Al via il corso su ” Le lezioni della storia”, a cura dell’ Auser Insieme Aps Ets, Circolo Rinascita di Gela.
L’niziativa prevede 18 incontri a cui parteciperanno gli studenti delle classi superiori del Liceo Classico, del Liceo Scientifico, i soci dell’associazione e saranno aperti a tutti i cittadini.
Gli incontri tenteranno di mettere insieme anziani, adulti e giovanissimi per vivere gioiosamente esperienze aperte alla bellezza della ricerca delle Vie Maestre realizzando quello scambio Intergenerazionale tanto necessario e importante.
Il mondo, sia come pianeta terracqueo sia come società umana, si sta sgretolando.
La crisi climatica e i molteplici teatri di guerra invitano i cittadini, a prescindere dall’età, a ‘pensare’ il presente. Per raggiungere o, perlomeno, tentare di raggiungere il diritto di esercitare la cittadinanza in termini di libera e consapevole partecipazione alla vita del pianeta e della comunità.
Muovendo dal ‘presente’!
Non solo, cioè, ‘nel’ presente, ma ‘dal’ presente! Perché vivere solo nel presente è come la sorte che tocca alla goccia d’acqua che, tuffata e immersa nel torrente, si confonde con esso e si smarrisce.
Muovere ‘dal presente’, invece, richiede la risalita alle sue origini per tentare di ricostruire identità, percorsi e ‘Vie Maestre’ che richiedono confronto, collaborazione, dialogo aperto.
In particolare, sembra opportuno prendere le mosse dall’attuale ruolo dell’Europa perché , secondo una tradizione molto accreditata, è in Europa che nasce il “pensiero discorsivo”.
Però, stando alla situazione del ‘giorno d’oggi’, non si sa bene e inequivocabilmente cosa è l’Europa, cosa vogliamo che sia e chi ne dovrà tracciare i confini prossimi venturi. Né si dovrà ignorare che anche Hitler nel 1941 ebbe ad esortare i ‘suoi’ soldati dicendo loro che aveva preso le decisioni che ‘doveva’ prendere << non solo come capo responsabile dello stato tedesco, ma come rappresentante della cultura e della civiltà europea>>.
Il mondo di oggi e, quindi, l’Europa di oggi dovrebbero non ignorare quello che avvenne immediatamente dopo!….
<<La storia è Maestra di vita>>!
La storia e la memoria!
Senza le quali non c’è identità sociale né personale.
Al giorno d’oggi, la vita è soggetta allo stress di una fortissima accelerazione che non concede né spazio né tempo al pensiero.
I nati digitali e i migranti digitali rischiano di essere schiacciati dalla velocità delle operazioni finanziarie, le decisioni delle quali, in regime di feroce competitività, vanno adottate in termini di ‘microsecondi’ (milionesimi di secondo).
E la memoria?
La memoria viene affidata all’Intelligenza Artificiale -A.I.- capace anche di autoprodursi trascurando la specie umana in via di espropriazione del pensiero discorsivo e della capacità (forse anche della voglia) di organizzarlo!
Gli incontri del Corso di Storia tenteranno di mettere insieme anziani, adulti e giovanissimi per vivere gioiosamente esperienze aperte alla bellezza della ricerca delle Vie Maestre.
Le “lezioni della Storia” muoveranno ‘dal presente’. Cioè, dalla presa di coscienza che, sia in quanto soggetti individuali sia in quanto specie umana, non siamo generati dal nulla. E ci stacchiamo dal passato che vogliamo, nel bene e nel male, interrogare per vederlo e conoscerlo con orgoglio o con disprezzo. Per appoggiare le nostre esistenze su sostegni robusti dai quali costruire futuro per quanti sono agli sgoccioli e per quanti vorranno viverlo nella pace e nella prosperità.
Quindi, si affronteranno i seguenti temi:
SIAMO ALLA FINE DEL MONDO (a)alla luce della ‘Laudate Deum di Papa Francesco. b)delle stragi di guerra; c) della crisi climatica);
IL RUOLO DEGLI ORGANISMI UNIVERSALI (ONU, EU, dal Manifesto di Ventotene alla Conferenza di Casablanca etc);
LO STATO NAZIONALE, (Concetto di ‘popolo’, di etnia, e di linguaggio nell’epoca di globalizzazione, di comunicazione digitale di lavoro in remoto e di economia sostenibile;
Giovanni Giolitti, il primo conflitto mondiale;
Benito mussolini, il partito nazionale fascista;
Salvatore Aldisio, il secondo conflitto mondiale;
Alcide De Gasperi, la prima Repubblica;
Aldo Moro, il dopo guerra e la ricostruzione;
Bettino Craxi, la fine della prima Repubblica;
Silvio Berlusconi, dai partiti all’uomo partito;
Il nuovo millennio;
Il dopo covid;
Realtà Locale, industrializzazione senza sviluppo
Agricoltura, dighe e risorse locali per lo sviluppo dell‘agroalimentare;
Quale turismo nella nostra realtà ?
Con l’augurio che, pur guardando da un piccolo luogo quale è la nostra città, che vanta una ricca storia, è possibile dare sostanza alle speranze e alle aspirazioni auspicabilmente condivisibili.L’evolversi della situazione impone a tutti di non arrendersi e trasmettere, soprattutto ai giovani, la “Speranza\certezza” che attraverso la partecipazione attiva alla vita sociale riusciremo a salvare il pianeta.
Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .
Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.
” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.
Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.
Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.
Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.
La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.
Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti
Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.
Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:
Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.