Caltanissetta – La Questura di Caltanissetta stamattina ha ricordato l’Ispettore Superiore Salvatore Falzone e il Vice Sovrintendente Michele Pilato, investigatori della Squadra Mobile, tragicamente deceduti in servizio a causa di un incidente stradale.
I due poliziotti, la mattina del 24 giugno 2004, si stavano recando in auto a Gela per lo svolgimento di delicate indagini finalizzate alla cattura di un pericoloso latitante. Alla breve cerimonia commemorativa hanno partecipato funzionari e dipendenti della Questura, i familiari delle vittime, tra cui Chiara, poliziotta delle volanti, figlia di Michele Pilato, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Caltanissetta e Gela e delle organizzazioni sindacali.
In ricordo delle vittime il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, alla presenza del Prefetto Chiara Armenia e del Cappellano della Polizia di Stato, don Vicente Genova, ha deposto una corona presso il Monumento ai caduti della Polizia di Stato, quindi ha letto un messaggio fatto pervenire dal Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani che ha conosciuto Salvatore Falzone e Michele Pilato nei primi anni duemila da funzionario del Servizio Centrale Operativo.
“Care colleghe, cari colleghi,mi dispiace non essere oggi in mezzo a voi, ma ci sono con il cuore e affido a questo breve messaggio il mio ricordo dell’Ispettore Superiore Salvatore Falzone e del Vice Sovrintendente Michele Pilato. Li avevo conosciuti più di vent’anni fa quando ero a Caltanissetta per la cattura di un latitante. In una drammatica giornata di giugno mi arrivò la tremenda notizia del grave incidente in servizio che li aveva coinvolti e immagino lo sgomento e il dolore di chi ha condiviso con loro percorsi professionali e esperienze di vita.
La cerimonia di oggi testimonia quanto la loro passione per il nostro lavoro, difficile, faticoso ma entusiasmante e unico, abbia germogliato nei ricordi di chi li ha conosciuti e di chi è arrivato dopo, sentendone i racconti.
Il loro sacrificio e la loro voglia di mettersi sempre al servizio della gente sono il testimone importante che ci hanno lasciato.
Ricordare oggi Salvatore e Michele significa rendere viva la loro memoria e il loro esempio che non è stato vano.
Giunga un saluto affettuoso e riconoscente ai familiari presenti e un abbraccio a tutti voi. Vittorio Pisani”.
Aseguire, nella sala Emanuele Loi si è tenuto un breve incontro commemorativo durante il quale alcuni colleghi oggi in quiescenza della “Sezione Catturandi”,Commissario Capo Angelo Tamburello, Commissario Capo Calogero Diana e Sostituto Commissario Patrizio Giugno, hanno tracciato un breve profilo professionale e umano dei due poliziotti, vittime del dovere.
L’appuntamento di fede che, per tradizione apre le porte all’estatr di Gela, si avvicina a grandi passi. La prima processione del quadro che prelude al grande giorno del 23 giugno, ha fatto registrare un gran numero di presenze. Il quadro, che parte dalla zona dell’ospedale, viene portato a spalla verso la Chiesa dei Cappuccini accompagnato da una folla di fedeli in preghiera.
Ecco il programma delle celebrazioni:
La festività religiosa più sentita dalla popolazione gelese, nonostante la patrona sia la Madonna dell’Alemanna è quella della Mafonna delle Grazie, verso la quale gli abitanti della città nutrono grande devozione. La Madonna delle Grazie è venerata presso il trcentesco convento dei Padri Cappuccini Minori di Gela.
La festa in suo onore si celebra il 2 luglio con la solenne processione del simulacro ottocentesco rappresentante la Vergine con il Bambin Gesù. In occasione della ricorrenza, oltre alla “promessa del viaggio scalzo” per le grazie ricevute, i fedeli recano in segno di omaggio dei grandi ceri votivi decorati e inghirlandati: “i cannili”. Un’antica usanza tramandata fino ai nostri giorni vuole che la festa sia dedicata alla benedizione dei bimbi.
I momenti più significativi della festa sono: il solenne novenario (23 giugno – 1º luglio), quando il popolo si rivolge alla Madonna attraverso la preghiera della “Coroncina” e partecipa alla celebrazione eucaristica, solitamente presieduta da un predicatore appositamente invitato. Il giorno 2, la giornata di festa, ha inizio con la messa mattutina e la “maschiata” di mezzogiorno .
La processione ha inizio alle ore 16.00 circa dalla Chiesa dei P.P. Cappuccini e snodandosi per le vie centrali della città si conclude a tarda sera, alle ore 24.00 circa con rientro del simulacro in chiesa e i giochi pirotecnici a mare.
Durante la processione, il corteo è più volte fermato affinché si possa permettere ai fedeli di esprimere il proprio “voto”; si assiste, tra il tripudio della immensa folla, a bordate di fuochi di mortaretti e continue svestizioni di bambini, alzati verso il cielo dalle mani di un frate cappuccino, sotto il simulacro della Madonna ed intramezzate da preghiere e canti.
Gli abiti dei bambini, offerti alla Madonna delle Grazie, verranno poi riacquistati dai genitori e le offerte ricavate sono destinate ai poveri della città.
La ricorrenza della Madonna delle Grazie si celebra in molte citta , fra cui Enna, Velletri e Capranica: è tradizione, infatti, che in questa occasione i capranichesi non più residenti rientrino al loro paese per partecipare ai festeggiamenti, in particolare alla solenne processione, cuore della festa religiosa.
“La febbre delle rotonde” non ha abbandonato l’Azienda Romano che si occupa di segnaletica stradale ed è sempre molto attenta allo ‘stato di salute’ delle strade di Gela, perché sulle strade lavora e le scandagliare centimetro per centimetro con occhio vigile in ogni angolo.
L’azienda ha già realizzato la Rotonda fra la via Niscemi e la via Borsellino e adesso si guarda intorno e lancia una nuova denuncia e sfida, in positivo, alla nuova amministrazione comunale, il cui primo cittadino era già elemento di spicco negli anni passati.
“Oggi la nostra attenzione si posa sulla rotonda che si trova sulla Ss 115 – dice Giuseppe Migliore amministratore dell’impresa – Come si evince dalla pietra miliare , è stata data in affido nel lontano Luglio 2015. Da allora nessun controllo ed oggi la rotonda si presenta così come si vede nella foto. Un deserto secco, con un blocco di pietra , senza un fiore. Niente.
Oggi lanciamo un nuovo ‘guanto’: se l’ amministrazione non e’ interessata al decoro della Rotatoria, c’è già chi è disponibile a farlo”. Una bella sfida e chi ci guadagna è la città che viene abbellita!
Mussomeli – La guerra a suon di comunicati stampa, invettive e minacce fra il sindaco di Mussomeli, on. Giuseppe Catania ed il Direttore generale dell’Asp Salvatore Ficarra potrebbe essere mitigata da un provvedimento consolatorio. Dopo il trasferimento di un ortopedico mai approdato a Gela, ha preso servizio oggi presso l’ospedale di Mussomeli il Medico Chirurgo Dr. Sorce plurispecializzato e molto conosciuto dagli utenti del territorio di Mussomeli. Un valore aggiunto per la sanità del comprensorio che contribuirà a migliorare con la sua storica esperienza da medico chirurgo, fatta presso l’ospedale di Mussomeli fino alla pensione, colmando una carenza di personale che si era venuta a creare con le dimissioni volontarie di un medico chirurgo argentino che prestava servizio presso lo stesso Presidio!