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La strada antistante il Museo della Nave, come una trazzera…

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Le strade del centro storico della zona archeologica ridotte a trazzera. Eppure queste strade si trovano nei pressi del Museo della Nave che nel futuro dovrebbe portare migliaia di visitatori, in particolare la via Giovanni Prati si trova esattamente di fronte uno dei cancelli di accesso al Parco che attornia la sede del Museo. Eccola nella foto:

Eppure da anni o decenni, sindaci e deputati hanno passeggiato in quella zona come anche in tante altre zone disastrate di Gela, ma non si muove nulla. Del resto sembra che la passeggiata o il presenzialismo sia diventato il lif motiv della politica, da qualche tempo…

Oggi il Comitato di quartiere Ospizio Marino ha sottolineato l’esigenza del ripristino del manto stradale disastrato in quella zona: tre anni fa è stato posto all’attenzione dell’amministrazione comunale ma nulla si è mosso per la risoluzione del problema.

A distanza di tre anni, il Comitato di quartiere reitera la richiesta con una nota ufficiale inviata tramite Pec al Sindaco del Comune di Gela Terenziano Di Stefano, all’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Di Dio, al dirigente dei lavori pubblici Antonino arch. Collura per segnalare il problema già sottolineato circa tre anni fa senza successo.

Le vie Caltanissetta, Timoleone, Luigi Pirandello, Duca degli Abruzzi, Via G. Prati, Zara e Nino Bixio versano in condizioni pietose sono ridotte a “trazzere” e possono creare pericoli sia alla circolazione stradale che ai pedoni perciò necessitano di essere bitumate.

“Si consideri che siamo vicino al Museo della Nave – dice il Segretario Salvatore Murella e Emanuele Sacco – che prima o poi porterà migliaia di visitatori e sarebbe buono accoglierli in un ambiente adeguato. Chiediamo di intervenire con prontezza per ripristinare le condizioni”.

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Attualità

Lavori sulla statale 640, viabilità modificata

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Per circa 2 mesi a far data dal prossimo 1 febbraio, a causa di interventi per il completamento dei lavori della Strada statale 640 sulle rampe dello svincolo di Caltanissetta con l’Autostrada A19 “Palermo-Catania”, la viabilità per gli utenti della strada che da Caltanissetta raggiungeranno l’A/19 sarà modificata. Lo comunica la Sezione della Polizia Stradale di Caltanissetta.


Nello specifico, gli automobilisti provenienti dalla Strada statale 640 e diretti sull’A/19, direzione Catania, dovranno immettersi sull’autostrada in direzione Palermo e fare inversione di marcia allo svincolo “Ponte Cinque Archi”, che si trova ad una distanza di circa 5 km, con un incremento del percorso di circa 10 km.
Altro itinerario suggerito dalla Polizia Stradale per chi da Caltanissetta vuole raggiungere Catania, è quello di percorrere la Statale 626 “Caltanissetta/Gela” – intersezione Statale 122 “Capodarso” – Statale 117 Bis “Enna” – Statale 192 “Svincolo Enna A/19”.
Per gli utenti provenienti da Catania o da Palermo diretti verso Caltanissetta non ci saranno modifiche del percorso.

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Erogazione idrica in via di ripristino

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Dopo tante proteste dei cittadini sui social per l’interruzione della fornitura idrica ai serbatori di Caposoprano e Montungo per torbidità dell’acqua in uscita dal potabilizzatore, Caltaqua ha diramato un comunicato in cui non ci sono dato certi.

“Comunichiamo che Siciliacque sta gradualmente riattivando la fornitura idrica dall’impianto di potabilizzazione e al momento è stata ripristinata la distribuzione nella zona Macchitella.Seguiranno aggiornamenti”. Insomma:l’acqua arriverà.Prima o poi.

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“Comuni Ricicloni”: dimezzata in sette anni la produzione di rifiuti indifferenziati

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Una Sicilia sempre più “Riciclona”, che di anno in anno grazie all’impegno delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani sta avviando un concreto cambiamento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dimostra il numero delle realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani.

Cresce, inoltre, di anno in anno il numero dei Comuni Rifiuti Free, passati dai 33 del 2020 ai 98 del 2023, caratterizzati da una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg pro capite. Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2024, presentato oggi a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa, presso lo Spazio Mediterraneo, nell’ambito della sesta edizione di Sicilia Munnizza Free, la campagna di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarla verso l’economia circolare.

Nella classifica dei Comuni Ricicloni stilata da Legambiente Sicilia svettano quest’anno Santa Cristina di Gela, Comune Rifiuti Free assoluto con 16,6 kg RI/ab e il 90,5%, e Mirto, che con il 93,8% si conferma il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata. Cresce complessivamente la raccolta differenziata nella regione, che si attesta sopra il 55% (55,7% Dati Dipartimento Regionale Rifiuti – 55,20% Dati Ispra), e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: poco meno di 950 mila tonnellate nel 2023, con un decremento del 47% rispetto al 2017.

In questa edizione del dossier, il focus è dedicato in particolare ai Comuni siciliani che producono meno rifiuti indifferenziati e che riescono, pertanto, a sfuggire alla crisi delle discariche e a contenere i costi nella tariffa a carico dei cittadini.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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