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Cronaca

La ricetta di Siciliacque per un nuovo approvvigionamento

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Caltanissetta – Sono previste trivellazione di nuovi pozzi e ammodernamento di quelli esistenti, miglioramento dei sistemi di prelievo d’acqua dagli invasi, ricostruzione e potenziamento delle centrali di sollevamento, efficientamento delle condotte in sinergia con i gestori d’ambito.
Sono questi alcuni degli interventi già messi in atto da Siciliacque per fronteggiare la crisi idrica che ha colpito l’intera regione e sta determinando, rispetto agli anni passati, una riduzione d’acqua stimata in 6,5 milioni di metri cubi fra giugno e il prossimo mese di dicembre, così come rilevato nei tavoli tecnici coordinati dall’Autorità di Bacino regionale. 
Malgrado la siccità, che sta facendo svuotare le dighe, Siciliacque è riuscita in estate a confermare i quantitativi d’acqua del 2020, mitigando così gli effetti della crisi idrica. Soprattutto nella parte centro-meridionale dell’Isola. Le province di Agrigento, Caltanissetta e le aree interne del Palermitano, che sono approvvigionate dal sistema idrico Fanaco-Madonie Ovest, sono state infatti quelle che più di tutte hanno sofferto le pochissime piogge del periodo estivo. In questi territori si sono dunque concentrati gli interventi di compensazione effettuati da Siciliacque, che stanno consentendo di recuperare quasi 2 milioni di metri cubi d’acqua.
In provincia di Caltanissetta, grazie anche ai lavori fatti da Caltaqua, è stato possibile recuperare ulteriori risorse idriche e ridurre le perdite, scongiurando così impatti rilevanti sulla distribuzione agli utenti nonostante la minore disponibilità d’acqua.  
Con il livello dell’invaso Fanaco ai minimi storici, d’intesa con l’Ati di Agrigento, Siciliacque ha provveduto alla trivellazione di un “pozzo gemello” nel campo pozzi Favara di Burgio, che aumenterà di ulteriori 30 litri al secondo la portata dell’acqua nei Comuni della fascia costiera dell’Agrigentino, capoluogo di provincia incluso. Il pozzo, realizzato in tempi record, entrerà in esercizio non appena saranno definite le necessarie autorizzazioni che – grazie alle interlocuzioni con l’Ati e il Genio civile di Agrigento – dovrebbero arrivare in tempi brevi.  
Siciliacque ha inoltre ricostruito le centrali di sollevamento Montescuro di Prizzi e Campanella di Lercara Friddi, ha potenziato il sistema di presa galleggiante dell’acqua dal lago Ancipa, ha ammodernato la centrale di sollevamento Cozzo della Guardia (Caltanissetta), nonché il campo pozzi Staglio a Castelvetrano e quello di Giardinello a Comiso. “Questi interventi – spiega l’ingegnere Massimo Burruano, responsabile della direzione operativa di Siciliacque – hanno consentito di alleggerire il sistema Fanaco-Madonie Ovest dal suo normale utilizzo, approvvigionando le zone confinanti ad esso collegate mediante risorse alternative provenienti dagli altri sistemi. Fino al mese di agosto siamo riusciti a mantenere livelli di distribuzione in linea con quanto fatto nelle stagioni precedenti, limitando la possibile riduzione solamente al periodo autunnale”.
“Se tra settembre e dicembre non dovessero esserci piogge significative – sottolinea Giuseppe Alesso, direttore generale di Siciliacque – potremmo trovarci in una situazione particolarmente complessa, che affronteremo con il massimo impegno ed in stretto collegamento con la Regione, le Ati e i gestori d’ambito

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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