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La reliquia del beato Livatino a Gela

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La reliquia del Giudice Beato Rosario Livatino per la prima volta a Gela ed in una scuola. Ad ospitare la tappa della sua peregrinatio in Sicilia è l’Istituto comprensivo san Francesco diretto dall’arch. Maria Lina La China. Il reliquiario, contenente la camicia intrisa di sangue indossata dal magistrato nel giorno dell’agguato, sosterà nella cappella della scuola di via Niscemi (plesso centrale, ex Paolo Emiliani Giudici) per tutta la mattinata del 25 novembre, dalle ore 9 alle ore 12:30. Per l’occasione l’istituto ha promosso una serie di eventi sui temi “Diritto & Legalità” che prenderanno il via giovedì 24 novembre con l’inaugurazione della mostra “L’eredità di Falcone e Borsellino” prodotta dall’Ansa, alla presenza dello storico corrispondente da Gela, il giornalista Franco Infurna. L’esposizione avrà luogo nell’auditorium Morselli del plesso centrale e sarà visitabile alle scolaresche (previa prenotazione al link

https://forms.gle/h7u9NbRwdU7qePRe9

fino al 7 dicembre

Il 25 invece la giornata si articolerà, in parallelo alla vista alla reliquia, con un incontro dibattito degli studenti con Mariella Giordano, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Gela e Giuseppe Palilla, presidente dell’associazione di Canicattì “Amici del Giudice Livatino”. Appuntamento alle ore 10 nell’auditorium Virgilio Argento. Lunedì 28 invece il giornalista di Avvenire Marco Pappalardo presenterà il suo libro “Non chiamatelo ragazzino” dedicato al Giudice Livatino nel corso di un incontro con gli alunni delle classi V della sezione primaria. Il programma si concluderà il 7 dicembre con l’avvocato gelese Giovanna Cassarà che interverrà all’incontro dal tema “Contro la violenza sulle donne” con la partecipazione delle madri delle vittime Laura Russo e Giordana Di Stefano. La giornata sarà aperta con un flash-mob che avrà luogo nel plesso Pirandello che verrà condiviso anche dagli alunni degli altri plessi

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“La chimica nell’arte”: convegno all’istituto “Majorana”

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All’auditorium dell’istituto “Majorana” si è tenuto il convegno “La chimica nell’arte”. L’evento ha visto la partecipazione del prof. Giunta, docente di chimica e autore del libro “La statua di Maria Ss. Addolorata di Enna”, e di Maria Angela Sutera, restauratrice di fama.

Il convegno ha visto la partecipazione degli studenti dell’indirizzo professionale “Industria e Artigianato per il Made in Italy” e del Liceo artistico, che hanno approfondito il ruolo fondamentale che la chimica gioca nel restauro dei beni culturali. I relatori hanno illustrato come le tecniche chimiche siano essenziali per la conservazione e la valorizzazione delle opere d’arte, contribuendo alla loro preservazione per le future generazioni.

La dirigente Carmelinda Bentivegna ha apprezzato il grande entusiasmo degli studenti, che hanno posto numerose domande interagendo attivamente con i relatori. L’evento è stato organizzato dalle docenti Milena Pizzo e Sonia Madonia, che hanno propiziato una riflessione profonda sulle sinergie tra scienza e cultura, fondamentali per la crescita delle nuove generazioni.

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Cittadinanza onoraria alla Polizia, nel ricordo di Calogero Zucchetto

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Domani il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, a Sutera, presenzierà alla cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato, in memoria di Calogero Zucchetto.

La cerimonia si svolgerà al museo etnoantropologico alla presenza del Questore Pinuccia Albertina Agnello, del Prefetto Chiara Armenia, del Sindaco di Sutera Giuseppina Catania, della sorella dell’agente vittima del dovere, Santina e di altre Autorità civili, religiose e dei vertici militari della provincia.
Calogero Zucchetto entrò in polizia a 19 anni, fu uno dei primi agenti di scorta di Giovanni Falcone. Abile poliziotto nonostante la giovane età, nei primi anni ’80 faceva già parte nella Squadra Mobile di Palermo diretta da Ninni Cassarà, collaborando a stilare il rapporto contro “Michele Greco + 161” che rappresentava la compagine delle cosche mafiose uscite vittoriose dalla seconda guerra di mafia. La sera del 14 novembre 1982, due killer attesero Zucchetto in via Notarbartolo, fuori da un bar di Palermo, uccidendolo con cinque colpi di pistola, all’età di 27 anni. Oltre ai due esecutori materiali furono successivamente condannati anche altri membri della Cupola di Cosa Nostra come mandanti.

A Gela, il Commissariato di Polizia insiste sulla strada intitolata proprio a Calogero Zucchetto.

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La Giornata della Memoria nei saloni della Prefettura con 32 medaglie consegnate

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Ricordo e commozione sulle note della “Vita è Bella” alla cerimonia che si è svolta nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio, in occasione della ricorrenza della giornata della memoria delle vittime della Shoha, presso i saloni di rappresentanza della Prefettura, dove il Prefetto, alla presenza dei Sindaci di Caltanissetta, San Cataldo, Mazzarino, Riesi, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco e Sommatino e dei vertici delle Forze di Polizia nonché del Presidente dell’ANPI, ha consegnato le Medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica in ricordo di alcuni cittadini della Comunità nissena, deportati e internati nei lager nazisti.


In particolare, il Prefetto unitamente ai Sindaci dei Comuni di origine degli insigniti hanno consegnato ai familiari, visibilmente emozionati, trentadue medaglie in ricordo dei loro cari: Sig.ri AMICO Carmelo, CANCEMI Guido, REITANO Michele, RIGGI Cataldo, VESPA Giovanni, CALABRESE Giuseppe, PUCI Salvatore, TASCHETTA Giuseppe, TURCO Biagio, ALU’ Michele, CAGNINA Luigi, CARRUBBA Filippo, GUTTILLA Vincenzo, LOMBARDO Filippo, LOMBARDO Ignazio, SALERNO Salvatore, SAVATTERI Carmelo, ALOTTA Pietro, ALOTTA Salvatore, AMBROSIANO Giuseppe, AMICO Calogero, AMORE Biagio, DI MARIA Carlo, MESSINA Calogero, MESSINA Croce, OTTAVIANO Calogero, PIRRELLO Calogero, PUCCIO Gaetano, TORNABENE Salvatore, BILARDO Luigi, MARINO Diego e CAPRA Michele, internati nei campi di concentramento e costretti al lavoro coatto, talora senza riuscir più a fare rientro a casa.


Nel corso della cerimonia, al fine di condividere con i partecipanti taluni momenti di riflessione sulle atrocità perpetrate nei campi di concentramento, è stata proiettato un breve filmato tratto dal film “La Vita è Bella”.

A seguire, si è data visione delle immagini – estrapolate dagli archivi dell’Istituto Luce, relative alla cerimonia della firma della Costituzione Italiana avvenuta in una sala di Palazzo Giustiniani il 27 dicembre del 1947, affermazione dei principi di libertà e uguaglianza.
Nella circostanza il Prefetto, con un breve messaggio, ha onorato le vittime dell’olocausto e, nel richiamare i principi della Carta costituzionale, chiara e ferma espressione del pluralismo sociale, culturale, politico ed economico, ha rimarcato l’importanza della memoria quale valore da preservare per accrescere la consapevolezza nelle nuove generazioni. In particolare, il Prefetto ha sottolineato come sia responsabilità di ciascun cittadino fare in modo che la storia non si ripeta, richiamando l’impegno di ciascuno a contrastare saldamente qualunque forma di discriminazione e indifferenza e a farsi promotori dei valori dell’uguaglianza, della solidarietà e del rispetto reciproco.

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