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Politica

Le proposte alternative del PLI

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I liberali di Gela dicono di non voler intervenire sulla polemica dell’aumento dell’intennita’ di carica degli amministratori ma dicono anche di ritenerla stucchevole e populista.

Il Partito Liberale Italiano, invece punta sull’apertura di un dibattito pubblico se è necessario per l’elezione del presidente della provincia con una consultazione di secondo livello oppure promuovere una norma che consenta ai cittadini di eleggere direttamente il presidente o ancora ,così come proposto dai liberali, eliminare le provincie che considerano un ente inutile con pochissime competenze che potrebbero essere assegnate in parte ai comuni ed in parte alla Regione ed iniziare ad alleggerire la spesa pubblica .

“Per i liberali dovrebbero essere eliminati gli IACP, altro ente inutile. – dice il coordinatore Grazio Trufolo – In Sicilia sono una decina e sono davvero troppi.

Dovrebbero essere eliminati i corsi di formazioni affidate a cooperative o associazioni che non servono a niente se non sperperare immense risorse pubbliche: i giovani formati erano disoccupati e tali restano.

I liberali pensano che la formazione compete alle imprese per formare i giovani in funzione delle loro necessità e ricevere il contributo regionale dopo l’immissione dei giovani formati nei propri organici. Queste sono alcune proposte del Partito Liberale Italiano che invita le forze politiche ,gli organi di informazione al sindacato e le associazioni datoriali ad aprire un dibattito pubblico”.

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Flash news

Oggi incontro tra il sindaco e Totò Scerra

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Se il gruppo di Romina Morselli ha avuto parte attiva in tutta la campagna elettorale di Terenziano Di Stefano e ha consentito alla lista del M5S di superare il 5% candidando e facendo eleggere Vincenzo Tomasi, non meno importante è stato il ruolo di Totò Scerra.

La sua candidatura a sindaco ha spaccato il centrodestra impedendo la vittoria al primo turno della candidata dei partiti maggiori Grazia Cosentino e al secondo turno Scerra ha appoggiato Di Stefano e non la Cosentino. L’abbraccio pubblico in piazza tra Di Stefano e Scerra ha confermato ciò che si sapeva già.

Di Stefano ha un impegno con Scerra ma anche resistenze interne per poterlo rispettare. I contatti tra i due riprenderanno oggi nel corso di un incontro previsto in mattinata. Scerra chiederà chiarezza e Di Stefano dovrà darla. Il sindaco però ha un impegno più urgente con il Pd che reclama il terzo assessorato.

Il quadro complessivo non è piacevole.La Giunta sembra la porta scorrevole di un hotel che gira continuamente perché c’è chi entra e chi esce.

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Va avanti bene il progetto di PeR e Sinistra futura per costruire l’alternativa al centrodestra di Schifani

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L’ex deputato Miguel Donegani può essere più che soddisfatto. Va avanti bene e si radica  nel tessuto politico regionale il processo di costruzione di un’alternativa al governo Schifani.

C’erano novanta delegati da tutte le province siciliane  all’affollata l’assemblea regionale tenutasi stamattina  all’ Hotel Politeama a Palermo nel corso della quale PeR e Sinistra futura hanno presentato la piattaforma programmatica di un governo della Regione alternativo al centrodestra. Oltre a Donegani e a Pippo Zappulla con Mariella Maggio leader dei due gruppi politici federati, c’erano vari ospiti della stessa area politica dal fondatore di Controcorrente Ismaele La Vardera al segretario regionale della Cgil Mannino ai rappresentanti di Sinistra Italiana e Verdi.

Un incontro per   definire il progetto comune. <Per prima cosa alleanze chiare – ha detto Miguel Donegani – Pd e M5s non sono nostri nemici ma nemmeno possono pensare di costruire da soli l’alternativa. Inoltre si deve stare insieme con chiarezza. Le alleanze per la Regione così come quelle per i territori devono essere di centrosinistra senza ambiguità>.

Un concetto questo che Donegani aveva ribadito anche durante la costruzione delle alleanze per le Amministrative di Gela. La sua uscita dall’Agorà fu determinata anche dalla presenza tra gli alleati Di Stefano del Mpa che governa a Palermo con Schifani. <Nel centrosinistra la questione non può solo essere chi andrà a fare il candidato alla presidenza della Regione – ha detto Donegani – dobbiamo essere nettamente alternativi al centrodestra, senza ambiguità. Guardiamo ai territori, dove si muore di liste di attesa nella sanità. Si parla tanto di nuovi ospedali ma prima di tutto miglioriamo quelli che già ci sono>.  Convergenze ci sono state con la Cgil, soprattutto riguardo ai quesiti referendari che PeR e Sinistra futura intendono sostenere.  

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Politica

Elezioni provinciali, Pd e M5S chiamano a raccolta sindaci e consiglieri comunali. “Fronte alternativo a Schifani e al centro-destra”

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C’e’ aria di elezioni in provincia dopo anni di attesa di una riforma abortita e cominciano le manovre. Un fronte compatto di sindaci e consiglieri comunali alternativo a Schifani e al centro-destra.

È quello a cui puntano Pd e M5S in vista delle prossime elezioni provinciali di secondo livello, in programma il 27 aprile in Sicilia, con le quali si eleggeranno i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.

Per questo il coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle, Nuccio Di Paola, e Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia, incontreranno gli amministratori locali che non si riconoscono nel centro-destra sabato 1 marzo alle 9:30 a Gela (da decidere la location).

“Avvieremo – dicono Di Paola e Barbagallo – un dialogo intenso per un cammino condiviso, finalizzato a comporre liste comuni e aperte a chi, tra gli amministratori locali ed eletti, non si riconosce nella politica fallimentare attuata da Renato Schifani e dai partiti che lo sostengono. Tutto alla luce del sole e con la massima condivisione, a differenza del centro-destra, dove le liste vengono calate dall’alto e decise dalle segreterie dei partiti”.

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