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L’annus mirabilis del Rotary club di Gela e per Gela

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Un anno di rinnovamento, di apertura al territorio, di vero servizio, di opere che resteranno a testimonianza di un impegno diuturno in favore di Gela. Un anno di ampliamento delle forze attive interne e di orizzonti di idee. E’ tempo di consuntivo per il Rotary che il 1 luglio registra il cambio automatico della presidenza. Ed infatti il Presidente Valentino Granvillano, che ha diretto l’anno rotariano 2022-2023 lascia il timone a Silvio Scichilone.


Il bilancio dell’anno è stato fatto nel corso di una serata evento che ha avuto luogo a Palazzo Mattina già sede sociale del Rotary, con tema “The Last Dinner – un anno di Rotary 2022-23″ durante la quale il presidente uscente Valentino Granvillano ha ripercorso i tanti momenti e le tante attività di service realizzate in questo anno rotariano, che a “vox populi”, è stato definito ‘ annus mirabilis’ con una valenza da decennale.

Questi i dati comunicati durante le quasi due ore di dissertazione di Granvillano, necessarie per ripercorrere tutti i service dell’anno, il tutto rigorosamente in diretta Live presso il canale Facebook del Rotary Gela:

38 focus tematici variegati dalla medicina all’ambiente alla tecnologia, due giornate di screening collettivo; 2 case di Paul Harris aperte in città di cui in quella presso l’ambulatorio Franco Bennici con oltre 70 visite gratuite fatte all’interno; 11 incontri Sos Api con il relazionamento di oltre 1500 bambini; donazione di 3 tablet presso le scuole di Gela e Butera; 4 incontri presso scuole secondarie sulle malattie sessualmente trasmissibili e sul Bullismo e Cyberbullismo, un evento Gala di Magia quale raccolta fondi per la Rotary Foundation, 15 salvadanai sparsi per la città in favore della Polio Plus con lo slogan “caffè sospeso”; la donazione della libreria dei Sogni presso il reparto pediatrico dell’Ospedale Vittorio Emanuele Gela; l’invenzione del progetto Rotary Junior, diventato progetto distrettuale con il governatore Orazio Agró e riaffermato dal nuovo Governatore 23/24 Goffredo Vaccaro, la 40’edizione del premio letterario ‘Terra D’Agavi’, che ha registrato la partecipazione di oltre 90 autori e la vittoria del noto personaggio pubblico Marino Bartoletti in città presso la splendida cornice del Club Nautico e con una giuria di commissione di grande qualità presieduta dalla Prof.ssa Maria Grazia Falconeri.

Quattro interventi di riqualificazione urbana di cui due con tecnica di murales raffigurativi, oltre la stazione con tecnica di murales a cromie variegate, tutte con l’artista Roberto Collodoro, una donazione di scultura presso Largo San Biagio realizzata dal maestro Leonardo Cumbo, ed infine l’attestato Oro rilasciato dal Governatore del Distretto 2110 Sicilia Malta al Club di Gela. A ciò si aggiunge che, entro questo mese, sarà istallata la quinta opera di riqualificazione presso la rotonda sulla Gela Manfria, che vedrà un importante restyling con il posizionamento di una scultura centrale a completamento ed a chiusura di questo splendido anno di service rotariano sempre affidata alla maestria dell’artista Leonardo Cumbo.

Durante la serata sono state assegnate ben 5 Paul Harris Fellow che altro non sono che la massima riconoscenza del Rotary fatta in favore di chi si distingue per le attività di service, e precisamente al Dott. Giovanni Di Vita, Dott.ssa Sara D’Amaro, Leonardo Cumbo, Ing. Franco Giudice già precedentemente assegnata e che con questa raggiunge i 3 zaffiri, Dott. Manlio Galatioto anche a lui già precedentemente assegnata e che con questa raggiunge i 4 zaffiri; a queste si aggiunge quella assegnata durante la premiazione di Terra D’Agavi a Roberto Collodoro, per un totale di 6 Paul Harris Fellow.

A seguire il Presidente Granvillano ha consegnato le premialita’ a chi lo ha collaborato in questo intenso anno rotariano, ed anche gli attestati di menzione speciale del Presidente a Franco Giudice, Sara D’Amaro, Filippa Ciaramella, Cinzia Siragusa, Ugo Granvillano, Tonino Collura, Simone Siciliano, Claudio Attardi, Luana Calvo, Carmelo Di Pietro e Manlio Galatioto per la grande collaborazione e la dedizione al service collettivo messo in atto.


A conclusione di questa intensa serata, il Presidente ed il direttivo hanno voluto effettuare la nomina di 3 soci onorari, e precisamente il socio già attivo Luigi Duchetta che diventa onorario per la sua veterana presenza nel Rotary Gela, ed i soci Fausto Assennato Segretario distrettuale 22-23 e Marilia Turco assistente del governatore area nissena per l’anno 2022/23 entrambi con la motivazione della vicinanza longeva al club di Gela e per l’amicizia da sempre dimostrata ed attuata.

Adesso il timone passa a Silvio Scichilone, al quale il Past President Granvillano ha rivolto un grande in bocca al lupo con la certezza di svolgere un anno di service pieno di condivisone tra e per la gente.

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Presentato “Il Manifesto della Vita”, progetto di Farm Cultural Park e Civico 111

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Si chiama “Il Manifesto della Vita” ed è il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Civico 111. Dopo l’esperienza del Padiglione Off della mostra “Abbiamo tutto Manca il resto” e la seconda edizione del Festival “Ué – Eventi Urbani”, ecco una nuova iniziativa per dare continuità al percorso di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura avviato ormai da oltre un anno anche in città. 

Con “Il Manifesto della Vita”, diverse vie e zone della città verranno abbellite e arricchite di nuove opere d’arte, che trasformeranno gli spazi destinati ai manifesti mortuari, tipici del Sud Italia, in un mezzo di espressione artistica e rinascita creativa.

«Insieme ai ragazzi del Civico 111 presenteremo la prima “Call for Artists” – dice il direttore di Farm Cultural Park Alessandro Cacciato, presente a Gela per annunciare la nuova iniziativa –, che verrà lanciata a livello internazionale per reinterpretare il manifesto mortuario e realizzare così una mostra d’arte collettiva itinerante a cielo aperto». 

L’assessore al Patrimonio, Simone Morgana, ha espresso la disponibilità dell’amministrazione a collaborare al progetto, sostenendolo anche attraverso la possibilità di mettere a disposizione alcuni pannelli per l’affissione tra quelli di proprietà comunale. I punti in cui esporre le opere verranno individuate nelle prossime settimane. L’obiettivo, una volta avviata la “Call for Artist” attraverso i canali social di Farm e Ué, è quello di procedere alle prime affissioni nei primi giorni del nuovo anno.

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Consorzio per l’Italia contrario a ridurre la frequenza dei controlli obbligatori agli ascensori

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“La proposta di ridurre la frequenza dei
controlli obbligatori semestrali e biennali sugli ascensori a un anno e tre anni non ci trova assolutamente d’accordo”. E’ quanto
dichiara all’agenzia Italpress Salvatore Nasca, imprenditore palermitano, da oltre 35 anni nel settore, co-fondatore del
“Consorzio per l’Italia”, organismo no profit al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore ascensoristico.


La proposta di alcuni deputati altoatesini prevede di modificare il Decreto del Presidente della Repubblica numero 162 del 20 aprile 1999 passando così a controlli annuali per gli ascensori, biennali per i montacarichi e da due a tre anni quelli dell’ente super partes, nominato dai proprietari, che si occupa della
verifica sulla sicurezza.

“Il Consorzio per l’Italia si sta battendo per bloccare questo scempio! È a rischio la sicurezza di 6 milioni di persone –
afferma Nasca -. Tra l’altro, parliamo di un risparmio di una manciata di euro a famiglia. E’ una scelta che non si giustifica.
Ricordiamo che l’Italia è il secondo paese al mondo con circa 500 incidenti in un anno e che circa la metà degli ascensori presenti,, possono essere considerati obsoleti, quindi i controlli andrebbero fatti ancora più spesso. L’ascensore è a
tutti gli effetti un mezzo di trasporto, così come dice lo stesso decreto e quindi in un momento in cui si parla tanto di patente a
punti e di aumentare la sicurezza in tutti i settori dimezzare i controlli sarebbe un controsenso”.

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Eni illustra il futuro di Versalis. Chiuderà il sito di Ragusa e sarà riconvertito quello di Priolo

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Milano – Nel corso della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2024, i vertici Eni hanno illustrato il Piano di trasformazione e rilancio, anche in ottica di decarbonizzazione.

Eni ha messo a punto il Piano di trasformazione e rilancio, che punta alla decarbonizzazione del business della chimica.Il piano è stato illustrato oggi, nel corso della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2024.Il gruppo energetico italiano investirà nei prossimi 5 anni 2 miliardi di euro nei siti Versalis in Italia, con l’obiettivo di recuperare profitti dall’azienda, e realizzare un saldo occupazionale positivo.

Eni abbandonerà i prodotti di origine fossile per puntare su prodotti chimici rinnovabili, circolari e speciali realizzati con materiali non fossili.Il piano di trasformazione si propone il taglio in termini di emissioni di circa 1 milione di tonnellate di CO2, circa il 40% delle emissioni di Versalis in Italia, con nuovi impianti industriali coerenti con la transizione energetica e la decarbonizzazione dei vari siti industriali, nell’ambito della chimica sostenibile ma anche della bioraffinazione e dell’accumulo di energia.Eni punta a ridurre drasticamente l’esposizione di Versalis alla chimica di base, settore che versa in una crisi strutturale e ormai irreversibile a livello europeo, e che ha comportato perdite economiche che, in termini di cassa, hanno sfiorato i 7 miliardi di euro negli ultimi 15 anni, di cui 3 nell’ultimo quinquennio.

Per consentire di realizzare i nuovi impianti, cesseranno le attività degli impianti cracking a Brindisi e Priolo, e del polietilene a Ragusa.Per gli stabilimenti di Brindisi e di Priolo è prevista la riconversione degli impianti, per Ragusa si prospetta invece la chiusura del sito.A Priolo è prevista la realizzazione di una bioraffineria per SAF e di un impianto di riciclaggio chimico che impiega la tecnologia HOOP.A Brindisi si punta a continuare la produzione di polimeri utilizzando materie prime importate a costi vantaggiosi, mentre parte del sito sarà convertita nella costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di batterie stazionarie in rete.

Per Eni, al termine del processo, la trasformazione porterà un impatto positivo dal punto di vista occupazionale, contrastando le inevitabili conseguenze negative che la crisi strutturale e consolidata del settore a livello europeo avrebbe in questo ambito. Il Piano, che sarà implementato entro il 2029, punta a investire nello sviluppo delle nuove piattaforme della chimica da rinnovabili, circolare e per prodotti specializzati, i cui mercati sono in crescita e nei quali Versalis ha già una posizione di leadership.

L’Amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani, ha sottolineato la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi.“La nostra risposta è sia di ristrutturazione che di trasformazione.

Le future piattaforme di Versalis avranno profili significativamente diversi: una focalizzata su un portafoglio downstream di compounding e polimeri specializzati ad alto valore, una sulla biochimica e sull’economia circolare, un portafoglio più coerente con la strategia tecnologica di Eni focalizzata su attività con vantaggi competitivi nella transizione.Questa trasformazione può sfruttare le risorse di una forza lavoro altamente qualificata, ma dedicarla ad attività di maggior valore e più sostenibili”.Il piano prevede anche la creazione di una nuova struttura societaria sviluppata secondo il modello satellitare: la Biochimica (inclusa Novamont), il Downstream (con le acquisizioni di Finproject e Tecnofilm), la Circolarità (attraverso lo sviluppo del riciclo chimico e meccanico), e la chimica di base (risultante dalle azioni di razionalizzazione e riposizionamento sui polimeri). Da WebMarte

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