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Politica

La Regione taglia il contributo per le donne colpite da alopecia

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Palermo  – “Sembra incredibile come per il governo Schifani le fasce deboli siano sempre da sacrificare sull’altare del risparmio. Nella nuova finanziaria è sparito il contributo per l’acquisto di protesi capillari. Un taglio sulla pelle dei siciliani. Schifani rifinanzi la misura”. 

Lo denuncia il deputato Ars e coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola. 

“La destra di Schifani – spiega Di Paola –  si vanta dei grandi risultati economici e di risanamento dei conti regionali ma poi presenta una finanziaria regionale con un’amarissima sorpresa: la soppressione del capitolo che riconosce il contributo per l’acquisto di protesi capillari alle donne siciliane sottoposte a trattamenti chemioterapici o colpite da alopecia. Basta fare cassa sulla pelle dei siciliani soprattutto di quelli che sono in difficoltà. Presenterò immediatamente un emendamento in commissione bilancio per rifinanziare la misura, non sono certo questi i tagli da fare alla spesa regionale.

Parliamo della legge a mia prima firma che dopo anni di battaglie è diventata operativa e che riconosce al pari delle altre regioni il diritto alle donne siciliane colpite da alopecia o sottoposte a trattamenti chemioterapici a ricevere un contributo per l’acquisto delle protesi. Un sacrosanto diritto per troppo tempo negato e che non deve essere cancellato. Siamo pronti come M5S Sicilia a dare battaglia fino a quando la misura non verrà rifinanziata” – conclude Di Paola. 

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Commissione sugli eventi:”perché il Sindaco commissaria l’assessore al ramo.Non si fida?”

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“In merito alla commissione contributi per gli eventi, ho atteso qualche giorno perché volevo vedere le reazioni del mondo politico ma anche le contro reazioni dell’amministrazione comunale, e sinceramente non volevo esagerare perché ormai è quasi come sparare sulla Croce Rossa”: così il segretario regionale del movimento PeR interviene sul caso che da qualche giorno sta infiammano la politica locale.
“Ho notato dall’opposizione qualche osservazione pertinente- dice l’esponente dei progressisti e riformatori- ma non posso che constatare mio malgrado che non è accaduto da parte di chi ci amministra. Oltre al palese dispregio con l’articolo 7 dell’ avviso pubblico che afferisce le competenze alla commissione pertinente con nomina dirigenziale e non con delibera o determina sindacale (come invece si è fatto) c’è un aspetto politico non indifferente a corredo di tutto ciò. Facciamo per un attimo un ragionamento per assurdo: si vuole nominare una commissione che deve selezionare anche la congruità delle proposte di privati ? La stessa dovrebbe essere esterna ai rapporti di Giunta ma anche del consiglio, quindi che senso ha mettere dentro la commissione gli assessori al ramo? Vuol dire che non ti fidi dell’assessore nella selezione autonoma delle richieste e si vuole esercitare un controllo su di esso tramite la commissione ?”. Insomma a prescindere le incongruenze palesi più che una commissione per gli eventi sembra un commissariamento all’assessore al ramo. Per carità il detto fidarsi è buono non fidarsi è meglio ci può anche stare, ma gli assessori si scelgono, non sono imposti se non ti fidi di loro si possono sempre esercitare le prerogative di legge ovvero il cambio dell assessore o il cambio della delega”.

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È scontro sulla biblioteca.Cavallo a Giudice:”stai sereno”

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Il presidente della commissione cultura Sara Cavallo reputa deplorevole e irrispettoso l’atteggiamento del consigliere Giovanni Giudice di Una buona idea che attua ingerenze nelle attività delle commissioni dove non è componente.

“L’apertura della biblioteca e’ stata seguita dalla commissione cultura assieme all’amministrazione, fin dall’inizio del nostro insediamento e siamo soddisfatti del lavoro svolto. Ma ahimè – dice Sara Cavallo- il consigliere si reputa tuttologo anche fino a calpestare le funzioni dei colleghi. Volevo invitarlo a star sereno e tranquillo perché l’attenzione da parte della commissione è massima. Se il collega ha delle proposte li può condividere con colleghi di maggioranza nonché componenti di commissione che hanno lavorato per la riapertura della Biblioteca.All’indomani dell’apertura ci siamo messi a lavoro con tutti i componenti della commissione affinché si possano trovare soluzioni che permetteranno ai giovani studenti di poter fruire della Biblioteca in più giorni pomeridiani”

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Incardona contesta l’opposizione che dorme

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“Oramai è da parecchie settimane che mi chiedo se all’interno del civico consesso esista una forza di opposizione, oppure se coloro che dalla città sono stati votati per fare opposizione, siano realmente consapevoli della funzione di controllo che svolge il consigliere comunale verso l’azione periodica dell’amministrazione”: ad attaccare l’opposizione è l’ex consigliere ed assessore Totò Incardona.


“È politicamente triste – dice- assistere ad un’opposizione che pare abbia creato volutamente una patina di tranquillità e silenzio nei confronti della città, mettendosi in prima fila durante manifestazione ed incontri istituzionali, e tralasciando quelli che sono i temi di fondamentale importanza per la città.
Mi riferisco, ad esempio, alla delibera di adesione alla procedura semplificata deliberata dalla giunta; mi sarei aspettato che l’opposizione intervenisse immediatamente chiedendo un monotematico sul punto, ma non di certo per interrogare l’amministrazione ma per sviscerare l’operato dell’OSL, alle determinazioni del quale, sono legate tantissime classi di creditori gelesi e non.
Ed ancora mi sarei aspettato che l’opposizione portasse in aula la problematica della partecipata Ghelas Multiservizi e dei suoi dipendenti, che chiedesse notizie ai dirigenti relativamente al nuovo piano industriale e di rilancio della partecipata ed invece, nulla di tutto ciò”.


“Capisco che oggi va di moda il termine opposizione costruttiva, ma in questo civico consesso più che una opposizione costruttiva, vedo una opposizione inesistente.Se proprio l’opposizione vuole essere costruttiva, perché non si schiera al fianco del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici, che ben conoscono la materia avendola affrontata nella legislatura passata, creando una barricata alla regione, ove governa il centrodestra, che è da loro rappresentato in consiglio, e chieda conto e ragione dei finanziamenti persi in Agenda Urbana.È impossibile che chi fa politica da fuori le istituzioni debba essere da pungolo per l’opposizione, la quale oggi ha soltanto dato un timido segnale di esistenza in vita uscendo dall’aula nella seduta dedicata alle mozioni.Mossa politicamente inutile poiché il sindaco oggi detiene una maggioranza bulgara che gli consente la votazione degli atti senza strategie da parte dell’opposizione.Il mio rammarico è che durante la scorsa consiliatura si è fatto di tutto per evitare il dissesto, ma purtroppo, dopo numerosi scontri, anche pubblici con la burocrazia, siamo stati costretti a dichiararlo andando incontro ad una scadenza del mandato che non ci ha consentito di interloquire con l’Osl o di approfondire la questione del nuovo contratto Ghelas poichè la documentazione ci fu consegnata in ritardo da parte degli uffici.Mi auguro che l’opposizione inizi a dare prova di maturità politica, dando risposte immediate alla città e mettendo a disposizione del sindaco i propri riferimenti di governo regionale, e che non si debba aspettare la prossima inaugurazione o incontro istituzionale per vederla presente con le proprie dichiarazioni politiche” – conclude Incardona.

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