Assisi – C’è anche la provincia di Caltanissetta all’appuntamento di Assisi. I sindaci di Niscemi e Butera, Giovanni Zuccalà e Massimiliano Conti, il parroco della parrocchia Sacro cuore di Niscemi, il gelese Don Giuseppe Cafà, il Vescovo della Diocesi Armerina Mons. Gisana, hanno accolto l’invito ed hanno partecipato alle celebrazioni.
Oggi il saluto del Presidente della Regione Renato Schifani, rivolto alle istituzioni, ai duecento sindaci e ai cinquemila pellegrini provenienti dall’Isola, ma anche dall’Umbria e da tutte le altre regioni italiane, all’apertura delle celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d’Italia.
«Una Sicilia festante, oggi e domani, è chiamata a invadere Assisi in tutte la sue bellezze e in tutta la sua sacralità. Porteremo qui l’olio santo per alimentare la fiamma di san Francesco. Una Sicilia fatta da gente per bene che ama il lavoro e che vuole uscire dai temi della disoccupazione, della siccità per la quale ci stiamo battendo alacremente sotto il profilo istituzionale. Una Sicilia che accoglie, una Sicilia che aiuta chi sta male, che si occupa dei deboli; questa è la Sicilia che portiamo ad Assisi e della quale siamo orgogliosi».
La Sicilia è la regione scelta per il 2024 per offrire l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d’Assisi. Oggi pomeriggio, i saluti del presidente Schifani, del vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, dei sindaci di Assisi, Stefania Proietti, e Palermo, Roberto Lagalla, al centro congressi Domus Pacis, accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, poi il corteo fino all’ingresso della chiesa, dove monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana, ha celebrato i Primi vespri.
Durante la celebrazione – a cui erano presenti anche gli assessori regionali della Famiglia, Nuccia Albano, e dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – il presidente Schifani, al momento dell’offertorio, ha donato alla Cappella del Transito di San Francesco una riproduzione bronzea della Madonna “Mater Siciliae” del maestro Salvo Salvato, realizzata dal Laboratorio Federiciano per i giardini di Palazzo d’Orléans.
Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli la Presidenza della Regione Siciliana, per l’occasione, ha promosso il restauro di un dipinto a olio su tela raffigurante “La Madonna sui luoghi della Passione”, del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti.
L’intervento del presidente Schifani, trasmesso in diretta su RaiUno, assieme a quelli di altre autorità civili e religiose, ha chiuso le celebrazioni della mattinata cominciata con un incontro tra le autorità al Palazzo municipale di Assisi, poi un corteo civile fino alla Basilica di san Francesco, chiesa superiore, preceduto da circa mille studenti delle scuole di Assisi, dove ha sfilato il gruppo folcloristico Val d’Akragas, iscritto nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia, per promuovere Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Nella Basilica il presidente della Conferenza episcopale siciliana, monsignor Antonino Raspanti, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini, e il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha acceso la lampada votiva dei Comuni d’Italia. La Presidenza della Regione Siciliana ha finanziato il restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, custodita nella Basilica di san Francesco.
Le dipendenti del Presidio Ospedaliero “Vittorio Emanuele” di Gela, in collaborazione con le insegnanti del reparto di Pediatria, promuovono un momento di riflessione e solidarietà in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne celebrata il 25 Novembre.
Alle ore 11:30 tutte le dipendenti delle Unita’ operativa sono invitate a raggiungere l’ingresso del nosocomio, che per l’ occasione sarà allestito dalle nostre maestre, per lanciare insieme un palloncino, simbolo di libertà.
L’evento vuole ispirare ogni donna a credere nelle proprie capacità e nella possibilità di realizzarsi, diffondendo una cultura di crescita personale per dire NO alla violenza.
Interverranno il dott. Alfonso Cirrone Cipolla, Direttore Sanitario P.O. “V. Emanuele” di Gela Dott.ssa Valeria Cannizzo, Dirigente Medico Direzione Sanitaria P.O. “V. Emanuele” di Gela Dott.ssa Viviana Altamore, Vice Sindaco del Comune di Gela; Dott.ssa Floriana Cascio, Presidente commissione Sanità del Comune di Gela Dott.ssa Rosa Iudici, Presidente Ass. Diritto & Donna Avv.Emanuele Maniglia Presidente Comitato Pari Opportunità presso l’ Ordine degli Avvocati di Gela Prof.ssa M.L. La China, dirigente scolastico Istituto Comprensivo “San Francesco” di Gela
Le promotrici dell’ eventosono Nuccia Vella, Dirigente Medico U.O.C. Pediatria P.O. “V.Emanuele” di Gela. Marika Cascino e Ester M.C. Lombardo, Psicologhe P.O. “V.Emanuele” di Gela le insegnanti Messina e Salemi.
“Rompiamo il silenzio: ogni palloncino è una voce contro la violenza”.
Visita del generale di Corpo d’Armata Antonino Maggiore, Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta. Dopo gli onori militari, l’Alto Ufficiale accolto dal Comandante Provinciale, Colonnello Stefano Gesuelli, ha intrattenuto cordiali incontri di saluto con il Presidente della Corte d’Appello – dott. Giuseppe Melisenda Giambertoni, con il Procuratore Generale della Repubblica, dott. Fabio D’Anna e con il Procuratore Capo della Repubblica, dott. Salvatore De Luca.Nel corso della giornata si è intrattenuto con una rappresentanza di militari dei Reparti della provincia nissena e con una rappresentanza della sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia in congedo di Caltanissetta e Gela.Il Colonnello Stefano Gesuelli ha illustrato, con un breve briefing, le principali caratteristiche del contesto socio – economico della provincia, le più importanti attività operative in corso di svolgimento e le tematiche di carattere logistico – amministrativo e del personale. Al termine della visita, il Comandante Interregionale dell’Italia Sud Occidentale, ha manifestato gratitudine per l’impegno e la dedizione profuse dai militari del Corpo operanti nel nisseno a tutela della legalità e della sicurezza economico-finanziaria in tutti i segmenti della missione istituzionale, complimentandosi per la pregevolezza di alcune significative operazioni esortando a proseguire nel costante impegno in favore della collettività e delle imprese rispettose.
Al via il secondo tour in Sicilia della scrittrice Arianna MortellitiIn libreria con Quel fazzoletto color melanzane (Mondadori) Caltanissetta, 22 novembre 2024 – La Sicilia torna ad incontrare la scrittrice Arianna Mortelliti: al via il secondo tour isolano della scrittrice in libreria con il suo secondo romanzo dal titolo “Quel fazzoletto color melanzana”, edito da Mondadori, dopo la prima avvenuta a Racalmuto. Dopo il successo della sua opera d’esordio, “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni”, Mortelliti pubblica un romanzo in cui le storie non sono legate tra di loro e sono scritte dal punto di vista del protagonista. Si tratta di storie e segreti famigliari che affrontano il tema della comunicazione nell’ambito degli affetti, oltreché la difficoltà nelle relazioni che ha una dimensione psicologica, sociologica e filosofica. Il tour di presentazione toccherà tre città della provincia di Caltanissetta: Serradifalco, Gela e Niscemi. Durante le presentazioni, l’autrice incontrerà il pubblico siciliano, raccontando aneddoti e ispirazioni che hanno portato al suo nuovo romanzo. Mortelliti, in una intervista al Corriere della Sera spiega come il nonno materno Andrea Camilleri l’abbia ispirata, «in maniera involontaria e molto vaga, perché ho riletto le primissime pagine che nonno aveva scritto di un romanzo inedito su Montalbano che non è riuscito né a sviluppare né a terminare a causa della sua morte. In quelle poche pagine vi è una piccola situazione, appena abbozzata, che mi ha fatto riflettere e ha stimolato la mia fantasia. Si parla del ritorno nei luoghi d’infanzia e delle emozioni che suscitano quando vi si torna – si legge sul quotidiano -. Ho elaborato una storia completamente diversa da quella che avrebbe realizzato mio nonno e ho creato il romanzo con protagonista Lara e la vicenda della sua famiglia. Mio nonno mi ha educata sin da piccola all’utilizzo della fantasia con tecniche narrative e teatrali. Ha influito sulla mia formazione culturale. Ho ricordi bellissimi». Un’occasione unica per i lettori siciliani di confrontarsi con la scrittrice e scoprire il mondo dietro le pagine di “Quel fazzoletto color melanzana”. Il tour rappresenta per Mortelliti un ritorno simbolico alle radici siciliane, un percorso di narrazione che si intreccia con la storia dell’isola, dei suoi colori, delle sue atmosfere. Ecco i dettagli delle tre presentazioni nissene:A Serradifalco, giovedì 28 novembre alle ore 17,30, presso Palazzo Mifsud. L’incontro è promosso dal Auser e dalla Libera Università della Terza Età. Dialoga con l’autrice il giornalista Salvatore Picone. Letture a cura di Giuseppe Minnella. A Gela, venerdì 29 novembre, ore 18,00, presso il Civico 111. L’incontro è organizzato, con il patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura, dall’Inner Wheel, presieduto da Tiziana Demaria; dialoga con l’autrice il giornalista Andrea Cassisi.A Niscemi, domenica 1° dicembre, ore 17,30, presso la Biblioteca Mario Gori. L’incontro è organizzato, con il patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura, dall’Inner Wheel presieduto da Carmelinda Pepi e dalla Fidapa presieduta da Lucia Spata; dialoga con l’autrice la professoressa Simona La Rosa.La sinossi del libro”Lumache” erano chiamati per l’estrema prudenza nella guida, eppure è proprio in un incidente d’auto che Alice e Filippo trovano la morte. Lara, la loro figlia trentenne, torna a Castel Cielo, nella provincia laziale, per i funerali. E ora? Che fare? Chiudere definitivamente con quel che resta di lei nell’angusta vita del paese? Lara ritrova la stretta protettiva della nonna paterna, la miniera di emozioni che, attraverso lei, la lega alla sua infanzia. Dunque prende tempo, e più prende tempo, più il passato scivola in lei e mina un equilibrio fatto di silenzi e rimozioni: chi è stato lo “zio” Rocco trovato morto nel fiume quando lei era una bambina, chi è stato per suo padre (il migliore amico?) e per sua madre (uno scomodo affetto?). E Franco? Bollato dalla nomea di “matto” e accusato di quella morte misteriosa, è un talentuoso fotografo che non ha mai smesso di collezionare immagini del paese e delle sue facce. E Don Alfonso, che cosa sa? Che cosa ha raccontato e che cosa ha tenuto nascosto nel corso degli anni? Si accendono nuove oblique confidenze e si aprono crepe delle quali è inevitabile forzare l’accesso. Da lì in poi è un precipizio di rimandi, percorsi, rivelazioni che agitano la quiete provinciale e il cuore di Lara. Arianna Mortelliti scrive un romanzo che tiene ben conto della lezione del nonno Camilleri: una comunità piccola che dietro alla maschera della solidarietà nasconde guasti e nodi. Nodi da sciogliere. Nodi da soffrire.L’autriceArianna Mortelliti, (Roma, 1987) si è laureata in Scienze Biologiche e lavora come insegnante nella scuola. Nipote di Andrea Camilleri, ha debuttato nel 2023 con Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni. A ottobre 2024, sempre per Mondadori, è uscito il suo secondo romanzo Quel fazzoletto colore melanzana. Per l’opera prima ha vinto il XXIV Premio nazionale “Gorgone d’Oro” e per il secondo romanzo invece, il XXXVII Premio nazionale Nino Martoglio di Belpasso