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La Sicilia troppo vicina all’Ucraina

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“La Sicilia, culla di accoglienza e integrazione, con la generosità di sempre, è pronta a ospitare i profughi ucraini costretti a lasciare ogni cosa per fuggire dal conflitto in corso ai confini dell’Europa”. Lo dice il presidente della Regione, Musumeci.
“Coopereremo con le nove prefetture dell’Isola per fornire collaborazione e coordinare gli aspetti logistici, assieme alla Regione Siciliana – Dipartimento Regionale della Protezione Civile, per la distribuzione di farmaci e di ogni genere di prima necessità e perché i profughi possano avere tutta l’assistenza di cui necessitano. Con l’auspicio che, al più presto, quanto sta accadendo in Ucraina abbia soluzione positiva e pacifica”.

Chi l’avrebbe mai pensato che la generazione del XXI secolo avrebbe vissuto una nuova guerra dopo la seconda guerra mondiale. E non è una possibilità ma una realtà. Una speranza è fornita dalla negoziazione avviata ieri. La paura, alimentata dai media, sta catturando le popolazioni.  L’Italia, in linea d’aria è molto più vicina all’Ucraina, di quanto si possa immaginare. Tanto più la Sicilia, porta del Mediterraneo.

La guerra coinvolge la Sicilia per motivi geopolitici, innanzitutto. Primo tema è la base di Sigonella. Per quanto si moltiplichino gli appelli a non coinvolgere l’Italia nel conflitto, a non usare Sigonella per le operazioni militari in Europa fra cui quello, preoccupato, del sindaco di Lentini, da questa mattina il livello di allerta di Sigonella è salito a stato di pre mobilitazione.

Ed è da Sigonella che sono partiti tutti droni da ricognizione che nelle ultime settimane hanno operato in territorio ucraino e probabilmente non soltanto.

Sigonella, peraltro, è certamente la base operativa più vicina in linea d’aria. La scelta della collocazione siciliana, infatti, dipende proprio da questa vicinanza sia ai territori dell’Est Europa che a quelli arabi. Distanze non piccole in senso assoluto ma facilmente raggiungibili con le attuali velocità e gittate garantire dalle nuove tecnologie militari.

Altro grande tema è il Muos di Niscemi. La grande stazione radar militare USA è certamente il collegamento principale per le osservazioni satellitari, per le comunicazioni, per la guida a distanza dei droni, per tutte le operazioni militari della ‘guerra tecnologica moderna’. Il Muos di Niscemi è uno dei quattro esistenti al mondo. In realtà il sistema Muos è composto da cinque satelliti e da quattro stazioni di terra. A Niscemi c’è una delle quattro stazioni di controllo di terra. Le altre tre sono in Australia, in Virginia in territorio Statunitense, e sulle isole Hawaii. Va da se che il sistema utilizzato in questo caso è quello di Niscemi visto, peraltro, che fa il paio con il sistema di controllo satellitare di Sigonella.

Terzo tema è quello di Birgi, l’aeroporto militare in territorio di Marsala che è già stato al centro degli attacchi a tempi della guerra del Golfo. Anche in questo caso l’eventuale uso di aerei militari non può che prevedere la mobilitazione di Birgi da dove la raggiungibilità del territorio ucraino è abbastanza semplice in un tempo piuttosto ridotto. Un aereo di linea impiega meno di tre ore, facile immaginare che un aereo militare possa essere sull’obiettivo eventuale in meno di metà di questo tempo.

D’altronde nel Mediterraneo, quindi proprio di fronte le coste siciliane, stanno incrociando nave, sommergili e unità militari russe a dimostrazione che la posizione è fondamentale.

La Sicilia è lo snodo di tutti i collegamenti tecnologici, internet e perfino elettrici fra il territorio africano e quello europeo. facile comprendere che sia strategia sotto molti punti di vista.

C’è, poi, il tema del gas. Il prezzo è alle stelle per effetto dei rischi di interruzione di arrivi attraverso i giacimenti dell’est Europa. Per sette anni la Sicilia è stata al centro di un progetto di rigassificatore della Ionio gas, con partner dell’italiana Erg e della statunitense Shell da realizzare nella rada di Augusta che però non si è mai fatto per lungaggini burocratiche. Oggi sarebbe la soluzione energetica europea a questa crisi

Il gas proveniente dal Nord Africa approva comunque in Sicilia. La condotta arriva in territorio di Marsala (non distante da Birgi) e da lì viene convogliato su termini Imerese da dove si diramano reti che raggiungo anche la Sardegna.

Per tutti questi motivi la Sicilia sta a guardare con preoccupazione a quel che avviene in Ucraina e gli sviluppi, al momento, non sembrano affatto rassicuranti.

Il premier Draghi ha parlato chiaro: l’Italia condanna la guerra e il Governo varerà un pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia che non vuole cedere l’Ucraina alla Nato. La Chiesa in preghiera.

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Francesco Pira ricorda il grande Bruno Pizzul: “Un esempio per le nuove generazioni

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«L’Italia ha perso un grande Uomo, un grande Giornalista Sportivo, un esempio per le nuove generazioni». Così Francesco Pira, giornalista e sociologo, ha commentato la scomparsa del grande cronista sportivo Bruno Pizzul, storica voce delle Nazionale italiana di calcio.

Pira, docente di sociologia all’università di Messina, insieme al giornalista friulano Matteo Femia ha scritto una biografia del grande telecronista, intitolata “Una Voce Nazionale” (Lupetti Editore). 

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Il Rotary nelle scuole con il progetto “Scialla”

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Il Rotary club di Gela presieduto dall’ Ing. Ugo Granvillano inizierà domani 7 marzo ore 9.00 presso l’Ist.tecnico tecnologico E. Morselli presieduto dalla Dirigente Viviana Aldisio il il Progetto Scialla, sulle linee guida del progetto del Rotary distretto2110 Sicilia -Malta. Il progetto “Scialla”propone lo
sviluppo di azioni a supporto della fascia (pre-)adolescenziale, nell’ottica del contrasto al disagio
psicosociale che sembra attraversarla particolarmente nell’epoca attuale, ed i cui effetti sono stati manifesti in fatti di cronaca anche recenti. Spesso ci possono essere comportamenti a rischio messi in atto, anche solo per senso di libertà, perché non se ne comprendono le conseguenze, perché in essi non si percepisce il pericolo, la mancanza di rispetto, nemmeno la paura , ma solo il vederne l’ipotetico aspetto libertario di poter agire esprimendo se stessi. Pensiamo al tema delletossicodipendenze, alle violenze sessuali, al possesso illegale di armi, alle gravidanze indesiderate.
In tal senso gli obiettivi del progetto sono :
– aiutare i giovani e le famiglie a riconoscere il dolore come possibile componente del proprio
vissuto e conseguenza delle loro azioni o omissioni;
– sensibilizzare i giovani a riconoscere le possibili conseguenze sociali e giuridiche di azioni ed omissioni compiute quotidianamente;
– indagare sul perché del disagio, dell’assenza di punti di riferimento familiari, sociali, religiosi;
– indagare sulla paura della solitudine di molti ragazzi e di come il loro malessere non sia
riconosciuto né in ambito familiare né dagli amici coetanei.


In tal senso, il Rotary club di Gela, si propone di sviluppare delle attività nel territorio, volte a tal fine, attraverso l’agire di service dei soci o la collaborazione
volontaria e gratuita di esperti del settore, presso scuole, associazioni, enti del terzo settore.
Interverranno la Prof.ssa Concetta Sains e la referente del progetto per il Rotary club di Gela dott.ssa Rosaria D’Amaro- psicoterapeuta.

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Tre mln e mezzo per la Casa della fanciulla del Carmelo di Butera

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Butera – Un finanziamento di 3.517.114 è stato assegnato dall’Assessorato alla Famiglia in favore della Casa della fanciulla del Carmelo – Cantello nel territorio di Butera.

Il finanziamento è finalizzato alla realizzazione di interventi strutturali e impiantistici per l’efficientamento energetico dei luoghi della cultura statali” del Complesso Monumentale denominato “Casa della fanciulla del Carmelo – Cantello nel territorio di Butera .

Il decreto è stato già pubblicato sul sito del Ministero.

https://trasparenza.cultura.gov.it/archivio28_provvedimenti-amministrativi_0_24644_726_1.html

Il sindaco di Butera Giovanni Zuccalà ha rivolto un ringraziamento pubblico al Commissario straordinario Domenico Ficarra che, con dedizione ed impegno ha seguito l’iter che ha portato a questo risultato importante per la struttura per la quale da tempo si attendevano aiuti finanziariin grado di realizzare una imponente ristrutturazione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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