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Cronaca

L’incendio al belvedere: “Gesto meschino che offende tutta la comunità”

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L’incendio di ieri sera al belvedere di viale Mediterraneo, in uno dei luoghi più suggestivi della città, ha suscitato la reazione e l’indignazione di tanti cittadini che attraverso i social hanno espresso la loro amarezza per il vile gesto, assai probabilmente di matrice dolosa.

In particolare, la community di Street of Gela attiva su Instagram con oltre 5mila followers si rivolge direttamente ai propri concittadini «con profonda amarezza e tentando un richiamo al nostro senso civico. Un vile atto ha colpito la nostra amata città di Gela: l’area verde sotto il belvedere è stata bruciata. Questo gesto meschino e irrispettoso non danneggia solo l’ambiente, ma offende anche noi stessi e la comunità intera».

Tra l’altro, secondo quanto riferiscono alcuni dei residenti della zona, il vile gesto dei presunti incendiari era stato già anticipato qualche giorno prima da un tentativo di dare alle fiamme l’area in orario notturno. Ieri poi il piano di fuoco è stato messo in atto.

«Invitiamo tutti a riflettere sull’importanza di prendersi cura degli spazi pubblici – sottolineano i fondatori del progetto Street of Gela – e a condannare fermamente simili atti. Solo con il rispetto reciproco e l’amore per la nostra città possiamo garantire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire. Rinnoviamo il nostro appello a proteggere Gela e a dimostrare, con azioni concrete, il nostro senso civico».

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Cronaca

Arrestato per tentato furto e resistenza

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Modica – Gli Agenti del Commissariato di Polizia di Modica hanno arrestato uno straniero residente a Modica per il tentato furto di un ciclomotore avvenuto nel quartiere Sorda e per resistenza a pubblico ufficiale.

Un uomo stava prelevando denaro da bancomat presso lo sportello della propria banca e lasciava il proprio veicolo parcato nei pressi quando, all’improvviso, un giovane 22enne saliva sul mezzo cercando di avviarlo per darsi alla fuga.

Le urla dell’uomo nei confronti del ladro lo hanno confuso: è caduto dopo qualche decina di metri, abbandonando il ciclomotore che aveva appena rubato.

Di lì a qualche istante interveniva la Volante del Commissariato,in servizio di controllo del territorio, allertata dall’uomo che stava recuperando il mezzo abbandonato dal ladro.

I poliziotti acquisite le primissime informazioni dell’autore, avendo contezza di chi potesse essere perchè con precedenti per furti contro il patrimonio, hanno iniziato le ricerche.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima i poliziotti sono riusciti in pochi minuti a rintracciare il giovane che, però è fuggito, rischiando di essere investito dalle auto in transito.

Gli agenti sono riusciti a bloccarlo ma lui continuava a dimenarsi, tuttavia lo hanno ammanettato.

Le immagini del tentato furto, riprese dalle telecamere del circuito di video sorveglianza della banca, hanno evidenziato tutto l’accadimento e per tali motivi il 22enne veniva tratto in arresto in flagranza di reato per tentato furto e per resistenza a pubblico ufficiale nonchè posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il giovane ladro veniva altresì trovato in possesso di uno smartphone che da attente ricerche risultava essere oggetto di furto avvenuto nella stessa mattinata, poi restituito al legittimo proprietario motivo per il quale è stato anche deferito in stato di libertà per ricettazione.

L’arresto è stato convalidato nell’ambito del giudizio direttissimo ed all’esito dell’udienza allo straniero è stata comminata la misura cautelare dell’obbligo di soggiorno e presentazione alla polizia giudiziaria.

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Cronaca

Viola i domiciliari e si aggrava la condanna

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Modica – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emessa nei confronti di un 38enne residente nella Contea, celibe e noto agli operatori di polizia, visti i numerosi pregiudizi di polizia a suo carico, ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa.

Il provvedimento prevede la sostituzione del regime degli arresti domiciliari con quello della custodia cautelare in carcere. L’aggravamento è la conseguenza delle reiterate violazioni al regime domiciliare che sono state constatate in più occasioni dai militari del Reparto procedente. P

Con l’osservazione ed il controllo del territorio predisposti dal Comando Compagnia di Modica, i militari hanno potuto accertare che l’uomo, nonostante le autorizzazioni concesse affinché potesse svolgere la sua attività lavorativa, potendosi così realizzare a pieno il principio di finalità rieducativa della pena, ha assunto comportamenti contrari a quanto previsto dal regime domiciliare, intrattenendosi con più soggetti pregiudicati all’esterno di vari esercizi commerciali, violando totalmente le prescrizioni imposte dal Tribunale.

E’ stato proposto all’Autorità Giudiziaria competente il regime della custodia cautelare in carcere per il soggetto di interesse, richiesta accolta a seguito delle palesi violazioni e dell’impossibilità di far sussistere il regime domiciliare con la personalità di un uomo incline a violare costantemente le disposizioni imposte.

Dunque, l’ennesimo episodio di disprezzo al rispetto delle prescrizioni impartite, è stato prontamente sottolineato dall’Arma dei Carabinieri che in questo modo è riuscita a contenere la pericolosità sociale di un soggetto di particolare interesse operativo.

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Cronaca

Arresti per due ladri

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Ragusa – Il personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Ragusa, con il supporto operativo del Commissariato di Polizia di Vittoria, hanno eseguito due misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa nei confronti di due vittoriesi che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.

L’ordinanza è stata emessa per dei fatti accertati lo scorso 21 marzo quando gli agenti di una volante avevano sorpreso i due mentre erano in procinto di rientrare a Vittoria dopo che avevano provato ad asportare un motociclo a Ragusa. 

L’immediata attività di indagine aveva consentito di rinvenire all’interno dell’autovettura diversi oggetti successivamente risultati di origine furtiva in quanto provenienti da altri furti e quindi riconsegnati ai legittimi proprietari.

Quindi l’Autorità Giudiziaria, ha emesso a carico dei due vittoriesi la misura cautelare degli arresti domiciliari che è stata subito eseguita.

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