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Legambiente: appello ai sindaci della Sicilia per intervenire sulla crisi climatica

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“Non sono le rinnovabili i nemici del paesaggio, dell’agricoltura e del turismo, ma la crisi climatica innescata dalle fonti fossili e che provoca danni e trasformazioni irreversibili sui nostri territori”. Lo dichiara in una nota Legambiente Sicilia, che lancia un appello ai sindaci. Solo nel 2024, nel nostro Paese, si sono registrati oltre 2000 eventi estremi, tutti riconducibili a una matrice comune: la manifestazione naturale e violenta degli effetti dei cambiamenti climatici, alimentati dai nostri modelli di produzione e consumo di energia, ancora oggi basati sulle fonti fossili. Diversi studi stimano perdite ingenti nei settori agricolo e turistico, se non si interviene rapidamente per azzerare le emissioni di CO2.

Solo nella stagione appena trascorsa, il settore agricolo siciliano ha denunciato perdite per oltre 3 miliardi di euro, mentre i danni causati dagli eventi estremi in queste ultime settimane ammontano ad oltre 70milioni di euro. Ma le stime delle future perdite sono da bollettino rosso. Secondo quanto previsto dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, a causa della inazione climatica, entro il 2050 i danni nella produzione agricola potrebbe variare, da 12,5 miliardi di euro annui, nello scenario più ottimistico, a oltre 30 miliardi nello scenario peggiore. Mentre nel settore turistico vengono stimati perdite comprese tra 17 e 52 miliardi di euro.

Non sono le rinnovabili a minacciare il paesaggio naturale, agricolo e culturale, ma è, e sarà, la crisi climatica stessa – proprio la forza della natura, come accadde 57 anni fa nel Belice con il terremoto – che rischia di distruggere la bellezza dei luoghi. 

“Oggi in Sicilia, il 65% della produzione di energia elettrica è generata da centrali termoelettriche, che bruciano combustibili fossili. Le fonti rinnovabili installate nel nostro territorio – sottolinea ancora Legambiente – sono poco meno di 4,5 GW, molto lontano, quindi, dal contributo che dovrebbe dare la regione per il raggiungimento degli obiettivi nazionali e, soprattutto, di quelli fissati dagli accordi di Parigi, necessari per decarbonizzare il nostro sistema elettrico e azzerarne le emissioni climalteranti”.

“Ci rivolgiamo pertanto ai sindaci – conclude Legambiente – quelli dell’appello e non solo, perché promuovano un dialogo sui territori per preparare un terreno fertile per un disegno di legge, quello delle aree idonee e non idonee, che non nasce per bloccare le rinnovabili ma per accelerarne la diffusione.

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La richiesta al Santo Padre: “Può benedire la nostra squadra”? E Papa Francesco benedice le maglie del Gela basket

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“Signor Papa, può benedire la nostra squadra? Dobbiamo vincere il campionato!”. La richiesta è arrivata da tre studenti del Liceo classico “Eschilo” che ieri a Roma, dopo essersi recati all’udienza generale del mercoledì a San Pietro, hanno avuto modo di dialogare velocemente con Papa Francesco che girava in carrozzina tra i fedeli.

I tre studenti hanno avvicinato le casacche biancazzurre con cui la squadra scende in campo verso il Santo Padre, che le ha benedette: protagonisti di questo simpatico momento sono stati Vincenzo Bernardo, figlio del coach Totò Bernardo e a sua volta atleta del roster, Sofia Di Buono figlia del direttore sportivo Giovanni Di Buono e Andrea Migliore figlio di Sebastiano Migliore gold sponsor della compagine cestistica.

Insomma, la benedizione del Papa c’è stata. Adesso la squadra deve farne tesoro, cominciando dalla prossima trasferta di Giarre. Il video della benedizione nel frattempo è diventato virale sui social.

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Scatta l’emergenza al Policlinico di Catania, Meic services ha garantito la continuità di erogazione di metano

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La parola “emergenza” è forse una delle più utilizzate negli ambienti ospedalieri
ed ironia della sorte, per una volta è stato l’ospedale ad aver avuto bisogno di
aiuto.
In una Catania ancora ferita per lo scoppio di una palazzina nel vicinissimo
quartiere di San Giovanni Galermo, con esplosioni che sembrerebbero essere
imputate ad una fuga di gas, che ha comportato quattordici i feriti, uno dei
quali in gravi condizioni ed oltre 150 sfollati, bisogna ancora fare i conti con il
Metano.
Mercoledì 22 gennaio nel pomeriggio, è scattato l’allarme per il blocco della
fornitura di metano dovuta ad una interruzione da parte della rete cittadina e
così l’Ospedale Policlinico di Catania si è ritrovato ad avere bisogno di supporto.
In poche ore la Meic Services S.p.A. Società Benefit di Gela, ha raccolto la
richiesta di aiuto e si è organizzata prontamente per prestare il servizio. Si è
messa in moto una macchina organizzativa preposta alle emergenze, in grado
di fornire il metano anche laddove non sia presente il metanodotto oppure come in questo caso, laddove si verifichino guasti o anomalie che causino l’interruzione del servizio.
La sera stessa del mercoledì 22 gennaio, la squadra di emergenza era sul posto,
pronta ad erogare metano, e sotto la supervisione del tecnico professionista
antincendio a presidio della sicurezza, sono stati installati un carro bombolaio in
grado di erogare fino ad 6.800 smc alla pressione di 200 bar e gruppo di
riduzione e preriscaldo.
L’intervento emergenziale è stato provvidenziale perché il riscaldamento ed i
principali servizi richiedenti energia dell’intero ospedale sarebbero collassati se
non si fosse intervenuti tempestivamente. Le migliaia di pazienti in cura,
necessitano di tutte le attenzioni possibili ed immaginabili atte a garantirne
tutela e confort, specialmente in un momento tanto delicato quale il loro
ricovero. Basti pensare alle sale operatorie, alle sale di rianimazione, al centro
trapianti, al pronto soccorso ed a tutti gli ambienti atti ad ospitare degenti e
malati in condizioni critiche, se mai fossero rimaste senza riscaldamento nei
giorni più freddi dell’anno. Complice l’Etna totalmente imbiancata, la colonnina
della temperatura, in queste settimane ha segnato solo 6/7 gradi, ben al di sotto
delle abituali temperature etnee.
I responsabili del Policlinico e dell’azienda hanno ritenuto opportuno effettuare
le manovre interscambio dei carri bombolai la sera, per garantire maggiore
sicurezza e non interferire con le attività ordinarie ospedaliere visto il notevole
afflusso diurno.

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Vertex, la fragilità dell’ecosistema terrestre e l’importanza di scelte responsabili

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Nuovo lavoro letterario per la catanese Rosalba Mio. Dopo la pubblicazione, nel 2022, del romanzo distopico di fantascienza “Tempesta Solare – I giorni del Sole” con il quale è arrivata tra i finalisti del premio letterario “Etnabook – Cultura sotto il Vulcano” e, nel 2023, della seconda parte della dilogia “Tempesta Solare – I giorni della Terra”, adesso arriva Vertex (edizioni Sbs).

Il volume è un’opera di fantascienza che mescola critica sociale e avventura. Il romanzo esplora un futuro devastato dall’incuria umana e dall’abuso della tecnologia, seguendo due entità chiamate Osservatori che viaggiano nel tempo per comprendere le cause dell’autodistruzione dell’umanità. Attraverso l’analisi di momenti cruciali della storia, il testo invita a riflettere sulla fragilità dell’ecosistema terrestre e sull’importanza di scelte responsabili. L’uso del Vertex, un dispositivo in grado di manipolare il tempo, diventa un pretesto narrativo per esplorare le conseguenze dell’arroganza e dell’avidità umana.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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