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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia: arrestato albanese

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Scicli – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica nella mattinata di sabato scorso hanno arrestato un 49enne albanese, residente nella città barocca, coniugato, operaio ed incensurato, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

La segnalazione è arrivata ai carabinieri a seguito della richiesta di intervento al Nue112 da parte della figlia della coppia di coniugi, una ragazzina appena maggiorenne. La Centrale Operativa tempestivamente ha provveduto all’invio sul posto di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica che, in servizio perlustrativo sul territorio di competenza, recatasi presso l’abitazione di interesse, sita nelle campagne sciclitane, ha constatato segni evidenti della violenza che la donna aveva precedentemente subito e che hanno richiesto le cure del personale del Pronto Soccorso di Modica.

La scintilla che ha generato queste violente aggressioni da parte dell’uomo è stata la forte gelosia nei confronti della donna, la quale non poteva neanche intrattenere rapporti telefonici di carattere professionale con il suo datore di lavoro. Le minacce sono proseguite anche all’arrivo dei militari e durante l’esecuzione delle formalità di rito. L’episodio di sabato mattina è solo l’apice di un atteggiamento di sopraffazione che nell’ultimo periodo la donna ha dovuto subire da parte del convivente, che si era già reso protagonista di episodi di violenza sia verbale che fisica.

È stata informata l’Autorità Giudiziaria che ha disposto l’arresto e l’accompagnamento presso la casa circondariale di Ragusa. Ancora una volta, le angherie e le violenze perpetrate all’interno delle mura domestiche sono state interrotte grazie all’intervento del personale dell’Arma di Modica, sempre attento alle problematiche afferenti ai maltrattamenti e agli episodi di stalking, fenomeni divenuti all’ordine del giorno e nei confronti dei quali vige un’attenta attività di vigilanza, al fine di stroncare questa ondata di violenza con carattere familiare

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Cronaca

Muore a soli 13 anni

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Acate – Acate sotto choc. È morto Gianmarco Campagnolo. Aveva solo 13 anni. Ha lottato con tutte le sue forze contro un brutto male, ma non ce l’ha fatta a vincerlo.

I funerali saranno celebrati domani, alle 15,30, in chiesa Madre. La notizia della perdita del piccolo, ha scosso nel profondo la comunità della cittadina.

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Cronaca

Trovato vicino all’abitazione dell’ex moglie vittima di stalking, nisseno arrestato

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I poliziotti della Sezione Volanti hanno arrestato un nisseno di 66 anni, sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie vittima di stalking, in quanto è stato trovato da un equipaggio della Polizia nei pressi dell’abitazione della vittima. L’allarme era giunto poco prima presso la sala operativa della Questura che aveva inviato la volante.

Al momento dell’arresto il dispositivo palmare del 66enne emanava l’alert che segnalava la sua presenza nell’area di interesse della persona offesa allo stesso interdetta. L’arresto è stato convalidato dal Gip, su richiesta della locale Procura, senza applicazione di ulteriore misura cautelare.

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Cronaca

Droga a fiumi, 8 arresti.Lo stupefacente acquistato anche a Gela

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Retata antidroga a Caltanissetta della Polizia che ha eseguito otto misure cautelari personali emesse, su richiesta della Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, dal Giudice per le indagini Preliminari presso il locale Tribunale, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A quattro dei soggetti indagati, ai quali è stato riconosciuto il ruolo di capi e organizzatori dell’associazione, è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, mentre agli altri indagati, tre dei quali aventi il ruolo di partecipi, è stata applicato il divieto di dimora nella provincia di Caltanissetta. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile nissena e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito di svelare l’operatività di un presunto gruppo criminale che avrebbe creato una fitta rete di spaccio sul territorio nisseno. I cospicui approvvigionamenti di droga del tipo cocaina, hashish e marijuana, effettuati prevalentemente a Gela e in altri comuni della Provincia, avrebbero prodotto un volume di affari stimato in oltre 50mila euro mensili. La presunta organizzazione criminale avrebbe incentrato la propria attività di spaccio nel centro storico di Caltanissetta e nella zona circostante la stazione ferroviaria. Le cessioni di sostanza stupefacente sarebbero avvenute su chiamata dell’assuntore di turno al quale il pusher indicava il luogo di incontro dove sarebbe avvenuta la cessione. In altri casi, la cessione dello stupefacente sarebbe avvenuta presso le abitazioni degli associati. Secondo i gravi indizi di colpevolezza ritenuti dal Gip, in molti casi, l’associazione, per effettuare le consegne di stupefacente, si sarebbe servita di soggetti minorenni, che sarebbero stati ricompensati, oltre che con denaro, anche con dosi di droga. L’attività investigativa, sviluppata in un arco temporale che va da giugno a novembre del 2022, ha permesso di sequestrare un chilo di hashish, oltre 100 grammi di cocaina, arrestare tre soggetti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, e segnalare alla locale Prefettura numerosi assuntori, clienti abituali del gruppo. Le misure cautelari sono state eseguite con la collaborazione della Squadra Mobile di Palermo e di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Cinofili di Palermo.

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