Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente del Movimento Polo Oncologico
“La cura del Diabete negata ai gelesi. Dopo il pensionamento del medico assegnato al Poliambulatorio che seguito migliaia di pazienti il servizio è stato sospeso. In attesa della nomina del sostituto e le visite programmate sono state dirottate al CUP con tempi biblici che possono raggiungere anche i 6 mesi.
Il diabete è una malattia che si posiziona tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)? Domanda che a Gela non ha risposte con conseguenze che provocano l’inizio di un percorso sanitario verso altre provincie limitrofe per trovare una data accettabile per la cura.
Ci chiediamo se le migliaia di dati raccolti nei decenni sono stati aggiornati nel fascicolo sanitario elettronico, obbligatorio dopo il 30 giugno 2024. Naturalmente niente di tutto questo perché si re inizia da zero con tutta la sfilza di esami correlati alla diagnosi di Diabete.
Il Diabete come tutti sanno è una patologia che può nella sua cronicizzazione provocare danni microvascolari (dei piccoli vasi arteriosi) come la retinopatia (che causa danni alla vista fino alla cecità), la nefropatia (che compromette la funzione renale fino all’insufficienza renale cronica con necessità di dialisi), la neuropatia periferica (che favorisce le lesioni al piede per la riduzione della sensibilità cutanea e che prende il nome di piede diabetico, annoverato tra le principali cause di amputazione degli arti inferiori nel mondo) e la neuropatia autonomica (disturbi che colpiscono i nervi periferici autonomi, che regolano automaticamente i processi corporei). I danni macro-vascolari (danni dei grossi vasi arteriosi) sono responsabili di un aumentato rischio di aterosclerosi a livello di cervello (ictus), cuore (infarto) ed arti inferiori (ischemia).
In considerazione che la legge inoltre cautela la difesa dei diabetici con la legge 115 / del 16 marzo 1987 pubblicata in G.U. il 23/03/1987 che considera il diabete una patologia “di alto interesse sociale” e stabilisce alcuni obiettivi fondamentali da realizzare: prevenzione e diagnosi precoce; miglioramento della cura attraverso una rete di assistenza specializzata; prevenzione delle complicanze; inserimento dei diabetici nella scuola, nel lavoro, nello sport; miglioramento dell’educazione sanitaria e della conoscenza tra la popolazione; aggiornamento del personale sanitario; individuazione della popolazione a rischio; distribuzione gratuita dei fondamentali presidi diagnostici e terapeutici; l’istituzione della tessera personale del diabetico.
La legge obbliga le Asp del SSN ad istituire secondo l’art. lo 5 della legge 115 comma:
a) L’istituzione di servizi specialistici diabetologici, secondo parametri che tengano conto della necessità della popolazione, delle caratteristiche geomorfologiche e socioeconomiche delle zone di utenza.
Fatta l’ampia premessa possiamo affermare che una città come Gela in cui vivono 70.000 abitanti non merita certo solo una visita specialistica ma un percorso totale fatto di prevenzione e di controllo della popolazione.
I servizi di diabetologia, infatti, sono dedicati e svolgono in particolare i seguenti compiti:
a. prevenzione primaria e secondaria del diabete mellito;
b. prevenzione delle sue complicanze;
c. terapia in situazioni di particolare necessità clinica;
d. consulenza diabetologica con il medico di base e le altre strutture ove siano assistiti cittadini diabetici;
e. consulenza con divisioni e servizi ospedalieri in occasione dei ricoveri di cittadini diabetici; f. addestramento, istruzione, educazione del cittadino diabetico;
g. collaborazione con le unità sanitarie locali per tutti i problemi di politica sanitaria riguardanti il diabete.
Le telefonate provenienti dall’ambulatorio in cui si comunica la sospensione della visita programmata ed un nuovo percorso di cura, trasferendo al medico curante l’eventuale continuazione del piano terapeutico solo dopo visione dell’emoglobina glicosilata o della glicemia e altamente riduttivo per la salute dei cittadini e vista l’importanza della patologia.
Il Movimento Polo Oncologico chiede la riapertura immediata dell’ambulatorio dedicato a Gela come previsto per legge”.