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Cronaca

L’amara analisi del Wwf Sicilia sull’incendio di Lago Soprano

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Caltanissetta- Il Wwf interviene sull’incendio, di probabile natura dolosa, che sabato 22 luglio ha colpito la Riserva naturale “Lago Soprano” di Serradifalco, ha distrutto oltre venti ettari di aree naturali di grande pregio ambientale, con conseguenze catastrofiche per la flora e la fauna, anche di specie protette e rare. Questa l’amara e sconfortante analisi del Wwf Sicilia Centrale, i cui volontari si erano subito recati sul posto per collaborare con le autorità ed i servizi antincendio. Chiede l’apertura di un’inchiesta per disastro ambientale.

“Anche in questa tragica occasione – si legge in una nota – il Wwf ha appurato la totale assenza di qualsiasi forma di gestione della Riserva, inserita nel piano regionale dei parchi e delle riserve della Regione Siciliana nel 1991 ma istituita solo nel 2000, quando fu affidata alla Provincia regionale di Caltanissetta (oggi Libero Consorzio comunale) quale ente gestore: nessun responsabile presente alle operazioni di spegnimento; nessuna indicazione delle vie d’accesso per i mezzi antincendio; nessuna indicazione dei confini dell’area protetta; nessun concreto presidio di tutela.

«L’incendio che ha devastato il delicato ecosistema del lago poteva e doveva essere evitato – denuncia Ennio Bonfanti, presidente di Wwf Sicilia Centrale – per questo chiediamo l’apertura di un’indagine per “disastro ambientale” ai sensi del T.U.A. (Testo Unico Ambientale) n.152/2006: invieremo un articolato esposto alle autorità competenti per denunciare il disastro ecologico provocato dalle fiamme che hanno quasi interamente distrutto il folto canneto perilacuale, un habitat che ospitava numerose specie migratorie anche nidificanti, protette anche a livello comunitario ed internazionale. La scomparsa della flora incendiata incide in maniera catastrofica anche sulla futura sopravvivenza delle principali componenti delle comunità biologiche – conclude Bonfanti – a cominciare dalla pressoché totale scomparsa dei macroinvertebrati, compromettendo la futura ricomparsa delle altre componenti faunistiche».

Il Wwf ricorda come proprio i folti canneti che circondano lo specchio d’acqua siano la parte più importante, dal punto di vista naturalistico, dell’area protetta: nel decreto istitutivo della Riserva, infatti, viene espressamente indicato che essa nasce «al fine di tutelare: l’area di notevole interesse per la sosta di ciconiformi tra cui il raro Mignattaio (Plegadis falcinellus) e sito di nidificazione del Cannariccione (Acrocephalus arundinaceus), specie ad areale molto limitato in Sicilia. Tale area costituisce l’ultimo residuo di una vasta zona umida che comprendeva tre specchi d’acqua; le estese formazioni ripariali della Phragmithaetalia con estesi popolamenti di Phragmitaes communis e Typha latifolia».

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Cronaca

Rapina a Lodi, gelese condannato e arrestato

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Un gelese di 32 anni, condannato in via definitiva per una rapina commessa a Lodi nel 2019, è stato tratto arrestato a Crotone dai poliziotti della Squadra Mobile, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Gela.

L’arrestato, al quale sono stati contestati anche i reati di sostituzione di persona e resistenza a pubblico ufficiale, deve scontare una pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione.

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Cronaca

Fiamme in un appartamento di via Sturzo

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Un incendio si è sviluppato in via Sturzo in un appartamento sito al secondo piano di un edificio a pochi metri dal Liceo Classico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e l’ambulanza mentre la zona è stata invasa dal fumo che esce dall’abitazione e da un odore acre.L’incendio si è sviluppato nei locali della cucina poco dopo che la proprietaria aveva cominciato a preparare il pranzo. Le cause sono da accertare.Non ci sono fortunatamente feriti.L’intervento è in corso e i danni sembrano notevoli.

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Cronaca

M5S: Regione raddoppi i posti UTIN dividerli tra Gela e Caltanissetta

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Palermo – “Le indiscrezioni che circolano a proposito della bozza dell’Assessorato Regionale alla Salute di rimodulazione della Rete ospedaliera e dell’applicazione che la nuova direzione strategica dell’ASP 2 di Caltanissetta, lascia presagire che l’ASP nissena intenda dimezzarli, smembrando l’UTIN con la divisione dei posti letto tra Gela e Caltanissetta.

Una giravolta che creerebbe due reparti inefficienti e provocherebbe nei fatti lo sperpero di milioni di euro investiti fino ad oggi dall’ospedale Vittorio Emanuele per l’attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Non vorremmo che la salute dei nostri bambini e delle nostre partorienti possa dipendere da equilibri politici, considerando il totale cambio di rotta verso un ospedale piuttosto che un altro e contravvenendo ad un decreto regionale del 2010 che assegna chiaramente al Vittorio Emanuele di Gela l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale.

Se ASP 2 e Regione vogliono dare risposte alla cittadinanza, raddoppino i posti anziché dividerli, raddoppiando anche la pianta organica”. Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che a proposito del dimezzamento dei posti letto del costituendo reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Vittorio Emanuele di Gela.

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