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Mancuso (F.I.): “Piu rispetto per il partito siciliano”

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Acque agitate in Forza Italia siciliana dopo la nascita del governo Draghi.C’è amarezza per l’assenza di esponenti forzisti siciliani.Una situazione definita “scandalosa” dal deputato Michele Mancuso, forzista vicino al segretario regionale Gianfranco Miccichè perché senza Forza Italia siciliana il partito avrebbe ben altri numeri in Italia , ovviamente più bassi. Il deputato tuona: ” Vogliamo piu rispetto o trarremo le nostre conclusioni”.Lo sostiene in una lettera inviata alla governance nazionale del partito di Berlusconi.

Questo il contenuto: “La mia non è una dichiarazione di guerra, ma una critica costruttiva nei confronti della governance nazionale di Forza Italia, affinché capisca che non è più tempo di indugi: occorre che si metta tutto in chiaro. Dobbiamo continuare a parlare di una Forza Italia e basta o di una Forza Italia Sicilia, non più solo contenitore di voti a sostegno di personaggi ‘altri’, che poi siedono a Roma? In Sicilia rappresentiamo circa il 17% dei voti dei siciliani, rispetto al trend nazionale del partito, attorno al 7%. Di questo, il 2% deriva dalla Sicilia. Se la matematica non è un’opinione, senza noi, il partito avrebbe ben altri numeri purtroppo. A occhio e croce direi che la Sicilia dovrebbe meritare più rispetto. Mi chiedo dunque: come sia possibile immaginare uno scenario politico nazionale, in cui con tali numeri sul territorio, si possa restare fuori dalle dinamiche del nascente Governo Draghi, a cominciare dai ministri per finire ai sottosegretari? Se fossi stato un deputato nazionale avrei certamente votato la fiducia al prof. Draghi. Ma da siciliano di Forza Italia sul territorio, come posso avere fiducia in un Esecutivo che estromette totalmente l’unica vera voce moderata e liberale che conta al Sud?”. “Oggi Forza Italia in Sicilia è il primo partito in assoluto – conclude il Parlamentare. A dispetto di quello che avviene nel resto d’Italia, è un partito che continua a incamerare consensi da parte di consigliericomunali, assessori, sindaci e deputati regionali. Ogni mese abbiamo continue adesioni. Chi ha permesso che restassimo fuori dalle dinamiche importanti, come la costituzione di un Governo che deve affrontare una pandemia e la ripresa economica, o è in malafede o peggio ancora, non ha contezza del nostro reale peso. Pertanto, mi chiedo: cosa dobbiamo fare di più rispetto a quello che già facciamo? Senza mezzi termini, siamo il traino di un partito che nel resto d’Italia non gode della stessa salute che ha in Sicilia. Dal 1993 ho sempre sostenuto ogni giorno, sul territorio, i colori di Forza Italia, senza se e senza ma. Che ci sia coerenza”. 

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Attualità

L’impianto biojet tassello importante nella bioraffinazione di Enilive

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Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella
bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025* in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE)
2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento
della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045)
fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e
altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di
aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro
il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.


La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti,grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti,
e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle
materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in
questo settore più di dieci anni fa – ha commentato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi
rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante
sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.

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Attualità

Al via la produzione a Gela di carburante sostenibile per aerei

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Nell’anno in cui, in base alle norme comunitarie, le aziende del settore del trasporto aereo sono obbligate ad utilizzare il 2% di carburante sostenibile non prodotto con fonti fossili, nel sito industriale di Eni viene presentato l’avvio della produzione di carburante Saf da un impianto denominato biojet.

Alla presenza del sindaco Terenziano Di Stefano e dell’assessore regionale all’industria Edy Tamaio è stato presentato l’impianto che produrrà 400 mila tonnellate annue di carburante sostenibile quasi un terzo della domanda di Saf in Europa.Si può utilizzare in miscela con i carburanti tradizionali fino al 50% e non è necessario modificare aerei

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Attualità

Rinvio a giudizio del Vescovo, indagini del Visitatore apostolico

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Il Vaticano ha inviato ad Enna un visitatore apostolico per un’indagine sul comportamento che il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, e gli altri prelati coinvolti, avrebbero avuto nella vicenda relativa al processo a Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato a 4 anni e mezzo di carcere per violenza sessuale su minori dal tribunale di Enna, lo scorso 5 marzo.

Gisana e il suo vicario giudiziale, Vincenzo Murgano, attualmente parroco della chiesa Madre di Enna, sono stati rinviati a giudizio per falsa testimonianza. Al visitatore apostolico toccherà relazionare direttamente a Papa Francesco sullo stato della diocesi piazzese.”Il Vescovo mons. Rosario Gisana, segue con serenità gli sviluppi del procedimento penale in corso. Nel ribadire l’estraneità alle accuse, rinnova la sua fiducia nell’operato della Magistratura”: è quanto si legge in un comunicato stampa della Diocesi.

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