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La Sicilia falcidiata dal maltempo

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Dopo la tragedia di Ischia ci si interroga sullo stato di sicurezza delle Regioni. La Sicilia un territorio ad altissimo rischio di frane e per questo diventano assolutamente prioritari gli aiuti attraverso fondi statali ed europei per riuscire a contenere le emergenze. Ad eccezione dell’ultimo biennio nell’Isola si è tenuto un apparente andamento lento nell’espletamento degli iter progettuali. E c’è chi nette in dubbio che si riescano a spendere tutti i fondi messi a disposizione dall’Fsc, il Fondo per lo sviluppo e la coesione che rappresenta, congiuntamente ai fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali . Dalla Regione arriva la rassicurazione sulla previsione di spesa di 500 milioni di euro per mettere in sicurezza i territori a rischio. Si torna anche a parlare di ritorno alle ex province per le quali è stata cambiato solo il nome e nulla più, per individuare responsabilità e competenze.

Il maltempo porta danni e disagi in tutta la Sicilia ma soprattutto fra Siracusa e Ragusa. Protezione civile in allerta, inviti a restare a casa e scuole chiuse nel territorio siracusano maggiormente colpito.

Il maltempo sferza il Ragusano, danni ingenti alle aziende agricole e nelle private abitazioni.

“Sono in stretto e continuo contatto con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina e seguo da vicino l’evolversi della situazione relativa al maltempo nella Sicilia sud-orientale. Mi riservo, una volta avuta la relazione sui danni, di dichiarare lo stato di calamità per quelle zone” dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, in merito all’ondata di maltempo che ha colpito alcune aree dell’Isola.

“La Regione – prosegue il governatore – ha dato, inoltre, la propria disponibilità a prestare supporto, con uomini e mezzi, alla Protezione civile nazionale per la tragedia avvenuta nell’Isola di Ischia. Alla comunità campana – conclude Schifani – va la solidarietà e la vicinanza mia personale e di tutto il popolo siciliano. Alle famiglie delle vittime il cordoglio più sincero”.

“Nel corso della mattinata di oggi, preso atto dei danni provocati dalle condizioni meteo avverse, è stato deciso che i Sindaci disporranno la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della provincia per lunedì, 28 novembre, al fine di consentire le verifiche tecniche dei rispettivi immobili” spiega il prefetto che coordina il Centro coordinamento soccorsi (Ccs).

Maltempo in Sicilia, danni anche nell’Ennese e nel Nisseno, chiusa una strada

A causa del maltempo, è stata danneggiata la rete elettrica, per cui, ci sono diversi Comuni del Siracusano che hanno problemi con l’illuminazione. Stamane, la Siam, gestore del servizio idrico a Siracusa, aveva annunciato problemi all’erogazione idrica per via di un black out che ha coinvolto pozzo Grottone, fonte di approvvigionamento del quartiere di Belvedere. “Con riguardo alle diverse diffuse criticità sulle reti infrastrutturali, Enel e Telecom in particolare hanno già provveduto a rafforzare le rispettive squadre ma gli interventi sono ancora resi difficoltosi per

 l’impossibilità di operare in alta quota a causa delle forti raffiche di vento” spiega il prefetto Giusi Scaduto.

Resta chiusa la SP 39 lato nord, arteria della zona montana di Siracusa, ma l’accesso a Buscemi è consentito sul lato sud mentre è stata riaperta la Sp 26. A Gela cadono alberi e le strade sono allagate, ma questa è una costante….

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Seicento scout in città per il Thinking Day

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Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.

Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.

La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.

E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.

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Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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