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L’assessore Razza scrive al Vescovo Russotto

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Di seguito, la lettera inviata al Vescovo

Eccellenza Reverendissima,
sono ancora a ringraziarLa per la lunga e cordiale telefonata di ieri, nel corso della quale
ho potuto rappresentarLe la assoluta insussistenza di un processo riformatore che tenda al declassamento delle attività sanitarie in provincia di Caltanissetta.
A fronte delle suggestioni che sono state propalate dal sindaco della città alla
pubblica opinione, senza che vi fosse alcun atto formale o procedimento amministrativo
avviato dal quale potesse evincersi quanto dallo stesso affermato, devo offrire quale
migliore risposta l’allegato dossier realizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale, dal quale
si possono evincere gli sforzi, gli investimenti, la pianificazione, l’impegno costante per
realizzare, nell’ambito della Sicilia centrale, un vero bacino sanitario dotato delle specialità
previste dalla legge e di un ospedale Hub che si avvia, adesso, finalmente e faticosamente
a diventare un polo di riferimento come DEA di II livello. I fatti da un lato, le suggestioni
dall’altro.
Se ciò non fosse la riprova della volontà di sostenere e rafforzare questo territorio
sempre manifestata dal Governo della Regione, sarebbe sufficiente valutare con quale
forza abbiamo lavorato a investire sul CEFPAS, realizzandone a Caltanissetta un punto di
riferimento a livello nazionale: decine di milioni di investimenti, convenzioni con le
principali Università italiane, attività di innovazione digitale e formativa.
Proprio su quest’ultimo impegno si regge, forse, la suggestione con la quale il
Sindaco della città si è avvitato in propalazioni capziose, quelle si, e non altre “forse”, dal
retrogusto elettorale.
La Sicilia centrale sconta, come a tutti noto, una carenza di professionalità derivante
in modo particolare dalla lunga assenza di un polo formativo con scuole di specializzazione
e con la capacità di formare medici competenti e legati al territorio. A questa lunga assenza

con il ruolo attivo della Regione Siciliana, ha contribuito a porre rimedio l’Università
“Kore” che è, appunto, Università della Sicilia centrale, le cui attività si aggiungono ai già
avviati corsi realizzati dal Consorzio universitario nisseno. Si apre, quindi, la possibilità per
le aree interne di Caltanissetta, Enna e Agrigento di poter lavorare a una rete formativa
universitaria che coinvolga il territorio attraverso la realizzazione di un teaching hospital
con scuole di specializzazione e, quindi, con il riconoscimento di una centralità effettiva
ad un territorio che, allo stato, è centrale solo per geografia dei luoghi. Dalle Istituzioni mi
sarei aspettato una richiesta di coinvolgimento nel processo virtuoso che si è aperto e non
la diffusione di allarmi ingiustificati, con toni ingiustificabili.
Come parimenti ingiustificabili sono le critiche a priori poste al piano sulla sanità
del territorio che è stato predisposto dall’ASP di Caltanissetta, in adesione alle linee guida
dell’AGENAS sulla missione 6 del Pnrr, in modo da evitare che possano essere dispersi
finanziamenti pubblici e dopo aver coinvolto tutti i sondaci della provincia. È noto, per
altro, che si tratta di una proposta la cui discussione con le parti sociali, le forze produttive,
le forze politiche e il Parlamento è tuttora in via di approfondimento, con la finalità di
raccogliere proposte integrative e migliorative.
La disponibilità mia personale e la condivisione piena delle Sue preoccupazioni
rendono vivo l’impegno del Governo regionale a proseguire sulla strada intrapresa. Resta
solo il rammarico forte legato a un’azione politica impropria e inconducente che, finanche
nella rappresentazione all’Eccellenza Vostra di circostanze e fatti del tutto privi di qualsiasi
riscontro oggettivo, ha inevitabilmente contribuito a diffondere allarme tra i cittadini,
preoccupazione tra gli operatori, immotivato discredito sulla Istituzione.
Cui prodest?
Nell’occasione, La prego di gradire i sensi della mia più sincera devozione,
unitamente all’auspicio che le Sue preghiere e la Sua rettitudine possano continuare a
essere esempio per tutti gli operatori della sanità nissena.
Con i più cordiali saluti

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Premio Sauna. Carta: “siamo fatti di città”

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Beatrice Maria Castiglia, studentessa del 3° anno del Liceo artistico “E. Majorana” di Gela è la vincitrice assoluta del premio “Rocco Sauna”. Il suo progetto dal titolo “La rinascita di Montelungo. Il giardino dei pensieri” ha convinto la giuria che le ha assegnato il primo posto; secondo premio a Flavia Grasso con il progetto “Radici e futuro”, anche lei studentessa del liceo artistico “Majorana” i cui progetti sono stati seguiti dalla docente Sonia Madonia; terzo posto a Hillary Gambino del Liceo delle scienze umane “Eschilo” con “Gela con 1-click” e a seguire Gaspare Famà del Liceo scientifico “E. Vittorini” con il progetto “Rigenerazione urbana: Gela respira di nuovo” che ha partecipato con la supervisione della docente Valentina Di Benedetto.

A scegliere i 4 vincitori che hanno ricevuto complessivamente un premio in denaro dal valore di 1.500,00 euro, è stata una giuria qualificata presieduta dall’Ing. Orazio Samparisi e composta da Grazia Arena, docente di Geografia presso l’Università di Catania; Rita Calò, avvocato; Andrea Cassisi, giornalista; Maria Lina La China, dottore in Urbanistica e Pianificazione territoriale e dirigente scolastico del comprensivo “San Francesco-Capuana” e Saverio Scicolone, docente e architetto.

Un premio speciale del presidente della Giuria inoltre è stato assegnato a Emanuele Brattoli, studente del liceo scientifico. Menzioni speciali per i partecipanti: Stefania Paola Miriam Sajeva, Rosario Giovanni Paolo Rinaldo, Giancarlo Picchioni, Giuseppe Rizzo, Gaia La Russa, Sofia La Cognata, Agnese Buccheri e Alexandra Dobranis, Maria Sefora Vella e Mariarita Voddo e Chiara Carpitella e Giuliana Maria Palumbo, Gaia Nogara e Fabiana Pantaleo, Francesca d’Antoni e Benedetta de Simone. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo e attuale assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile del comune di Palermo, autore, tra gli altri, di “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo” (Sellerio 2024), un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi, un romanzo «urbanistico» per capire le città del mondo e immaginare futuri possibili. “In questo libro racconto di storie di luoghi che, con visione e coraggio, sono diventati più vivibili, sostenibili e accoglienti – ha detto Carta -. Le città non sono solo strade e palazzi, ma spazi in cui si costruisce il nostro futuro. Voglio ispirare chi le abita e chi le amministra a immaginare e realizzare città migliori per tutti.Ogni città ha dentro di sé la capacità di cambiare, basta saperla riconoscere e coltivare. Spesso pensiamo che il futuro sia scritto altrove, ma sono le scelte quotidiane, le idee innovative e l’amore per il proprio territorio a fare la differenza. Ho voluto raccontare esempi concreti di trasformazioni riuscite, per dimostrare che un cambiamento positivo è sempre possibile. Non servono solo grandi progetti, ma anche piccoli gesti e una comunità che crede nel proprio potenziale. Le città del futuro nascono oggi, e ognuno di noi può esserne protagonista”, ha concluso. I partecipanti, lo ricordiamo, sono stati complessivamente 54 tra gli studenti di Gela che si sono messi in gioco con creatività e impegno, affrontando temi di grande attualità come l’ambiente e l’uso intelligente degli spazi urbani. Le loro proposte, tra le altre, hanno spaziato da idee innovative per valorizzare le aree dedicate ai giovani fino a soluzioni per realizzare piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile. Un segnale positivo quello raccolto dalle scuole coinvolte, che hanno risposto con entusiasmo e dimostrando grande sensibilità verso questi temi. La qualità e l’originalità dei progetti presentati, dunque, confermano il valore di questa iniziativa che punta a ispirare un futuro più vivibile e inclusivo per i gelesi, segno di un interesse crescente verso un’urbanistica che sia più attenta alle esigenze soprattutto delle nuove generazioni. Il premio ha voluto dedicate la memoria all’Ing. Rocco Sauna, stimato professionista e figura di riferimento per la comunità di Gela, in favore degli studenti meritevoli della città, ed è stato voluto dalla famiglia “Sauna Samparisi” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta.

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“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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