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L’ex assessore Licata su panchine legalità:”il sindaco è veramente un bugiardo seriale”

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Non ci sta il coordinatore cittadino della Dc Giuseppe Licata a passare come l’assessore che sotto il sindaco Greco ha favorito qualche amico di Borgo Valentina destinando al quartiere alcune panchine della legalità. Di questo lo ha accusato in consiglio il sindaco Di Stefano.

” È a dir poco avvilente -replica Licata -ascoltare un sindaco che invece di censurare il comportamento non consono di un consigliere comunale, lo ringrazia per aver girato in città con il mezzo della Ghelas , e spara una raffica di stupidaggini , tanto false quanto ridicole”


“Il problema della menzogna nella politica è un problema certamente molto antico: ne parlava già Platone e con estrema lungimiranza anche i Sofisti avevano osservato che l’importanza del consenso nella democrazia implicava il primato dell’opinione, l’indebolimento della nozione di verità, e dunque la possibilità della menzogna come arma politica.
Per Di Stefano la menzogna sta assumendo un aspetto patologico : mente su Macchitella Lab, mente ai comitati di quartiere , mente ai dipendenti comunali , mente sul bilancio, mente sulla pulizia , mente all’ ex vicesindaco Altamore e potrei continuare … Dimostra ancora una volta la sua totale inadeguatezza al ruolo che ricopre , non solo continua ad essere un bugiardo seriale (hanno ragione gli amici di Forza Italia ) ma riscontro nelle sue risposte, in questo caso ad un consigliere di opposizione, una certa animosità e che dovrebbe invece avere nell’amministrare la.nostra città , ad oggi priva di un sindaco capace di affrontare i veri problemi “


“Andiamo nella questione che mi riguarda ed alle varie stupidaggini asserite dal sindaco : ha dichiarato che Gela era in zona rossa, Falso !!! Erano i primi mesi del 2021 ed eravamo usciti dalla Zona Rossa anzi proprio in quel periodo ricordo la voglia dell giunta con il vice sindaco Di Stefano di ridare una speranza ed un nuovo inizio per i cittadini e con l’amministrazione abbiamo portato avanti una serie di interventi in diverse zone della città di rigenerazione del verde e con l’istallazione e/o ripristino di parco giochi anche attraverso i patti di collaborazione con associazioni e comitati , esempi concreti : a Cantina sociale con il parco giochi di piazza Russello, nel giardino del quartiere Margi , a Macchitella nel parco Iqbsal , nonché a Borgo Valentina con il parco dell’amicizia . Abbiamo provveduto alla pulizia , alla piantumazione di piante ed in alcune zone alla istallazione di panchine, cestini e illuminazione .
Il sindaco ha dichiarato anche ,che quell’area non fosse comunale , Falso ! gli ricordo che l’area è del comune( all’epoca della costruzione sono state cedute le aree al comune e non sono state cedute solo le opere di urbanizzazione ) Vada a studiare bene gli atti “- dice l’esponente Dc.


“Proprio agli inizi del 2021 gli abitanti del quartiere chiesero in una riunione con il sindaco Greco di cui lui è stato vicesindaco per quasi 4 anni , la pulizia e l’istallazione di alcune panchine , che gli abitanti del quartiere , che ringrazio perché hanno anche provveduto a ripristinare le panchine in questione , vennero sistemate e verniciate , considerato che erano rovinate, in disuso e dislocate in via marsala presso la sede operativa della Ghelas.
Consiglio al Sindaco più che sproloquiare di pensare ad amministrare seriamente la città e soprattutto attenzionare i quartieri periferici che ne hanno bisogno”

Flash news

Panchine legalità” il sindaco campione nazionale di arrampicata sugli specchi ha girato la frittata e si è bruciata”

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Tiene banco lo scontro sulle panchine della legalità. Non avendo avuto il diritto di replica nella seduta di ieri sera dopo
l’intervento del Sindaco, la consigliera Grazia Cosentino lo fa a mezzo stampa.

” Lo ritengo doverosi- dice – anzitutto perché il Sindaco, campione nazionale di arrampicata sugli specchi, mi
chiama in causa, riferendosi ad un assessore che, dialogando con un dirigente
che oggi è consigliere comunale, ha autorizzato la collocazione di panchine in
un’area che non è ancora del Comune.Direi, quindi, che non c’è dubbio a chi si
riferisse.Da cosa evinca siffatto dialogo è tutto da scoprire, atteso che la richiesta
dell’assessore protempore (titolare di delega al decoro urbano) non riportava
alcuna mia firma (sic!) ma vi è di più: il Sindaco, invece che rispondere
dell’operato del consigliere, rigira la frittata bruciandola, tra l’altro”.

Così la consigliera ed ex dirigente comunale Grazia Cosentino replica punto per punto alle dichiarazioni in aula del sindaco:
1) io, da dirigente, non ho mai disposto nulla alla Ghelas in tal senso;
2) in data 12 marzo 2021 Gela non ricadeva nelle c.d. zone rosse; infatti la
zona rossa su Gela vigeva dal 14 al 31 gennaio 2021 e poi viene
riproposta in data 22 aprile 2021 con l’Ordinanza n.46 fino al 5 maggio
2021; quindi il Sindaco dice una inesattezza quando afferma che l’assessore ha disposto la collocazione delle panchine in via Orsa Maggiore in periodo di dichiarazione di “zona rossa”;
3) Il Sindaco non ha risposto alla domanda posta dal consigliere Antonella Di Benedetto che intendeva sapere dove sono state spostate, per il momento, le panchine rimosse;
4) io avevo richiamato tutti noi consiglieri al rispetto di quanto previsto
dall’art.42 del d.lgs.267/2000 “attribuzioni dei consigli” e il Sindaco,
invece, per confondere le menti libere cita l’art.78 dello stesso decreto
“doveri e condizione giuridica”.


“Fatte queste doverose premesse – dice la consigliera – chiedo al Sindaco di evitare di citarmi ogniqualvolta gli si presenti l’occasione, in maniera gratuita e manifestando, anche,per certi versi, un senso di acredine nei miei confronti. Non so cosa lo spinga in tal senso, ma lo invito, per il futuro, a una maggiore delicatezza nei suoiinterventi nei confronti del civico consesso, tutto. Altresì, lo invito ad evitare di incorrere nelle sue bugie patologiche e ad affrontare i problemi che l’opposizione evidenzia al solo fine di una migliore collaborazione istituzionale considerato che, come più volte ribadito, non
vogliamo fare opposizione fine a se stessa ma costruttiva.E il caso delle panchine deve essere ricondotto al vero problema: il
comportamento al di fuori dei compiti a lui attribuiti di un consigliere comunale;
l’abuso che è stato fatto della propria posizione di consigliere comunale e la
violazione delle norme di sicurezza sul lavoro!Il Sindaco avrebbe dovuto rispondere di questo ma, artatamente, non lo ha fatto”

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Cronaca

Baby gang: controlli, denunce e perquisizioni anche a Gela

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Oltre a Caltanissetta (di cui abbiamo dato già notizia precedentemente) la vasta operazione della Polizia coordinata dal Servizio Centrale Operativo, contro la criminalità giovanile, ha interessato anche Gela.

In provincia, sono state denunciate tre persone, e 11 sono state segnalate per uso di sostanze stupefacenti.

Nei territori di Caltanissetta e Gela, i controlli sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza, con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di unità cinofile della Polizia di Stato della Questura di Palermo, e hanno riguardato i luoghi di principale ritrovo di giovani minorenni, individuati sulla base di attività preventiva info-investigativa, al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sale giochi e scommesse, aree dove insistono istituti scolastici, bar del centro storico, bassi commerciali e garage delle due città sono stati teatro di controlli e perquisizioni. Al termine dei servizi sono state controllate 189 persone, di cui 57 gravati da pregiudizi di polizia, 97 autovetture e motocicli, 44 pregiudicati sottoposti a misure anticrimine – arresti domiciliari, sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, misure di sicurezza e alternative alla detenzione – e 4 esercizi commerciali. Tre le persone segnalate all’Autorità giudiziaria, per violazione delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale, guida di autovettura con patente revocata e per guida in stato di ebrezza alcolica. Dodici le perquisizione effettuate con 11 persone (di cui 2 minori) segnalate alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, con sequestro di hashish, marijuana e cocaina. Infine, sono state elevate 15 contravvenzioni al codice della strada, sequestrati 3 veicoli, ritirate 3 carte di circolazione e una patente di guida.

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Cronaca

Si avvicina alla sua ex e la minaccia, ventenne nisseno nuovamente arrestato

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Un ventenne nisseno, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta per violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, disposta a suo carico in relazione ad un’indagine per stalking.

Il soggetto, infatti, era già sottoposto al divieto, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico, a causa di un comportamento persecutorio nei confronti della ex fidanzata, minorenne. Nonostante la misura cautelare, il giovane ha violato l’ordinanza giudiziaria avvicinando la vittima e mettendo in atto un atteggiamento minaccioso. La ragazza, visibilmente spaventata, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che sono intervenute prontamente sul posto. La persona è stata quindi arrestata e condotta presso la propria abitazione, dove è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari, applicando il braccialetto elettronico come ulteriore misura di sorveglianza.L’arresto rientra nell’ambito delle costanti azioni di prevenzione e contrasto dei reati di violenza di genere e stalking che i Carabinieri portano avanti per tutelare le vittime e garantire la sicurezza della comunità. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Calta

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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