Milano – Nel corso della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2024, i vertici Eni hanno illustrato il Piano di trasformazione e rilancio, anche in ottica di decarbonizzazione.
Eni ha messo a punto il Piano di trasformazione e rilancio, che punta alla decarbonizzazione del business della chimica.Il piano è stato illustrato oggi, nel corso della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2024.Il gruppo energetico italiano investirà nei prossimi 5 anni 2 miliardi di euro nei siti Versalis in Italia, con l’obiettivo di recuperare profitti dall’azienda, e realizzare un saldo occupazionale positivo.
Eni abbandonerà i prodotti di origine fossile per puntare su prodotti chimici rinnovabili, circolari e speciali realizzati con materiali non fossili.Il piano di trasformazione si propone il taglio in termini di emissioni di circa 1 milione di tonnellate di CO2, circa il 40% delle emissioni di Versalis in Italia, con nuovi impianti industriali coerenti con la transizione energetica e la decarbonizzazione dei vari siti industriali, nell’ambito della chimica sostenibile ma anche della bioraffinazione e dell’accumulo di energia.Eni punta a ridurre drasticamente l’esposizione di Versalis alla chimica di base, settore che versa in una crisi strutturale e ormai irreversibile a livello europeo, e che ha comportato perdite economiche che, in termini di cassa, hanno sfiorato i 7 miliardi di euro negli ultimi 15 anni, di cui 3 nell’ultimo quinquennio.
Per consentire di realizzare i nuovi impianti, cesseranno le attività degli impianti cracking a Brindisi e Priolo, e del polietilene a Ragusa.Per gli stabilimenti di Brindisi e di Priolo è prevista la riconversione degli impianti, per Ragusa si prospetta invece la chiusura del sito.A Priolo è prevista la realizzazione di una bioraffineria per SAF e di un impianto di riciclaggio chimico che impiega la tecnologia HOOP.A Brindisi si punta a continuare la produzione di polimeri utilizzando materie prime importate a costi vantaggiosi, mentre parte del sito sarà convertita nella costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di batterie stazionarie in rete.
Per Eni, al termine del processo, la trasformazione porterà un impatto positivo dal punto di vista occupazionale, contrastando le inevitabili conseguenze negative che la crisi strutturale e consolidata del settore a livello europeo avrebbe in questo ambito. Il Piano, che sarà implementato entro il 2029, punta a investire nello sviluppo delle nuove piattaforme della chimica da rinnovabili, circolare e per prodotti specializzati, i cui mercati sono in crescita e nei quali Versalis ha già una posizione di leadership.
L’Amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani, ha sottolineato la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi.“La nostra risposta è sia di ristrutturazione che di trasformazione.
Le future piattaforme di Versalis avranno profili significativamente diversi: una focalizzata su un portafoglio downstream di compounding e polimeri specializzati ad alto valore, una sulla biochimica e sull’economia circolare, un portafoglio più coerente con la strategia tecnologica di Eni focalizzata su attività con vantaggi competitivi nella transizione.Questa trasformazione può sfruttare le risorse di una forza lavoro altamente qualificata, ma dedicarla ad attività di maggior valore e più sostenibili”.Il piano prevede anche la creazione di una nuova struttura societaria sviluppata secondo il modello satellitare: la Biochimica (inclusa Novamont), il Downstream (con le acquisizioni di Finproject e Tecnofilm), la Circolarità (attraverso lo sviluppo del riciclo chimico e meccanico), e la chimica di base (risultante dalle azioni di razionalizzazione e riposizionamento sui polimeri). Da WebMarte