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Politica

Micari (IV): il caro-voli si batte con la concorrenza

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Palermo – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo ad una trasmissione su Rete 4, ha recentemente sollecitato ad “una mobilitazione sociale, istituzionale e politica, facendo sistema”, ad “alzare la voce e mobilitarsi” per affrontare il problema del caro voli per la Sicilia che puntualmente esplode in occasione delle festività.

“Con ciò dimostra il fallimento delle misure fino a questo momento adottate – dice il rappresentante dell’ esecutivo di Italia viva per la Sicilia, Fabrizio Micari – e cioè dell’impiego dei 20 milioni ricevuti per l’insularità per offrire sconti ai cittadini interessati, sconti il cui effetto è stato puntualmente reso vano da un ulteriore incremento delle tariffe.

A nulla è valso anche un recente incontro tra Schifani ed i vertici di Ita Airways, che, tra sorrisi e strette di mano non ha prodotto nulla di concreto, mentre anche l’Antitrust ha archiviato il caso sollevato dalla Regione che denunciava l’esistenza di un cartello tra Ita Airways e Ryanair per tenere alte le tariffe.

Insomma il presidente della Regione Siciliana dichiara urbi et orbi la propria impotenza a risolvere il problema e chiama alla mobilitazione la piazza.

In realtà il problema nasce dalla prima e più fondamentale regola dell’economia e cioè che il prezzo di un bene (o di un servizio) nasce dall’equilibrio tra domanda ed offerta. A parità di offerta, e cioè di numero di voli resi disponibili dalle compagnie che operano su una certa tratta, se la domanda cresce, come puntualmente avviene a ridosso delle festività, il prezzo del servizio non può che salire sino alle stelle. Il famigerato algoritmo non fa altro che applicare questa regola.

E allora su cosa dovrebbe intervenire la Regione Siciliana? Sulla concorrenza. Facendo aumentare l’offerta, attuando ogni strategia che possa far aumentare il numero di voli disponibili anche attraverso l’aumento delle compagnie che operano su una determinata tratta.

Oggi la tratta Roma-Palermo è gestita solo da 3 compagnie con un numero complessivo di voli giornalieri che supera di poco la decina e che viene incrementato di pochissime unità nei giorni immediatamente le festività. Nulla a confronto dell’enorme massa di siciliani che vogliono tornare in Sicilia per Natale.

L’unica e vera azione che la Regione ed in primis il suo Presidente dovrebbero attuare è intervenire con forza sugli aeroporti e sulle compagnie aeree, stimolandole con tutti gli strumenti a disposizione, soprattutto utilizzando in modo più efficace i fondi per l’insularità, ad incrementare il numero di voli verso la Sicilia. Ad aumentare l’offerta.

Altrimenti sarà solo una sterile lamentazione e la triste dichiarazione della propria impotenza”.

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Disservizi alla Radioterapia gelese dovuti a sbalzi di tensione elettrica.

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Macchinari nuovissimi ma si possono effettuare solo 8 delle 30 prestazioni possibili. Scoperta la causa.

La Direzione Aziendale a seguito della segnalazione del disservizio alla Radioterapia di Gela ha disposto al Servizio Tecnico di eseguire urgente sopralluogo, in cui è stato constatato che il disservizio è stato causato da sbalzi di tensione che causano micro-interruzioni nel funzionamento delle apparecchiature ausiliarie asseverate al Reparto di Radioterapia con conseguente rallentamento delle attività sanitarie.

Il disservizio, quindi, dipende da cause estranee al collaudo/controllo degli impianti di competenza dell’ASP.

Pertanto, è stata avviata immediata interlocuzione con la Società di distribuzione dell’energia elettrica per la urgente risoluzione della problematica riservandosi di quantificare eventuali danni cagionati.
Inoltre, per ovviare temporaneamente e ridurre al minimo il disservizio causato, si sta provvedendo ad attivare dei gruppi di continuità.

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Seggio FdI:Catania ricorre in Cassazione

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La guerra interna a FdI nissena per il seggio all’Ars continua. L’ex deputato e sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania ha presentato ricorso in Cassazione dopo che il Tribunale di Palermo in primo e secondo grado hanno emesso sentenze favorevoli alla sua ineleggibilità.

Così a luglio, dopo la sentenza d’appello, Catania ha dovuto cedere il posto all’Ars al gelese Totò Scuvera. Ora il terzo round con il ricorso in Cassazione.L’ex deputato ritiene che ci siano le condizioni per ribaltare il verdetto sfavorevole anche alla luce della normativa nazionale

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Il M5s:”Il governo regionale abbatta veramente le liste d’attesa nella sanità”

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“Liste d’attesa? Il governo le abbatta coi fatti, non a parole, come è solito fare. A gennaio per Schifani erano quasi azzerate, ma i fatti, purtroppo, ci dicono il contrario e i siciliani, giustamente, sono stufi delle chiacchiere”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.


“Apprendiamo dalla stampa – dice il deputato- che l’assessore Volo ha dichiarato che il governo sta abbattendo le liste d’attesa, peccato che già a gennaio per Schifani erano addirittura quasi totalmente azzerate. I fatti, però, purtroppo per loro, e soprattutto per i siciliani, dicono il contrario, come dimostra la recentissima denuncia di Federconsumatori che raccontava di attese di 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 giorni per un’ecografia all’addome a Milazzo, e questo solo per fare qualche esempio. Conseguenza? i siciliani o pagano, o, molto più spesso, rinunciano a curarsi e buona notte alla tanto raccomandata prevenzione”.
“E meno male – conclude Antonio De Luca – che l’abbattimento delle liste d’attesa, per ammissione dello stesso presidente, è uno dei capisaldi del programma di governo. Per gli altri obiettivi, pur importanti, allora è lecito pensare che non ci sia la minima speranza”

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