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Cronaca

Litigi continui con la mamma, Filippo Tinnirello accusato di omicidio volontario

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E’ stato rinchiuso nel carcere di contrada Balate con l’accusa di omicidio volontario, il quarantatreenne che ieri sera ha ucciso la mamma. Si tratta di Filippo Tinnirello (nella foto). Ad arrestarlo, assieme alla Polizia, sono stati i Carabinieri del Reparto Territoriale, titolari dell’indagine. La vittima, Francesca Ferrigno, 64 anni, è stata assassinata al culmine di una lite familiare, scaturita dall’ennesima richiesta di denaro del figlio alla madre. Filippo Tinnirello ha impugnato un coltello da cucina e si è scagliato contro la mamma. I fendenti l’hanno raggiunta al ventre e alla gola. Subito dopo, si è recato al vicino Commissariato di Polizia (distante poche centinaia di metri dalla loro abitazione di via Vitali) e ha raccontato quanto era accaduto. “Ho ucciso mia mamma”. E si è costituito.

Filippo Tinnirello, disoccupato e con precedenti per droga, era seguito dal Dipartimento di salute mentale di via Madonna del Rosario per i suoi problemi di tossicodipendenza.

Interrogato a lungo ieri sera dai Carabinieri, ha confermato che le liti con la madre erano frequenti ed avvenivano per qualsiasi motivo.

Il coltello usato dal matricida, è stato sequestrato.

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Cronaca

Arresti domiciliari per un ladro

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Modica – I Carabinieri della Stazione di Modica hanno eseguito un provvedimento di arresti domiciliari nei confronti di un 26enne di origine modicana, ma residente nel Comune di Scicli, noto pregiudicato e sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Modica.

Il giovane si è reso responsabile del furto di un portafoglio prelevato dalla borsa di una donna all’interno della sala di attesa di uno studio legale della città barocca violando, contemporaneamente, anche le prescrizioni afferenti il provvedimento con cui era stata disposta la sorveglianza speciale nei suoi riguardi.

Quando si è accorta del furto la donna, che era in attesa dell’arrivo del marito presso lo studio legale, lo ha denunciato all’Arma di Modica che, ha individuato il giovane, noto alle forze dell’ordine per simili reati.

I militari hanno ricostruito i fatti e dell’esatta dinamica dei fatti, riuscendo a rassegnare all’Autorità Giudiziaria l’esatta sequenza cronologica dei fatti.

Sulla base di queste evidenze investigative, la Stazione di Modica, ha richiesto la misura restrittiva nei riguardi del ladro , per contenere l’inclinazione di un soggetto ad alterare il regolare ordine pubblico della città.

Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari.
E’ costante l’attenzione che la Compagnia di Modica pone per il contrasto di quelle violazioni perpetrate contro il patrimonio, riuscendo per la tutela della collettività.

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Cronaca

E’ morto Totò Schillaci

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Si è spento all’età di 59 anni, Totò Schillaci. L’ex attaccante azzurro, protagonista dei mondiali di Italia ’90, era ricoverato all’ospedale Civico di Palermo dallo scorso 7 settembre. In carriera ha indossato le maglie del Messina, della Juventus e dell’Inter. Era malato da tempo di tumore al colon, per il quale nel corso degli anni ha subito vari interventi.

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Cronaca

Un chilo di hashish in auto, non si ferma all’alt e tenta di investire poliziotto. A casa aveva due pistole

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La Polizia di Gela ha arrestato un ventitreenne incensurato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine.

Il giovane, mentre transitava a velocità sostenuta lungo la Statale 117 bis Gela-Catania a bordo di una Fiat Panda, non si è fermato all’alt Polizia intimatogli da una volante del Commissariato. Il ventitreenne, che ha tentato di investire l’agente che gli aveva intimato l’alt, ha proseguito la sua marcia fino alla via San Valentino dove è stato bloccato da un altro equipaggio, dopo che aveva tentato di speronare il veicolo della Polizia. All’interno dell’abitacolo, a vista, il conducente trasportava un chilo di hashish, suddiviso in dieci panetti.A seguito di una perquisizione eseguita dai poliziotti nel domicilio dell’arrestato sono state rinvenute due armi: una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e un manufatto artigianale calibro 22 riproducente un’arma comune da sparo, oltre a diverse munizioni.Il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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