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La ” ricetta” della Cisl per l’area di crisi complessa

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Un accordo di programma arrivato dopo 4 anni e che scade ad ottobre senza aver prodotto risultati, un bando per far nascere nuove imprese con norme stringenti e inadatte a piccole e medie imprese cosicchè anche qua niente risultati, la riqualificazione del personale in esubero dell’indotto mai avviata: sono i cardini del flop dell’area di crisi di Gela. Quale proposta per ripartire? La X Commissione del Senato che sta indagando sui ritardi dell’area di crisi di Gela ha chiesto ai vari soggetti auditi nei giorni scorsi di inviare proposte operative in una relazione scitta. La Cisl ha nviato la sua: dieci pagine di analisi e proposte. Il sindacato chiede un nuovo bando per finanziare le imprese con regole più appetibili,infrastrure a cominciare da quelle a sostegno dell’agroalimentare, i corsi di riqualificazione del personale soprattutto nel settore ambientale e delle bonifiche,la disponibilità dei lotti industriali. E poi puntare su Zes e Cis. Ma il sindacato reclama pure che ci sia un coordinamento sulle azioni per l’area di crisi. <E’ innegabile- scrive la Cisl – che non ci sia stata in tutti questi anni alcuna attività di coordinamento, infatti, non ha mai svolto un ruolo propositivo il Gruppo di coordinamento e controllo previsto dall’articolo 8 dell’accordo di Programma e di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico che si avvale del supporto tecnico di Invitalia. Per questo motivo si propone di avviare un coordinamento locale presieduto dalla Prefettura al fine del monitoraggio delle azioni locali>

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Sempre più adesioni alla scuola politica del laboratorio PeR

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Numeri sempre più alti per gli incontri settimanali della seconda edizione della scuola di formazione politica PeR. In presenza nella sede di via Romagnoli c’erano circa 30 persone oggi e una media fissa di 250 utenti collegati per tutta la durata degli incontri. Si è parlato di federalismo e autonomia differenziata.

Soddisfatto il segretario regionale Miguel Donegani che ha aperto l’incontro ripercorrendo i temi politici della settimana a cominciare dell’assurdo scontro nella maggioranza sul nuovo ospedale. Il duo PD – Civici ha dato modo a Donegani di stigmatizzare certi comportamenti che non dovrebbero neanche esistere quando si parla di salute ma anche di far risaltare che la coesione granitica della maggioranza è solo di facciata.

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“Comuni Ricicloni”: dimezzata in sette anni la produzione di rifiuti indifferenziati

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Una Sicilia sempre più “Riciclona”, che di anno in anno grazie all’impegno delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani sta avviando un concreto cambiamento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dimostra il numero delle realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani.

Cresce, inoltre, di anno in anno il numero dei Comuni Rifiuti Free, passati dai 33 del 2020 ai 98 del 2023, caratterizzati da una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg pro capite. Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2024, presentato oggi a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa, presso lo Spazio Mediterraneo, nell’ambito della sesta edizione di Sicilia Munnizza Free, la campagna di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarla verso l’economia circolare.

Nella classifica dei Comuni Ricicloni stilata da Legambiente Sicilia svettano quest’anno Santa Cristina di Gela, Comune Rifiuti Free assoluto con 16,6 kg RI/ab e il 90,5%, e Mirto, che con il 93,8% si conferma il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata. Cresce complessivamente la raccolta differenziata nella regione, che si attesta sopra il 55% (55,7% Dati Dipartimento Regionale Rifiuti – 55,20% Dati Ispra), e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: poco meno di 950 mila tonnellate nel 2023, con un decremento del 47% rispetto al 2017.

In questa edizione del dossier, il focus è dedicato in particolare ai Comuni siciliani che producono meno rifiuti indifferenziati e che riescono, pertanto, a sfuggire alla crisi delle discariche e a contenere i costi nella tariffa a carico dei cittadini.

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Attualità

Al Museo Civico di Niscemi si presenta “I luoghi della memoria di Gela, Butera, Mazzarino e Niscemi”

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Il libro “I luoghi della memoria di Gela, Butera, Mazzarino e Niscemi” verrà presentato domani, sabato 25 gennaio alle 17, al Museo Civico di Niscemi. Una pubblicazione curata dall’associazione culturale Lamba Doria con il patrocinio del comando militare dell’Esercito in Sicilia e dei quattro comuni coinvolti.

Numerosi gli interventi previsti. Al termine della presentazione, verrà dato spazio anche una mostra fotografico sullo sbarco degli alleati (dall’archivio di Totò Ravalli). 

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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