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L’on.De Leo interroga il governo sulle criticità dell’ospedale gelese

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“Il presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela rientra nella classificazione spoke, esegue tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità, con le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione per una popolazione di circa 70 mila abitanti. Ma da tempo convive con il progressivo depotenziamento dell’ospedale, culminato con la chiusura del reparto di terapia intensiva, limitando quindi fortemente la qualità delle prestazioni sanitarie erogate dal nosocomio gelese”.

A descrivere la situazione in cui versa il presidio sanitario è l’onorevole Alessandro De Leo del gruppo Sicilia Vera che ricorda come la città di Gela sia baricentrica rispetto a un comprensorio che, con i comuni limitrofi, supera i 250mila abitanti.

“La riduzione dell’offerta sanitaria ha comportato svariati disservizi, con particolare riguardo alle specialità di Psichiatria, Otorinolaringoiatra e Malattie infettive, i cui reparti sarebbero stati declassati ad ambulatorio, mentre si registrerebbero gravi carenze di personale medico nei reparti di Rianimazione, Ortopedia e al Centro trasfusionale – sottolinea il deputato regionale primo firmatario di un’interrogazione -. E a causa della riduzione dell’offerta sanitaria presso il nosocomio di Gela, spesso i pazienti restano in attesa di essere trasferiti presso altri presidi ospedalieri, ed in particolare presso l’ospedale di Caltanissetta che si trova a circa settanta chilometri”.

Al presidente della Regione e all’assessore alla Salute chiede quindi di saper cosa intendano fare per risolvere le criticità presenti anche alla luce delle “gravi carenze di personale medico che si registrano per le specialità di Anestesia, con conseguente capacità di garantire solo gli interventi chirurgici di urgenza, ma anche di Neurologia, Chirurgia generale, Urologia e perfino per il Pronto soccorso”.

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Flash news

Panchine della legalità: indagine dell’ad Ghelas.Cirignotta a Giorrannello:”dimettiti”

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Cosa ci fa un consigliere comunale su un furgone della Ghelas? È un altro aspetto della storia delle panchine della discordia che sta facendo tanto scalpore dopo la notizia da noi pubblicata stamattina.

L’amministratore unico della Ghelas Guido Siragusa domani avvierà un’indagine interna per capire come mai il consigliere di Una buona idea Massimiliano Giorrannello si trovava dentro il furgone diretto a Borgo Valentina a prelevare le panchine della legalità.

Intanto sul fronte politico arriva la richiesta di dimissioni di Giorrannello. Lo fa fatto il dirigente di Forza Italia Enzo Cirignotta.

“Solo in questa città possono succedere cose del genere” – ha scritto commentando l’articolo del Gazzettino di Gela.”Invito il Consigliere Comunale Massimiliano Giorrannello a lasciare la carica di Consigliere Comunale, in quanto inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale al quale la legge attribuisce poteri di indirizzo politico e di controllo.Il Sindaco intervenga”- dice Cirignotta.

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Attualità

“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: crema di carote, miso e arancia

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Stavo sperimentando nuove idee per un aperitivo di benvenuto da proporre al ristorante, ed ho cavato dal mio cilindro magico da chef un’idea davvero graziosa e saporita. Una crema di carote che userò su una tartelletta di brisée con una spolverata di sesamo, ma potrebbe essere benissimo gustata come portata principale vegana accompagnata con dei crostini oppure come salsa di accompagnamento per pesce o magari con una carne come l’anatra.

La realizzazione è molto semplice. Pelate delle carote ed affettatele. Tuffate le carote in un leggero soffritto di aglio e peperoncino e lasciate prendere il calore qualche minuto. Allungate la cottura usando del brodo vegetale o anche semplicemente dell’acqua. A metà cottura aggiungete una cucchiaiata di miso, niente sale ma solo qualche goccia di salsa di soia e proseguite la cottura fino a quando le carote saranno morbide.

A fine cottura aggiungete del succo di arancia fresco ed una grattatina della sua scorza. A questo punto frullate il tutto montando leggermente con un olio evo fragrante. Il risultato deve essere cremoso, non troppo liquido. Dolce, piccante, umami, agrumato. Niente male per un aperitivo di benvenuto originale.

Chef Totò Catania

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