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Cronaca

La proposta del consigliere Giudice per superare l’impasse economica

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Gela – “Avverto il dovere morale, oltrechè Istituzionale, di raccogliere l’appello lanciato dall’operatore sociale Signor Di Dio, dire esattamente come stanno le cose, descrivere la situazione economica e sociale della nostra città. Produrre analisi e limitarsi ad esse non è più sufficiente.

Non lo è più per i cittadini e non può esserlo più per il ceto politico/istituzionale, consiglieri inclusi. Sono tante e tanti i giovani ed i non più giovani che non producono reddito, che hanno tante idee ma per le banche non sono nessuno e quindi non possono realizzare nulla e vivono a carico dei genitori ma il paradosso è che anche tanti genitori sono precari e quindi di povertà ci si dispera ogni giorno, basta guardare la quantità di immobili in vendita per porsi qualche domanda.

Il reddito di cittadinanza non può essere l’unica risposta alla povertà e, come detto più volte, la povertà non si cancella con una legge, magari così fosse.

Cosa può fare il Comune? Istituire un fondo con immissione diretta in grado di andare oltre il “banco alimentare”, ovviamente da mantenere, ma come si sa ci vuole il lavoro e solo il lavoro restituisce la dignità che la povertà mette in discussione.

Bisogna istituire una percentuale in tutte le gare d’appalto che vedono il Comune quale stazione appaltante e anche le società a capitale pubblico in cui il Comune ha una quota economica.

Solo costruendo percorsi concreti si consentirà agli inoccupati ed ai disoccupati di trovare collocazione senza aver bisogno di raccomandazioni e scorciatoie varie.

Paola Giudice

Consigliere comunale Indipendente di Sinistra

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Cronaca

Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda ( impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021 , al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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