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L’assessore regionale che viene di soppiatto e le esternazioni del rappresentante locale

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La storia politica dell’assessore Ruggero Razza è contrassegnata da blitz. Blitz si fa per dire naturalmente. Di fatto l’assessore regionale quando decide di visitare un presidio ospedaliero lo fa in incognito, a meno che non si tratti di una visita istituzionale che presuppone l’organizzazione e il sito tirato a lucido per l’occasione. L’esponente della giunta Musumeci invece vuole vedere la realtà di ogni giorno, senza interventi dell’ultim’ora mirati a far vedere tutto in ordine. Lo ha fatto all’inizio della sua nomina con il pronto soccorso di Gela: è entrato e si è confuso con i pazienti ed i parenti in attesa. Non era molto conosciuto a quel tempo ed ha potuto osservare indisturbato. L’assessore alla salute Gnoffo che prende in prestito l’espressione di un comitato locale, chiede il rispetto. Un rispetto però che l’amministrazione ha perso agli occhi della popolazione che grida nel chiedere servizi, ad ogni piè sospinto. L’assessore avrebbe preteso di essere avvertita per chiamare televisioni convenzionate e organizzare l’evento. Ecco cosa dice:

Sono profondamente amareggiata dalla totale assenza di garbo istituzionale da parte dell’Assessore Regionale alla Salute Ruggero Razza che, nel giorno del suo blitz a sorpresa nell’hub del Palacossiga, ha ritenuto opportuno non condividere con l’Amministrazione Comunale quanto appreso nel corso della visita.

E’ un vero peccato non aver potuto cogliere l’occasione di questa visita per parlare faccia a faccia con l’assessore delle tante criticità che sta vivendo la sanità gelese, proprio nei giorni in cui la città rischia nuove restrizioni a causa delle basse percentuali di vaccinati.

Il confronto con l’amministrazione sarebbe stato utile all’Assessore per puntare l’attenzione sulle innumerevoli emergenze ad oggi irrisolte: da un presidio ospedaliero abbandonato a sé stesso ad un Direttore Generale poco presente quando si tratta di risolvere i problemi, ma sempre in prima linea nelle occasioni istituzionali.

Oggi non è tempo per le visite improvvisate, soprattutto quelle che sembrano avere il retrogusto amaro della passerella politica, considerata anche la presenza del coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima, Paolo Mattina, e dell’ex deputato Pino Federico.

Mi auguro sia stato un caso, anche se resta l’amaro in bocca per la reazione spropositata dell’Assessore Razza alla mia richiesta di chiarimenti. A lui ho solo chiesto maggiore rispetto per la comunità gelese, ma ho trovato la sua risposta piccata assolutamente fuori luogo, considerato anche il fatto che chi gli chiedeva maggiore rispetto era proprio l’assessore che nella giunta comunale rappresenta Forza Italia, partito che sostiene con fedeltà l’attuale Governo Regionale di cui lo stesso Razza è esponente.

Mi auguro che questo grave incidente istituzionale sia solo un episodio sgradevole che non si ripeterà più. Dal canto mio, spero che l’Assessore Razza venga a trovarci più spesso, a condizione che la sua visita sia proficua per il territorio. Gela merita rispetto!

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“Fuoriclasse talent”, sabato esibizioni in città 

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È previsto uno stand anche in città sabato sera, dalle 18 in centro storico, per “Fuoriclasse talent”: la decima edizione della manifestazione artistica curata da Ivano Trau. Molti dei talenti emersi negli anni hanno voluto la possibilità di mettersi in luce partecipando a programmi nazionali come “The voice Kids” ed altri.

Non è un semplice concorso a premi, spiegano gli organizzatori, ma un vero e proprio percorso artistico che dura undici mesi l’anno mettendo al centro la crescita dei giovanissimi artisti. Referente regionale è la gelese Francesca Biundo. Per ulteriori informazioni in merito all’evento di sabato e alle prossime tappe, è possibile rintracciare l’organizzazione al numero 3204419107.

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Leo club del golfo “in campo” per la donazione di sangue alla Fidas

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Donazione di sangue promossa dal Leo club del golfo di Gela. Il gruppo presieduto da Davide Barone si è recato all’Udr di Fidas, in via degli Appennini, dove alcuni giovanissimi soci hanno teso il loro braccio in un gesto di amore e attenzione alla salute collettiva.

Per molti di loro è stata una emozionante prima volta. La Fidas locale, presieduta da Enzo Emmanuello, da sempre sostiene il dialogo con la città, le scuole e le associazioni per condividere la cultura del dono, soprattutto o con le nuove generazioni. 

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Insediamento del nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia: Don Domenico Saraniti

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Catani – Sabato 25 gennaio Don Domenico Saraniti, nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia, inizierà ufficialmente il suo mandato a servizio della Famiglia Salesiana di Sicilia.

Il nuovo servizio avrà inizio con la celebrazione dell’insediamento alle ore 11.00. La celebrazione si terrà nella Chiesa dell’Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore, in Viale Mario Rapisardi, 27 – Catania. A presiedere l’Eucarestia sarà Don Pérez Godoy Juan Carlos SDB, Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea. Durante la celebrazione ci sarà la cerimonia di insediamento e il passaggio di consegne.Don Domenico Saraniti, nato a Cesarò nel 1979 e sacerdote dal 2008, ha trascorso gli ultimi 17 anni all’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, dove dal 2017 ha ricoperto il ruolo di Direttore.

Durante questo periodo, ha lavorato incessantemente nel mondo educativo-pastorale, diventando un punto di riferimento per la comunità. A pochi giorni dal suo insediamento, Don Domenico Saraniti ha dichiarato: “I Salesiani hanno opere educativo-pastorali significative in tutta la Sicilia e, anche se le vocazioni diminuiscono, abbiamo giovani con l’ardore e l’audacia di Don Bosco nel cuore, qualità che, ad onor del vero, appartengono a tutti i confratelli, a prescindere dall’età”.

Consapevole della complessità della missione che lo attende, Don Domenico aggiunge: “Dobbiamo ‘svegliare il mondo’ così come dice Papa Francesco, e lasciarci svegliare da esso. Bisogna affrontare la complessità della vita, che vivono i giovani, per testimoniare in modo profetico la radicalità del Vangelo. Ciò implica ascolto, dialogo e sinergia, per pensare ed agire insieme come comunità”.

Inoltre, Don Domenico Saraniti che ha sempre lavorato a stretto contatto con i giovani, sottolinea l’importanza di lottare per il rispetto dei loro diritti: “Lottare perché ogni ragazzo si senta rispettato nei suoi diritti, difenderlo dai soprusi ed oggi, se non gestita bene, un sopruso potrebbe essere l’intelligenza artificiale; accompagnare i giovani non solo alla scoperta del senso della vita, ma alla sua elaborazione, ossia aiutarli ad avere una progettualità”.In merito al suo nuovo incarico, aggiunge: “La mia ‘politica’ sarà quella dei piccoli passi stabili e fiduciosi nella bontà di Dio”. Infatti, l’Ispettore è il primo animatore della vita religiosa e dell’azione apostolica della comunità ispettoriali.

Nei giorni scorsi, Don Domenico ha salutato l’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile di Palermo. In molti hanno partecipato ai momenti di saluto, durante i quali ha voluto sottolineare: “Mi porto nel cuore che il ‘Ranchibile’ è di tutti perché dove c’è un giovane c’è la cura e la preoccupazione all’intera città. Sono grato al Signore, che mi ha fatto crescere come sacerdote salesiano nel servizio a lui ed alle persone. Porterò con me uno dei cartelli che Don Bosco teneva fissi nella sua camera: ‘Dammi le anime e toglimi tutto il resto’”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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