A pochi anni di vita già competenti sulle manovre salvavita. È il principio su cui si fonda l’attività estiva della Protezione civile per la diffusione dei messaggi sulle conoscenze della sanità. Per questo i ragazzi del “Campus anch’io sono la protezione civile” incontrano i vari corpi delle Forze dell’Ordine e della società civile.
Oggi i ragazzi del Campus a lezione con il 118 con le manovre salvavita e il dae.
Vedete nella foto di copertina come si adoperano per simulare le manovre salvavita in casi di problemi cardiaci ed intervenire in casi di pericolo.
Saper intervenire in casi di arresto cardiorespiratorio è sempre più una necessità, anche tra il personale non sanitario. Un bisogno dettato dal fatto che è necessaria tempestività nel riconoscere la situazione e, di conseguenza, attuare un’azione in modo immediato per poter trarre in salvo una vita.
Per far ciò sono fondamentali i corsi BLSD (BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION) in cui si insegnano delle manovre da compiere per intervenire in caso di arresto cardiaco (rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce) e i PBLSD (PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION) quelli rivolti all’apprendimento delle manovre specifiche per l’età pediatrica.
Tale tipologia di formazione è stata resa necessaria a causa della grande frequenza con cui si verificano eventi come l’arresto cardiaco improvviso (o “morte cardiaca improvvisa”). Una situazione che colpisce nel mondo centinaia di migliaia di persone ogni anno. Si può calcolare 1 arresto cardiaco improvviso per mille abitanti per anno: ciò significa, in Italia (58 milioni di abitanti), un’incidenza di 50 – 60 mila casi ogni anno. Per la maggior parte si tratta di individui in età ancora giovane, spesso ignari dei fattori di rischio da cui sono affetti, dove l’arresto cardiaco è la prima manifestazione di patologie che possono essere curate efficacemente.
L’importante è riconoscere la situazione di emergenza, chiamare il 112 e in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, agire con manovre che sostituiscono le funzioni vitali interrotte (BLS: Basic Life Support ovvero supporto di base delle funzioni vitali ) e, se è disponibile un defibrillatore , tentare di ripristinare il battito cardiaco con la defibrillazione.
Fino a pochi anni fa, il Primo Soccorso era una prerogativa esclusiva degli operatori sanitari e non si dava invece importanza ad una figura come il soccorritore occasionale laico, altrimenti detto operatore non-sanitario, comunque in grado di praticare manovre salvavita in attesa di un mezzo di soccorso.
Fortunatamente, questa credenza è stata sfatata grazie al lavoro di formatori e istruttori che hanno avvicinato le persone comuni al mondo del Primo Soccorso, partendo dai piu’ piccoli.
L’istituzione dei successivi corsi BLSD ha evidenziato, poi, l’importanza di formare le persone comuni sulle manovre di disostruzione delle vie aeree: in caso di arresto cardiaco, un intervento tempestivo e adeguato contribuisce a salvare fino al 30% in più delle persone colpite. L’obiettivo principale dei corsi BLSD o PBLSD è far acquisire conoscenze, metodo e abilità per prevenire il danno anossico cerebrale in una persona colpita da arresto cardiorespiratorio, in condizioni di assoluta sicurezza per sè stesso, per la persona soccorsa e per gli astanti.
Per questa ragione i ragazzi del Campus della Pubblica Assistenza Procivis di Gela grazie alla Centrale Operativa 118 di Caltanissetta, oggi hanno imparato ad utilizzare il D.A.E. sapendo riconoscere le emergenze , intervenendo attraverso il numero unico di emergenza 112 , applicando le manovre salva-vita a favore dei soggetti che all’improvviso necessitano di aiuto tempestivo nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Un campus istruttivo quello della Procivis che ha attirato la curiosità di tanti ragazzi grazie al Dipartimento Regionale della Protezione Civile della Regione Siciliana e dal Consiglio dei Ministri.
Quasi al termine delle attività e già in molti hanno richiesto di potere partecipare al prossimo campus 2025 che avrà altre attività esterne.
Oggi su “La Lettura”, apprezzata rubrica del Corriere della Sera, i disegni di Giovanni Iudice per il film di Elisabetta Sgarbi “L’isola degli idealisti”, al cinema dal prossimo 8 maggio. «Onorato di aver partecipato a questa splendida avventura cinematografica», dichiara l’artista gelese.
Spicca in particolar modo il “Ritratto di Carla Reffi”(olio su tela, cm 100×80, 2023), interpretata da Michela Cescon. La pellicola è una produzione Bibi film e Betty Wrong con Rai Cinema e distribuita da Fandango.
Delia – Delia aderisce, per il secondo anno consecutivo, al Festival promosso dall’Associazione Borghi dei Tesori che quest’anno vede protagonisti diversi Comuni divisi per weekend. Sabato 3 e Domenica 4 maggio il Festival approderà a Delia, nell’ombelico della Sicilia tra vicoli arabi e sapori di una volta.
Per l’occasione sarà possibile vivere diverse esperienze in giro per il centro storico alla scoperta della storia e delle tradizioni del borgo, visitare chiese e palazzi, anche uno dei granai più grandi di Sicilia, quello del Principe di Palagonia costruito nel 1740, gustare le prelibatezze tipiche e cimentarsi nella preparazione di esse.Dal “Casteddrazzu”, antichissimo castello scavato nella roccia, alle famose Cuddrireddri di Delia, dolci tipici a forma di corona, al nuovo museo in fase di restayling per approdare, infine, al vicino Borgo Santa Rita, dove sarà possibile immergersi nella natura gustando i prodotti genuini e unici del Forno Santa Rita.
Domenica 4 maggio, Delia si potrà raggiungere anche in pullman da Palermo e Catania, con andata e ritorno in giornata. Un viaggio nel cuore della Sicilia che vi porterà anche a Sutera.
Appuntamento fissato per domani, domenica 27 aprile a partire dalle 18, sulla spiaggia di fronte al locale “Gattopardo” sul lungomare Federico II di Svevia. Visit Gela organizza e promuove un pomeriggio dedicato alla creatività e alla socialità, che inizierà con un contest fotografico aperto a tutti volto a raccogliere sguardi e prospettive sulla città attraverso l’obiettivo dei partecipanti.
Dal novembre scorso, Visit Gela è attiva sui principali canali social – Instagram, TikTok e Facebook – con una strategia di comunicazione efficace e accessibile: video brevi e contenuti visivi che raccontano la città in modo diretto, valorizzandone angoli, storie e persone.
A guidare una community in continua crescita sono Antonio Cafà e Pietro Falcone, due giovani gelesi che, dopo anni di esperienze professionali e formative fuori città, hanno scelto di rientrare per investire tempo, idee e competenze nella propria terra.