cosa è per me il vero Molly Paradiso sicuramente non piacerà a mia madre (ah-ah), posso dire però che staccare la testa dalla realtà è per me un portale verso il MIO mondo, dove tutto quello che odio non c’è o comunque prende la forma che io scelgo di dargli.

In “RICHIE RICH” scrivi “Non voglio sopravvivere, voglio vivere”. Cosa significa per te oggi “vivere davvero”, fuori da logiche di apparenza o status?

Per me vivere davvero vuol dire seguire la propria strada ed essere se stessi. Non è facile farlo, anche io sono schiavo dell’apparenza e dei dogmi della società, mi piace definirmi “nel meta”; sono sicuro però che è in quel momento che, indipendentemente da tutto, si riesce a provare quello che più simile può essere alla libertà. È ovvio, il concetto di status fa la sua parte, ma non è tutto.
“MENTRE MUOIO” è il brano più crudo dell’EP: esplora la rabbia, il dolore, la dipendenza affettiva. Che spazio ha avuto il confronto con il tuo “lato oscuro” nel processo creativo?

Per capirmi ho dovuto fare i conti con tutti i lati di me stesso, imparando ad accettare le luci e le ombre della mia persona. In “MENTRE MUOIO” sono stato vero: no attitude, no personaggio, niente. Solo Francesco che si apre e tira fuori quello che probabilmente ha paura di affrontare. Il mio “lato oscuro” è stato essenziale nel processo creativo proprio perché solo grazie a quello sono riusciti a tirare fuori tutto quello che volevo esprimere.
La produzione, affidata a SBALE, si muove tra ritmi serrati e adrenalinici, esplorando le sonorità urban pop, regalando all’ascoltatore un’esperienza unica.

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Ordinanza di non potabilità dell’acqua a Macchitella, Marchitello e Manfria

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Non è passata che una settimana e torna il fenomeno dell’ inquinamento dell’acqua di Gela, quella che si paga a peso d’oro.

Il Sindaco Di Stefano ha firmato una ordinanza con cui si vieta l’uso dell’acqua per uso potabile e fini alimentari nelle utenze servite dalla condotta idrica di contrada Macchitella, Marchitello e Manfria.

Le analisi sui campioni di acqua prelevati il 10 Aprile dall’Asp hanno fatto emergere la presenza di torbidità oltre i limiti.

L’acqua potrà dunque essere utilizzata solo per i servizi igienici e non per scopi alimentari fino a nuova ordinanza di revoca del provvedimento.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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