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Cronaca

M5S: “se la Siracusa-Gela è bloccata, è colpa del CAS”

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Palermo  – “Da mesi assistiamo ad uno stucchevole tentativo del Governo Regionale di attribuire al Ministero per i Trasporti la responsabilità del mancato avanzamento dei lavori della Siracusa – Gela. Ebbene, occorre specificare che se le aziende non vengono pagate è solo responsabilità del CAS che anziché inviare a Roma la dettagliata istruttoria di ogni singola opera, pretende i trasferimenti sulla base di un foglio di carta dove in maniera approssimativa ci sono un elenco di opere fatte e quelle da realizzare. Il CAS rendiconti al Ministero dei trasporti quanto richiesto in termini di legge mentre Falcone e Musumeci smettano di fare disinformazione sulle spalle dei lavoratori”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, Giorgio Pasqua, Stefano Zito, Nuccio Di Paola e Ketty Damante insieme ai Portavoce nazionali Paolo Ficara, Marialucia Lorefice e Pino Pisani a proposito del rimpallo di responsabilità che il CAS, il Consorzio Autostrade Siciliane, indirizza verso il Ministero dei Trasporti sui lavori della Siracusa – Gela. 

“Dopo aver letto le dichiarazioni del governatore Musumeci e del suo assessore – spiegano i deputati – abbiamo voluto approfondire la questione con il sottosegretario ai trasporti del governo Draghi Giancarlo Cancelleri. Risulta evidente come il Mit non aspetti altro che delle rendicontazioni a norma di procedura, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta. Quando il ministero avrà la specifica di tutte le somme impiegate, così come previsto dalla legge, potrà trasferire l’intero importo dovuto. Peraltro noi siamo in possesso di questo foglio di carta e si tratta di un documento imbarazzante per approssimazione e forma. Quindi il ritardo nel trasferimento delle somme utili a pagare imprese e lavoratori è imputabile esclusivamente al CAS e quindi alla Regione e non certamente al Ministero. Nel frattempo aspettiamo il completamento del tratto fino a Ispica da mesi annunciato più volte. Quando Musumeci e soci smetteranno di fare polemica e politica di basso livello sulla pelle dei lavoratori e delle imprese, sarà sempre troppo tardi” – concludono. 

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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