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Le giornate Fai di primavera, XXXII edizione

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Sabato 23 e domenica 24 marzo si rinnova in tutta Italia l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese.
Due giornate dedicate alla conoscenza e valorizzazione delle bellezze del territorio tra cultura, ambiente e socialità. Nella trentaduesima edizione delle Giornate FAI di Primavera, la Delegazione FAI di Caltanissetta, guidata dalla prof. Giulia Carciotto, propone tre diverse iniziative sia nel capoluogo che a Niscemi. 
 
Sabato 23 marzo i visitatori potranno prendere parte ad un percorso cittadino, “L’Itinerario del Barocco sacro”. L’itinerario partirà dalla Cappella di Maria SS. Assunta, prezioso scrigno secentesco, annessa all’antico convento dei Cappuccini di Caltanissetta. Appena riaperta dopo anni di restauri e consolidamenti, custodisce le tombe dei Moncada, feudatari di Caltanissetta dal 1407 al 1812, un ricchissimo reliquiario a retablo e dipinti e sculture antiche di artisti siciliani.
A poche centinaia di metri, sul viale Regina Margherita, il Museo Diocesano ospita una Mostra di Ostensori architettonici e monumentali dal XVI al XX secolo: “Il dono del pane. Venite Adoremus – Preziose testimonianze di oreficeria siciliana”. Le sale del Museo Diocesano espongono in un percorso di luce custodie eucaristiche e ostensori architettonici e monumentali, provenienti da diverse diocesi siciliane, tra i quali spicca l’ostensorio argenteo del Gagini, ricco di figure, personaggi, guglie, angeli e apostoli, alto oltre un metro.
L’evento nazionale Giornate FAI di Primavera svelerà in due tappe l’anima profondamente devota di una città che si tiene legata alla storia della propria fondazione da parte della famiglia dei Moncada e i luoghi della religione a cui i culti cittadini fanno continuo riferimento.
ORARIO: 10.00-13.00; 15.00-18.00. 
Durata percorso: 90 minuti. Si consigliano scarpe comode
Indirizzo: Viale Regina Margherita
È previsto un contributo volontario
 
Domenica 24 marzo i volontari della Delegazione si trasferiranno nel territorio di Niscemi, per aprire ai visitatori due luoghi di ineguagliabile bellezza.   Anche a Niscemi è previsto un percorso che intreccia storia e paesaggio, “Storia e natura tra querce secolari”.
L’itinerario intende far conoscere il patrimonio storico e naturalistico di Niscemi attraverso due beni simbolo: il Museo civico e la Sughereta. La prima tappa è il museo civico di Niscemi in cui sono esposti esemplari di flora e fauna locale con la ricostruzione di ambienti, diorami, in parte esistenti e in parte devastati dall’uomo. Alle 10,00 al museo verranno inaugurate nuove collezioni donate da privati che arricchiscono la narrazione del profilo storico e antropologico della comunità.  L’altra destinazione è la Sughereta con un sentiero didattico che attraversa una foresta  centenaria in cui vegetano vetuste querce e in cui nidifica la poiana. 
ORARIO: 10 -13; 15-18
Durata della visita: 120 minuti.
La visita prevede un contributo volontario.
Si consigliano scarpe comode
I visitatori si raduneranno nei pressi del Museo Civico.
L’Amministrazione metterà a disposizione dei visitatori una navetta che metterà in comunicazione il Museo Civico e la Sughereta.
 
Un’apertura straordinaria a Niscemi è dedicata agli iscritti FAI: i Feudi del Pisciotto con la Cantina, l’antico Palmento e, in anteprima, il Baglio appena ristrutturato.
L’antico Palmento, l’azienda vinicola e la vista su 49 ettari di vigneti ai margini della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi in una zona rurale autentica ancora tutta da scoprire sono luoghi ricchi di fascino, in cui il passato e le tradizioni incontrano il presente e l’innovazione per stupire i visitatori. 
ORARIO: 10 -13; 15-18
Durata della visita: 90 minuti
L’appuntamento è in Contrada Pisciotto, S.P. 31, Km 2 
Apertura riservata agli iscritti FAI
 
Le aperture di questo fine settimana di primavera sono possibili, solo grazie alla sinergia tra società civile, istituzioni e privati che permette di ottenere risultati straordinari.
La Delegazione FAI di Caltanissetta, i Comuni di Caltanissetta e Niscemi, la Soprintendenza per il Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta, la Diocesi di Caltanissetta hanno lavorato insieme, con impegno, per valorizzare le bellezze spesso poco conosciute, del nostro territorio.
 
Queste giornate non sarebbero però possibili senza la partecipazione volontaria, attiva ed entusiasta di centinaia di studenti, provenienti da ben 6 istituti diversi, e dal sostegno offerto loro da docenti e dirigenti scolastici.  Un’esperienza di cittadinanza attiva per accendere l’amore per l’arte e un territorio che ne è ricco.
Giorno 22 marzo alcuni di questi luoghi saranno popolati dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che con l’iniziativa FAI Anteprima Scuola, per primi potranno ammirare i luoghi delle aperture e potranno sostenere il FAI attraverso l’iscrizione delle classi Amiche FAI.
 
Si ringraziano i Sindaci dei Comuni di Caltanissetta e Niscemi, Roberto Gambino e Massimiliano Valentino Conti; la Soprintendente ai Beni Culturali ed Architettonici di Caltanissetta Arch. Daniela Vullo; Il Direttore del Museo Diocesano “Mons. Giovanni Speciale” Arch. Giuseppe Di Vita; Padre Angelo Spilla Parroco della Chiesa Di S. Giuseppe di Caltanissetta; la Prof.ssa Rosanna Zaffuto e l’Associazione Moncada di Caltanissetta; la ProLoco di Caltanissetta; il Direttore del Museo Civico di Niscemi Franco Mongelli.

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Il 2 febbraio la Giornata Mondiale delle Zone Umide: iniziative anche in Sicilia 

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In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, che celebra la firma della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, avvenuta il 2 febbraio 1971, Legambiente Sicilia organizza numerose iniziative per far conoscere lo straordinario valore scientifico, naturalistico e ambientale di queste aree e per chiedere che siano adeguatamente tutelate.

Gli ecosistemi acquatici sono ambienti di straordinaria importanza: custodiscono una ricca diversità floristica e faunistica, garantiscono risorse fondamentali per la vita dell’uomo e svolgono una strategica funzione di mitigazione dei cambiamenti climatici perché immagazzinano grandi quantità di carbonio e assorbono le piogge in eccesso, arginando il rischio di inondazioni, rallentando l’insorgere della siccità e riducendo la penuria d’acqua.

Tuttavia molte zone umide sono in declino a causa di numerose pressioni antropiche, oltre che per il cambiamento climatico, e spesso anche quelle ricadenti in aree naturali protette non ricevono tutela e attenzione adeguate.

Dall’1 al 9 febbraio sono state organizzate dai circoli territoriali numerose iniziative alla scoperta delle nostre zone umide, dalla Valle dell’Oreto e dal gorgo di Santa Rosalia (Palermo) al fiume Jato (Partinico), dal lago Trinità (Castelvetrano) al fiume Sosio, dal lago di Pergusa (Enna) ai Pantani Cuba e Longarini (Ispica), dal Lago Sfondato (Caltanissetta) ai mulini ad acqua dell’Ancipa (Troina), dal fiume Salito (Caltanissetta) al Pantano di Castiglione di Sicilia, per accendere i riflettori su queste aree, per ma anche per raccogliere dati aggiornati e puntuali.

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“Endometriosi: conoscerla per combatterla”, incontro domani in aula consiliare

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Un incontro importante su un tema molto delicato: domani, giovedì 30 gennaio, alle 17 in aula consiliare si parlerà di “Endometriosi: conoscerla per combatterla”. È previsto infatti un incontro con Tea Ranno, autrice del libro “Avevo un fuoco dentro”.

Interverranno esponenti del mondo politico, medici, esperti del settore e donne impegnate nell’associazionismo. L’iniziativa è promossa dall’associazione “Diritto e donna” in collaborazione con la Libreria Orlando ed il patrocinio del Comune di Gela.

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In ricordo di Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia

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Sutera – Nel museo etnoantropologico, alla presenza del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, si è tenuta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato, in memoria dell’Agente Scelto Calogero Zucchetto, ucciso a Palermo per mano mafiosa il 14 novembre 1982.

Calogero Zucchetto entrò in polizia a 19 anni, fu uno dei primi agenti di scorta di Giovanni Falcone. Abile poliziotto nonostante la giovane età, nei primi anni ’80 faceva già parte nella Squadra Mobile di Palermo diretta da Ninni Cassarà, collaborando a stilare il rapporto contro le cosche mafiose uscite vittoriose dalla seconda guerra di mafia. Alle 21.30 del 14 novembre 1982, due killer attesero Zucchetto in via Notarbartolo, fuori da un bar di Palermo, uccidendolo con cinque colpi di pistola alla testa, all’età di 27 anni.

Oltre ai due esecutori materiali furono successivamente condannati anche altri membri della Cupola di Cosa Nostra come mandanti.Erano presenti alla cerimonia, il Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, il Prefetto di quella Provincia Chiara Armenia, il Sindaco di Sutera Giuseppina Catania, la sorella e altri familiari del poliziotto scomparso, oltre a numerose autorità civili, militari e religiose.

 Prima della consegna della cittadinanza onoraria il Capo della Polizia ha deposto una corona d’alloro al Monumento dedicato a Calogero Zucchetto, nell’omonima piazza. Nel corso della breve cerimonia, è stata data lettura della motivazione del conferimento dell’importante onorificenza.La cerimonia al museo etnoantropologico, moderata dalla giornalista Elvira Terranova, è iniziata con l’esibizione del gruppo scolastico “Leonardos Ensamble” e la proiezione di un video dedicato all’Agente Scelto Calogero Zucchetto, in ricordo delle vittime di mafia.

Dopo gli interventi di saluto delle Autorità presenti, tra cui il Questore Agnello, che ha anche ricordato la figura del suterese Giuseppe Sorge, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, dal 29 settembre 1917 al 10 marzo 1919, il Prefetto Armenia e il Procuratore della Repubblica De Luca un gruppo di studenti degli Istituti scolastici di Sutera e Mussomeli, ha dato lettura della poesia “Un eroe quasi perfetto” e fatto delle riflessioni sulla figura di Calogero Zucchetto.

Il Sindaco ha quindi consegnato al Capo della Polizia la pergamena e una targa di attestazione del conferimento della cittadinanza onoraria di Sutera alla Polizia di Stato.

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