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La verità storica ed il romanzo ne ‘L’ ascaro – la Sicilia ai siciliani’

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L’Ascaro, il crumiro della politica, il tornacontista. E la Sicilia ai siciliani, ovvero la spinta indipendentista che non ha mai trovato riscontro nella realtà, ieri come oggi; che è rimasta un sogno. Di questo e tanto altro racconta il dirigente Michele Di Pasquali nel suo nuovo libro presentato stamattina al Liceo ‘Leonardo da Vinci’ di Niscemi su input del dirigente scolastico Franco Ferrara che lo ha inserito nel carnet degli appuntamenti culturali. Un momento di incontro in presenza con poche classi della grande scuola e in videoconferenza con il resto degli studenti, intrattenuti piacevolmente dall’avvocato Giuseppe D’Alessandro che ha aperto la strada del romanzo storico ambientando la storia in un preciso momento storico, quello che precede e segue la seconda guerra mondiale: il tempo del bandito Giuliano, delle bande mafiose che si mescolano con la politica, quello dell’oscurantismo e della rinascita. Ma l’unico a rinascere è il protagonista un ‘avvocaticchio senza scrupoli, tale Raffaele Natalelli, che ‘incontra la sua fortuna’ in uno studio legale e fa carriera. Lo psichiatra Franco Lauria scandaglia la sua testa e ne trova le profonde contraddizioni nella vita in ascesa da vero vincente che, però, fa a pugni con la sua vecchiaia fatta di malattie, rimpianti e pentimenti. Perché se Raffaele ha fatto carriera è perché è sceso a compromessi e ha venduto tutt: amici, datore di lavoro, colleghi, pur di restare a galla ed essere eletto onorevole per tutta la vita; per poi trovarsi a scoprirsi vinto dal malaffare e senza dignità anche se ha conquistato il mondo circostante e ha avuto una vita agiata. Un romanzo nella storia con spunti continui di sicilianitudine, come ha fatto rilevare la docente Corrado che ha posto l’accento sulla lingua del Di Pasquali, ricca di voli nel siciliano, non dialetto ma lingua. La giornalista Liliana Blanco ha sottolineato quanto la storia ufficiale, quella scritta dai vincitori possa essere parziale rispetto alla verità assoluta difficile da ricercare nel passato e non sempre rivelata anche nel presente. Perché non tutto quello che si dice è il ‘tutto’ : ci sono verità nascoste. “Questo è il ruolo dello storico – ha fatto eco l’autore – quello di cercare la verità attraverso le fonti. Io ho scritto questo romanzo storico, dove la finzione si mescola con le verità, per i ragazzi, per esortarli a cercare nelle pieghe della storia”. L’autore infatti ha mescolato parti romanzate alla storia ufficiale che sono alla fine della storia rivelerà. Una nota triste resta tanto attuale: il politico che scende a compromessi. Ieri come oggi.

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Il “Papa-storyteller”, Pira: “La capacità di comunicare di Francesco è stata la sua forza”

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«La morte di Papa Francesco chiude un importante fase di innovazione della comunicazione della Chiesa. Sarà difficilissimo replicare la capacità che aveva il Sommo Pontefice con storie semplici ed un linguaggio umile e capace di arrivare a tutti in tutto il mondo. È stato un esempio inimitabile».

Lo dichiara il sociologo dei media Francesco Pira (nella foto in basso), docente di comunicazione e giornalismo all’università di Messina. Pira ha sempre seguito l’evoluzione della narrazione del Papato di Francesco.

«La comunicazione è sempre stata uno dei tratti distintivi del Pontificato di Papa Bergoglio. Fin dall’inizio del suo cammino da guida della Chiesa, ha saputo raccontare episodi realmente vissuti che toccano le corde più profonde della contemporaneità. Con il suo stile unico, fatto di microstorie, è riuscito ad affrontare temi cruciali come la migrazione, la salvaguardia dell’ambiente, la guerra, l’educazione, la santità e tanto altro, senza mai perdere di vista la semplicità. 

«Un Papa straordinario – prosegue il prof. Pira – nel suo ruolo di storyteller, che ha saputo trasmettere messaggi universali con una trasparenza che solo una figura di grande profondità umana come la sua poteva esprimere. La sua capacità di comunicare, infatti, è diventata la sua forza. Attraverso questa sincerità, è riuscito a parlare a tutti, in tempo reale, raggiungendo i cuori e le anime di tante persone in tutto il pianeta».

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Avviso pubblico per la selezione di famiglie in disagio socio-economico

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Il Distretto Socio Sanitario n.9- Settore Servizi Sociali del Comune di Gela ha pubblicato l’avviso per l’accesso al beneficio di assistenza economica in favore di cittadini e nuclei familiari residenti nel Comune di Gela che versano in particolari condizioni di disagio socio economico.L’avviso è finalizzato alla selezione di 62 cittadini/nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico.

Il piano prevede un contributo economico-assistenziale a fronte di un impegno in una attività di utilità civica resa nell’ambito dei servizi affidati dal Comune di Gela alla società partecipata Ghelas Multiservizi Spa:I fruitori dovranno occuparsi di pulizia, custodia e piccola manutenzione di immobili comunali, verde pubblico ed altre attività che l’Amministrazione comunale riterrà opportuno avviare.

Per chiarimenti e informazioni ci si potrà rivolgere al segretariato  sociale al n.0933.906796.

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Studenti dell’Università di Catania a lezione alla riserva del Biviere

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Lezioni all’aperto Immersi nella natura per scoprire e approfondire le proprie conoscenze sulla diversità e bellezza della flora vascolare e della fauna della Riserva naturale orientata Biviere di Gela: è stata l’esperienza didattica entusiasmante e divertente condotta da 110 studenti del corso di laurea in Scienze biologiche del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania.

L’escursione guidata dal direttore dell ricerca Emilio Giudice e dal dott. Giovanni Puleo, componentj entrambi della Lipu, l’associazione ambientalista che gestisce la riserva , ha consentito agli studenti di approfondire le proprie conoscenze del territorio e del paesaggio, evidenziando l’importanza della conservazione delle aree umide costiere e dei complessi dunali.

Ad accompagnare gli studenti i docenti Saverio Sciandrello di Botanica e Carmelo Fruciano di Zoologia, entrambi del Dsgba dell’Università di Catania. A coadiuvarli i tutor didattici Giulia Miraglia, Manuela Porrovecchio, Claudio Maurici, Sebastiano Battaglia, Antonino Puglisi, Gabriele Calì e Luigi Fiorentino.

Una giornata ricca di contenuti osservando specie rare di flora e fauna e coniugando gli aspetti teorici e quelli pratici delle discipline che questi giovani studiano all’università.Per molti l’occasione di vedere per la prima volta una delle aree protette più interessanti della Sicilia pur se non conosciuta come meriterebbe.

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