Lo studio di una lingua straniera si rende necessario nel momento in cui si incontrano persone di altre culture, se ne apprezzano le tradizioni e costumi di altre nazioni o si abbattono le barriere che dividono i popoli. “Questa esigenza è stata messa a punto dal Liceo ‘Elio Vittorini’ – spiega la dirigente Angela Tuccio – che da anni offre agli studenti di Gela e del comprensorio l’opzione del Liceo linguistico come ‘passaporto per il futuro’. E quale pass migliore nel mondo della globalizzazione che lo studio delle lingue? Una scelta che mette l’Istituto e i suoi studenti ‘in linea con l’Europa’ perché relaziona i suoi percorsi con quelli di diversi licei europei e con i viaggi – studio mette in pratica il contatto diretto degli studenti con realtà variegate, durante il percorso curriculare”.
Imparare a parlare una nuova lingua contribuisce ad accrescere la propria autostima oltre che migliorare le prospettive occupazionali. La continua trasformazione della società e la crescente richiesta di personale qualificato da parte delle aziende del territorio, si è ritenuto opportuno venire incontro a quest’esigenza del mercato del lavoro fornendo agli studenti tutti gli strumenti necessari per far fronte alle sfide che il mondo del lavoro presenta.
La necessità di insegnare le lingue in tutte le scuole arricchisce le opportunità offerte ai ragazzi di acquisire una maggiore competenza linguistica. La necessità di insegnare le discipline linguistiche scaturisce dal crescente sviluppo della comunicazione di massa; infatti l’aumento degli scambi con altri Paesi richiede la conoscenza degli idiomi.
Introdurre l’insegnamento delle lingue straniere non significa solo far conoscere il linguaggio di altri popoli, ma consente ai ragazzi di prendere coscienza del fatto che esse sono comunque diverse dalla propria.
Però le scuole hanno alcuni difetti, in particolare il fatto di basare l’insegnamento solo sui libri e le lezioni frontali, quando sarebbero opportune anche le esperienze! Questo però non è un problema che riguarda solo l’Italia, ma tantissimi paesi al mondo.
La lingua svolge un ruolo essenziale per la comunicazione tra le persone e ce ne rendiamo conto quando ci troviamo in una situazione che ci fa sentire le difficoltà della mancanza di competenza linguistica per un idioma; quando, per esempio, ci troviamo di fronte ad un turista che ci chiede un’informazione e non siamo in grado di rispondere perché non conosciamo la sua lingua, in genere ci si aiuta con i gesti che sono un linguaggio universale, ma ci sentiamo limitati dal fatto di non riuscire a comunicare, e l’ostacolo che ce lo impedisce è la lingua diversa.
La conoscenza delle lingue ha un alto valore come arricchimento del proprio bagaglio culturale. I giovani d’oggi devono essere stimolati allo studio delle lingue straniere, perché esse rappresentano un valore aggiunto nello studio, nel mondo del lavoro, nella società.
Abbiamo sentito l’esperienza di due studentesse del Liceo linguistico Elio Vittorini Marta Burgio e Gloria Gatto e un ex allievo del Liceo linguistico oggi laureando all’Università di Pisa che ha vissuto l’esperienza della visita al Parlamento europeo.
L’associazione di promozione turistica Pro Loco Gela nell’ambito delle proprie attività è da sempre impegnata nello studio e nella disseminazione di conoscenza, soprattutto tra i più giovani, del patrimonio materiale e immateriale del territorio.
Importante e radicata nei secoli e nella storia stessa di Gela, la tradizione legata al pane, e del pane di San Giuseppe. I gelesi infatti, sono profondamente legati alla devozione del Santo Patriarca e da questo sentimento intimo sono nate e si sono sviluppate nel tempo, una serie di tradizioni che oggi rappresentano un riferimento fondamentale per le radici della nostra cultura.
In occasione dei festeggiamenti in onore del Santo infatti, da tempo immemore vengono realizzati dei pani, vere e proprie opere d’arte, tipiche ed esclusive produzioni delle nonne e dei panificatori locali, con i quali si riproducono spesso, gli attrezzi del mestiere utilizzati da San Giuseppe, padre putativo di Gesù, falegname.
E così, prendono vita scalette, bastoni, seghetti… realizzati con cura e amore e soprattutto con eccellenti materie prime prodotte dalla nostra terra, con i suoi pregiati e ricercatissimi grani antichi.Tutto questo, con lo scopo ultimo della solidarietà, ovvero donare questo prodotto sacro della terra ai più bisognosi. Ecco, dunque, il senso più profondo legato alla tradizione del pane di San Giuseppe: l’amore per la terra che produce il cibo locale per eccellenza che diventa il filo rosso che lega la gente del luogo attraverso l’aiuto reciproco.
La Pro Loco Gela, sulla scorta di questa antica e di valore tradizione, organizza un evento previsto per il giorno 21 Marzo dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso l’ex convento delle Benedettine.Sarà allestito uno spazio all’interno della corte dell’edificio che farà rivivere in modo immersivo ai visitatori l’antica tradizione del pane di San Giuseppe intrisa di sicilianità. Su caratteristici carretti siciliani saranno esposti i pani di San Giuseppe prodotti dai panificatori locali ma anche dalle scuole come lavoro finale di laboratori di cucina, si potranno ascoltare dalla viva voce di musici e cantastorie, brani legati alla trazione del Santo Patriarca e su un maxi schermo saranno proiettate immagini e documentari riconducibili alla storia della tradizione, non mancheranno danze tipiche siciliane.
L’obiettivo è quello di ricreare uno spazio stimolante ed immersivo con una straordinaria funzione didattica per gli alunni delle scuole i quali comprenderanno come tradizioni antiche siano onuste di sentimenti e finalità ancora vive, pulsanti e attuali. Lo spazio espositivo potrà essere arricchito dal contributo originale degli studenti gelesi attraverso componimenti scritti o rappresentazioni grafiche.L’evento, patrocinato dall’Ars e dal Comune di Gela, si avvale della preziosa collaborazione dell’associazione di protezione civile Trinacria Emergency Gela.
Il ruolo della Pro Loco, come sempre, sarà quello di collaborare con entusiasmo e responsabilità, mettendo a disposizione esperienza, risorse e l’impegno dei nostri associati per garantire che ogni momento della manifestazione possa essere vissuto con gioia e partecipazione.
Tra una Gambero fiorito e una Ruota Cilento: Renato Ruggiero, il pizzaiolo “re dei fritti” di Napoli, e Daniele Cacciuolo, il pizzaiolo contemporaneo due spicchi Gambero Rosso di Gela, hanno creato l’uno per l’altro due speciali pizze inserite nei rispettivi menù. Renato ha ideato per Daniele la pizza “Ruota Cilento”: base focaccia, prosciutto crudo di Parma, miele al bergamotto, confettura di fichi, cacio-ricotta, basilico, olio evo.
«Stavolta – ha commentato Ruggiero – è toccato a me ospitare Daniele nella mia pizzeria ed è stata un’esperienza di grande collaborazione, che mi ha reso più ricco. Ci siamo scambiati preziosi consigli e abbiamo condiviso le nostre filosofie di pensiero, non vedo loro di ricambiare la visita e raggiungerlo a Gela per continuare questa bella avventura».
Daniele con la moglie Marzia ha pensato a una pizza fresca e innovativa, la “Gambero fiorito”: vellutata di datterino giallo, stracciata di bufala, tartare di gambero rosso, zeste di limone, pepe nero, fiori eduli, olio evo. «Erano 12 anni che non tornavo nella mia città Natale – ha aggiunto Cacciuolo – e l’emozione di sfornare pizze qui è stata enorme. Ringrazio Renato per avermi accolto e per aver scelto una mia pizza per il suo menù: farò anche io lo stesso, nel segno di un’amicizia forte tra colleghi».
Ad unire i due giovani pizzaioli la voglia di raccontare identità e territori, valorizzando ingredienti tradizionali e inusuali sempre con una visione precisa: la condivisione come esperienza sociale e la cucina come espressione culturale. Di qui l’idea di conoscersi, scambiare idee e ragionare insieme su delle pizze “special edition” da gustare nei loro ristoranti: Renato nel suo Farinati Pizza&more di Casavatore e Daniele anche lui napoletano doc, nel locale che porta il suo nome a Gela.
Dalla notte dei tempi la donna riconosce nei capelli una parte fondamentale della sua bellezza, cornice imprescindibile del volto.
Afrodite era nuda, ma i capelli biondi e lunghissimi la avvolgevano in quasi tutto il suo corpo che s’intravvedeva bianco come il latte. Da Cleopatra alla Principessa Sissi, fino ad Amy Winehouse, la cura dell’elemento femminile della bellezza è rimasto un mito nella storia e nella realtà del XXI secolo.
Punto di forza imprescindibile di eleganza e grazia nell’arte e nel mondo patinato dello spettacolo. Eppure anche i capelli, come espressione della corporeità possono perdere vigore, forza e consistenza.
Dal Giappone e dalla cultura orientale, sito privilegiato del mondo dei massaggi, a Gela Hair Spa è arrivato presso la sede di Luisa D’Ovidio per regalare ad ogni donna l’opportunità di prendersi del tempo e vivere un’esperienza rilassante e rigenerante.
Il trattamento prevede un massaggio con tecniche sofisticate concepite nell’uso sapiente delle mani, sulla falsariga dei dettami del mondo orientale, che dalla testa passa al collo, fino alle spalle e ritorno, in grado rilassare la parte superiore del corpo e di stimolare l’attività del bulbo pilifero alla produzione di cheratina, componente essenziale del capello e ridonare la vita compressa, alle volte da trattamenti invasivi, diete sbilanciate, gestazioni, stress nervosi.
La bellezza del capello varia in base alla salute della cute: più questa è in condizioni ottimali più il capello sarà visibilmente bello, morbido e lucente. Il consulto tricologico della professionista Luisa D’Ovidio consulente tricologa certificata da master specialistico, permette allo staff di valutare il grado di salute della cute e di fornire una prognosi alla donna che vorrà sottoporsi a trattamenti specifici per ripristinare la struttura dell’intera chioma, seguendo un percorso creato ad hoc, in base alle specifiche esigenze, con protocolli personalizzati per ogni donna. Attraverso l’utilizzo della tricocamera si può effettuare un’analisi dettagliata della cute e dei capelli per valutarne lo stato di salute, consistenza e condizione.
La consulente tricologa Luisa D’Ovidio quindi, crea un programma di intervento personalizzato in grado di prevenire eventuali fastidi o problemi al cuoio capelluto.
Fornisce soluzioni specifiche in modo da garantire la cura e la bellezza dei capelli anche dopo il trattamento. Il tutto si concretizza con l’uso di prodotti specifici inseriti nel protocollo, rilassati nella maxi poltrona – lettino dove la cliente si adagia per ricevere il trattamento benefico, fatto di mani competenti, getti di acqua ‘a corolla’, grazie al sistema del cerchio idrico posizionato sul capo come da foto di copertina, che completa il massaggio.
Un’ora di coccole per ritrovare la bellezza dei capelli compromessi o semplicemente mantenerne la naturale fluenza, prima dell’acconciatura finale che mette un punto fermo su un look ineccepibile firmato Luisa D’Ovidio Hair Style.
Tutto questo e molto di più si trova in Piazza San Francesco n.3 con orario continuato per rispondere ad ogni esigenza di tempo delle donne impegnate.
In un ambiente accogliente, rilassante e raffinato ogni donna potrà lasciare fuori la vita frenetica e ritrovare l’armonia della bellezza con Hair Spa Gela.