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La storia che se ne va e il botta risposta tra Greco e Libera Mente

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È botta e risposta tra il sindaco e il gruppo consiliare di Libera Mente cin cui la pace è stata siglata appena un mese fa. Ma sulla vicenda della demolizione del pontile Greco non ha gradito la posizione e l’entusiasmo dei suoi alleati vicini all’assessore regionale Cordaro che ha voluto la demolizione  e lo ha detto chiaramente. I consiglieri di Libera Mente Vincenzo Casciana e  Pierpaolo Grisanti con l’assessore Giovanni Costa hanno replicato invitando il sindaco a non schierarsi dalla parte della pancia dell’elettorato e ad essere pragmatico. Questa la replica al sindaco del gruppo di Libera Mente :”Sia chiara una cosa: nessuno è felice della demolizione di due simboli storici della città, il pontile sbarcatoio in particolar modo. Non crediamo esista un solo cittadino che sia a favore di una demolizione delle opere che hanno accompagnato la Nostra storia E ben comprendiamo che questo esito non possa essere accolto con gioia dalla cittadinanza, ragion per cui il Sindaco, comprensibilmente, ha manifestato il suo disappunto alle scelte governative regionali.Ma chi amministra la cosa pubblica deve essere pragmatico, non può schierarsi dalla parte della “pancia” dell’elettorato”
Siamo stati gli unici ad aprire una interlocuzione con l’assessore Cordaro ,che ringraziamo per la disponibilita’ data e per l’interesse che ha mostrato nei confronti della Nostra Comunita’ , per vagliare l’unica possibilità di salvezza del pontile, quella di inserirlo tra i “beni storici” tramite l’assessorato ai beni culturali.
Classificazione che lo avrebbe condotto ad un risvolto diverso, condiviso all’unanimità dal popolo gelese, noi per primi. A differenza della politica che ci ha preceduti, immobilista ma, soprattutto, disinteressata alle sorti di queste strutture.Ma non è stato possibile, e non per scelte discrezionali, ma per impossibilità oggettive , ( sono strutture dichiarate non consolidabili dallo stesso Genio Civile )  non c’e’ stata nessuna Amministrazione nel passato che abbia mai pensato di fare richiesta per inserirlo tra i beni culturali e storici della Nostra Comunita’ , abbiamo sempre parlato dell’ importanza che ha avuto per la Nostra marineria e soprattutto per lo Sbarco degli alleati , ma chi amministra deve saper tutalere i propri beni , i beni della comunita’ che rappresenta non solo a parole , ma bisogna agire e salvaguardarli dalla burocrazia stessa””Oggi non mostriamo sentimenti di gioia- concludono – perché abbiamo sempre mostrato particolare sensibilità ed attaccamento alle strutture marittime, per la loro storia e le loro potenzialità in termini di sviluppo.   Si era davanti un bivio, mantenere una struttura vetusta e pericolosissima per l’incolumità pubblica, non funzionale né decorosa, oppure procedere alla riqualificazione – con relativo importantissimo finanziamento – dell’area mediante una inevitabile preliminare demolizione.Le svolte sociali passano, spesso, per atti di coraggio e responsabilità e, questo della Regione Siciliana, é di tal specie.È un passo verso il cambiamento, tutto sarebbe rimasto com’é perché alcuna opera di consolidamento e messa in sicurezza era possibile allo stato degradato dell’arte in cui versano l’ex lido ed il pontile.Questi simboli sono caduti sotto i colpi della politica inerte e, questa stessa politica, non può, oggi, svegliarsi, risorgere e contestare chi decide di fare qualcosa e come lo fa, soprattutto in assenza di valida scelta alternativa. Non ci saremmo aspettati  sentimenti o manifestazioni d’incontenibile gioia dal sindaco alla notizia delle demolizioni ma una manifestazione di speranza verso qualcosa che si muove, per un primo passo verso il rinnovamento, questo si.Se quei finanziamenti non fossero arrivati, oggi diremmo che altre aree di altri comuni vengono valorizzate, riqualificate, a mortificazione delle nostre.Saremmo sempre un passo indietro. Di questo  dobbiamo tutti preoccuparci, in primis il Sindaco, E non perdere ogni sorta di finanziamento utile alla svolta, necessario per il futuro, quel medesimo futuro che, troppo spesso, ahimè, si prospetta solo nelle campagne elettorali”

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Focus della Cgil Sicilia martedì a Caltanissetta sulla condizione giovanile

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La condizione dei giovani in Sicilia tra diritto allo studio spesso negato, lavoro obiettivo lontano, servizi insufficienti, vivibilità delle città non garantita. Tra voglia di restare e necessità di emigrare. Se ne parlerà martedì 26 novembre a Caltanissetta presso la Biblioteca Scarabelli ( Corso Umberto I), a partire dalle 9.30, nell’ambito della settima manifestazione della Cgil Sicilia per il ciclo “Cambiamo il futuro della Sicilia”.


“Per costruire il futuro della Sicilia- dice Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil regionale- il protagonismo delle giovani generazioni è fondamentale. Un protagonismo che già si manifesta già con le tante iniziative di associazioni sorte che rivendicano il diritto di restare nella propria terra o di tornarci, un diritto che va affermato”.


In una Sicilia in cui la disoccupazione giovanile è al 31,2% contro la media nazionale del 16,7% e quella europea dell’11,2%, in cui i Neet superano il 45% la Cgil rivendica “un nuovo modello di sviluppo economico e sociale- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- che possa dare risposte ai bisogni e costruire prospettive per le giovani generazioni”.

E’ un percorso che il sindacato vuole costruire insieme ai giovani:“le energie fresche e migliori della nostra terra- sottolinea Mannino- che possono dare un grande contributo allo sviluppo della Sicilia e che invece ogni anno perdiamo costringendole ad emigrare, per mancanza di opportunità e di un contesto in cui i principali diritti, a partire da quelli al lavoro e alla salute, siano esigibili”.

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L’on.Mancuso (F.I):”il sindaco,frutto di inciucio politico, non provi più a spaccare il mio partito”

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” Il sindaco espressione scientifica di un inciucio politico, non si permetta mai più di entrare a gamba tesa nella vita interna di Forza Italia che è un partito unito dove ciascuno ha libertà di esprimere il proprio pensiero. Pensarla diversamente su un te ma non significa essere spaccati. Non ci interessa sapere chi Di Stefano riconosce e chi no in Forza Italia. Le elezioni noi le abbiamo perse, tutto il partito le ha perse, io le ho perse a Gela. Chi ha perso ha comunque il diritto di esprimere la propria opinione sui temi che riguardano la città tanto più se si tratta di dirigenti del partito”: interviene duramente sulle vicende locali come mai ha fatto prima l’on. Michele Mancuso.

Prende la parola dopo le vicende di questi giorni. La polemica cioè sul dissesto del Comune, con il capogruppo forzista Antonino Biundo che si dichiara collaborativo, i dirigenti Gnoffo e Cirignotta che prendono le distanze dalla linea morbida, Biundo che replica che la linea del partito la decide il segretario e il capogruppo con l’on Mancuso e , infine,il sindaco che getta legna sul fuoco riconoscendo come Forza Italia solo Biundo, Mancuso e Falcone e non chi ha perso le elezioni e ancora non si rassegna.

Mancuso non ha gradito queste dichiarazioni del sindaco e gli manda a dire che Forza Italia non ha bisogno dei riconoscimenti di un sindaco frutto del peggiore degli inciuci politici.

“Forza Italia è unita e ha le idee chiare.Quando la città ha bisogno e lui chiede aiuto interveniamo. Lo abbiamo fatto e lo faremo.Ma siamo all’opposizione, non abbiamo nulla a che vedere con lui e la sua coalizione. Come opposizione il nostro dovere è controllare e criticare quando necessario fuori e dentro il consiglio.Non ci provi più Di Stefano a mettere zizzania nel mio partito”

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L’impegno dell’Interact club nella Giornata nazionale dell’albero

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Il 21 novembre in Italia si è celebrata la Giornata nazionale dell’albero. Il Liceo “Elio Vittorini”, sotto la direzione della prof.ssa Ina Ciotta, ha celebrato questa ricorrenza con un gesto simbolico di grande valore. In collaborazione con l’Interact Club di Gela, presieduto da Elias d’Aleo, è stato piantato un albero di ulivo, pianta secolare, scelta perché simbolo di crescita e continuità, destinato a svilupparsi parallelamente alle future generazioni di alunni del “Vittorini”, riflettendo i valori di pace, speranza e stabilità che accompagneranno gli studenti nelle loro esperienze scolastiche e nella loro vita.

Inoltre, sono stati messi a dimora dei fiori di ciclamino, particolarmente significativi per la dirigente scolastica, poiché durante il periodo di pandemia avevano rappresentato un simbolo di speranza e di ritorno alla normalità. L’iniziativa ha incluso anche la piantumazione di piante di rosmarino.

Tutte le piante sono state donate dall’Interact Club di Gela all’istituto. L’attività si è svolta nel giardino dedicato alla memoria di Eleonora Maggiolino, giovane alunna prematuramente scomparsa, a testimonianza dell’impegno dell’Istituto nel preservare e valorizzare la memoria e il legame con la comunità scolastica.

Gli studenti soci dell’Interact Club di Gela, assieme agli altri compagni, ogni settimana si impegneranno alla cura e alla tutela delle piante collocate nel giardino del liceo per tutta la durata dell’anno scolastico.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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