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Maria donna e santa: si conclude il Mese Mariano

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Si conclude martedì 31 maggio il mese mariano, un mese molto intenso per la comunità cattolica di Gela. Dalla notte fra il 30 aprile e il 1 maggio si sono susseguiti centinaia di pellegrinaggi verso la cappelletta di Bitalemi centro della preghiera di tanti gelesi e verso il santuario dedicato alla patrona Maria SS. dell’Alemanna. A piedi, in preghiera per impetrare le grazie alla Madonna e con una fame di spiritualità e di riti esterni di cui l’uomo ha bisogno per nutrire l’animo con lo spirito di comunità. Alla fine dei pellegrinaggi non sono mancate le messe e poi i rosari comunitari per invocare la pace nel mondo e nelle famiglie. Il culto della Madonna , madre di Cristo, donna e spirito per elezioni è molto sentito nella comunità cattolica, tanto più in quanto la spiritualità mariana di Giovanni Paolo II ha dato un input straordinario. Tutte le parrocchie hanno organizzato pellegrinaggi. Ma non solo. Il tratto di lungomare che costeggia il fiume Gela, per tutto il mese è stato popolato da fedeli che, anche il gruppo privato, hanno raggiunto la cappelletta o, attraversando la città il Villaggio Aldisio dove è sito il santuario. La chiusura di due anni a causa del Coronavirus, poi, sembra aver amplificato la voglia di tornare alle abitudini di sempre anche in fatto di religiosità esterna.

C’è una teoria a metà fra la scienza e la fede che imprime alla Madonna lo spirito divino sin dal momento della gravidanza del figlio Gesù:

“Durante la gravidanza, alcune cellule del bambino migrano nel flusso sanguigno della madre e poi ritornano al bambino. Si chiama “microchimerismo materno-fetale”.⁠
Per 41 settimane, le cellule si mescolano e circolano avanti e indietro e, dopo la nascita del bambino, molte di queste cellule rimangono nel corpo della mamma, lasciando un’impronta permanente nei tessuti, nelle ossa, nel cervello e nella pelle della madre, e spesso rimangono lì per decenni.
Ogni altro figlio che una madre avrà in seguito lascerà un’impronta simile sul suo corpo.
Anche se una gravidanza non va a termine, o se si ha un aborto, queste cellule migrano comunque nel flusso sanguigno.
Le ricerche hanno dimostrato che se il cuore di una madre è ferito, le cellule fetali si precipiteranno sul sito della lesione, e si trasformeranno in diversi tipi di cellule specializzate nella riparazione del cuore.

Il bambino aiuta a riparare la madre, mentre la madre costruisce il bambino.

Questo è spesso il motivo per cui alcune malattie svaniscono durante la gravidanza.

È incredibile come il corpo della madre protegga il bambino a tutti i costi, e il bambino protegga e ricostruisca la madre in cambio, in modo da potersi sviluppare in sicurezza e sopravvivere.

Pensiamo per un momento alle voglie della gravidanza. Di cosa aveva bisogno la mamma, che il bambino le facesse desiderare? Gli studi hanno anche dimostrato la presenza di cellule del feto nel cervello di sua madre 18 anni dopo il parto.
Che meraviglia è?” Da un articolo di Nargis Kizalbash

Martedì 31 maggio in occasione della festa della Visitazione della Beata Vergine Maria ed a conclusione del Mese mariano è previsto l’ultimo pellegrinaggio del mese verso Bitalemi. L’appuntamento è alle 18 in piazza Sant’Agostino ed alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Gisana

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L’on.Scuvera ringrazia l’arma dei Carabinieri

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Esprimo il mio più sentito ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’importante operazione condotta a Gela, che ha portato all’arresto di un soggetto ritenuto responsabile di gravi reati, tra cui tentato omicidio, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione, in relazione alla sparatoria avvenuta la notte del 28 luglio scorso: lo scrive in una nota l’on Scuvera.

“Ancora una volta i Carabinieri dimostrano con i fatti la loro professionalità, la loro capacità investigativa e il loro impegno costante nella tutela della sicurezza pubblica. Il lavoro portato avanti dal Reparto Territoriale di Gela, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, merita l’apprezzamento di tutti i cittadini onesti.Da parte mia, continuerò a sostenere in ogni sede istituzionale l’operato delle Forze dell’Ordine, presidio essenziale per la nostra democrazia”

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Lunghe file di utenti davanti al Pta dell’Asp

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Una fila enorme. Tanti utenti accalcati davanti all’ufficio del Pta dell’Asp 2. Succede oggi in via Butera, dove sono stati trasferiti di recente gli uffici del Presidio territoriale di assistenza.

Gli utenti sono costretti a lunghe file in piedi e all’aperto, segno evidente che il servizio in termini di personale e locali non è adeguato

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