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L’oncologo Roberto Valenza:”una mostra per comunicare più efficamente che l’altro della malattia è la vita con nuovi valori”

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È stata apprezzata la mostra “Stati d’animo”, allestita dall’artista di Piazza Armerina Gabriella Di Natale nel reparto di Oncologia dell’ospedale Vittorio Emanuele, e che si è conclusa ieri. Un’iniziativa culturale singolare sotto vari aspetti: non solo per il contenuto forte di quelle 30 opere in cui l’artista narra i suoi stati d’animo durante la malattia ma anche perchè non è usuale trovare una mostra d’arte proprio nei corridoi di un reparto ospedaliero come l’Oncologia luogo di dolore, smarrimento, lotta e speranza. Lo è, però, a Gela dove l’approccio alla malattia e alle cure è sempre stato legato anche alla cura di aspetti quali la comunicazione, l’informazione e la cultura.Aspetti questi molto importanti per l’oncologo Roberto Valenza ma anche per l’associazione impegnata in reparto nelle attività a favore dei pazienti la Farc &C che ha impresso nel suo nome e nel DNA,quindi, l’attenzione all’aspetto culturale nella dimensione globale delle cure oncologiche.

La mostra dei 30 quadri di Gabriella Di Natale, organizzata grazie alla disponibilità dei vertici dell’Asp 2, è rimasta nel corso della settimana aperta a pazienti e parenti al mattino e nel pomeriggio alla città.È stata una tappa importante di un percorso consolidato nel tempo attraverso le varie attività svolte.

Soddisfatto del successo della mostra, il dott.Roberto Valenza che ha ringraziato l’artista e ha espresso le sue considerazioni sulle opere esposte e sull’iniziativa.

“In quasi 40 anni di attività – dice il dott.Valenza – ho avuto modo di sentire raccontare i percorsi, le sensazioni, i dolori e le speranze dei tanti incontrati. Moltissimi hanno messo per iscritto pensieri idee e percorsi,  cultori della materia, come i Proff Bonadonna e Veronesi, altri hanno trattato l’argomento del cancro in termini biografici, Siddhartha Mukherjee americano di origini indiane, i giornalisti Calabresi e Terzani quelle personali, altri amici hanno attenzionato anche sogni e speranze come Giacomo Giurato e Giusi Antoci. Attraverso l’arte grafica, Gabriella ha rappresentato tutto quanto, ha immaginato e realizzato un percorso che descrive per dipinti il dolore fisico, psichico e dell’anima, i cambiamenti corporei che l’individuo subisce. I pensieri e gli stati d’animo nei vari momenti dalla diagnosi alla terapia. Da quando crolla il mondo addosso a quando speri di farcela e combatti a quando hai paura a credere che ce l’hai fatta. Tutto ciò si è snodato nei corridoi dell’Oncologia, ben raffigurato in 30 quadri, generando emozioni, anche ai non utenti. Inoltre aver potuto esporre dentro il Reparto, qualificando il posto ed evidenziandone le peculiarità, ci ha permesso di comunicare diversamente e con molta forza che l’altro della malattia  è la vita con nuovi valori”                                 

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Attualità

L’impianto biojet tassello importante nella bioraffinazione di Enilive

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Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella
bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025* in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE)
2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento
della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045)
fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e
altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di
aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro
il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.


La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti,grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti,
e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle
materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in
questo settore più di dieci anni fa – ha commentato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi
rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante
sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.

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Niente acqua a Caposoprano: è torbida

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E’ di nuovo allarme acqua con le solite conseguenze: a causa della elevata torbidità dell’acqua riscontrata al potabilizzatore, Siciliacque ha interrotto la fornitura idrica ai serbatoi Caposoprano e Montelungo.

Qindi oggi non sarà possibile effettuare la distribuzione nelle zone servite dai suddetti serbatoi. Invariata, invece, la distribuzione nelle restanti zone della città.

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Al via la produzione a Gela di carburante sostenibile per aerei

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Nell’anno in cui, in base alle norme comunitarie, le aziende del settore del trasporto aereo sono obbligate ad utilizzare il 2% di carburante sostenibile non prodotto con fonti fossili, nel sito industriale di Eni viene presentato l’avvio della produzione di carburante Saf da un impianto denominato biojet.

Alla presenza del sindaco Terenziano Di Stefano e dell’assessore regionale all’industria Edy Tamaio è stato presentato l’impianto che produrrà 400 mila tonnellate annue di carburante sostenibile quasi un terzo della domanda di Saf in Europa.Si può utilizzare in miscela con i carburanti tradizionali fino al 50% e non è necessario modificare aerei

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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