Il Movimento civico ‘ Una buona idea’ esprime la sua solidarietà per l’ episodio occorso al consigliere Pellegrino.
‘L’auto data alle fiamme del Consigliere, nonché amico Gabriele Pellegrino è l’ennesimo atto delinquenziale – dicono il Segretario Rino Licata, i Consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci e
l’Assessore Terenziano di Stefano – ordito contro un rappresentante delle istituzione. Non v’è ovviamente un grado di gravità differente in ragione del destinatario finale dell’atto, è grave a prescindere dal ruolo ricoperto, sarebbe stato grave anche se la vittima finale dell’atto fosse stata una casalinga ma adesso, però, il tema impone una riflessione seria che prenda atto inequivocabilmente di quel che sta accadendo e quel che sta accadendo, in qualsiasi modo si intenda chiamarlo, è la genesi di una illegalità diffusa che fa sentire spesso la cittadinanza , la brava gente , sia questa un’istituzione o un lavoratore padre di famiglia, inerme.
La sensazione che si diffonde , è inevitabile, è quella della frustrazione sociale dinnanzi a fatti così violenti che , è compito nostro , della politica tutta e abbandonando l’atavica differenza di appartenenza politica, unitamente , questo è fuor di dubbio, alla Procura e alle forze dell’Ordine, attenzionare .
Attenzionare nell’accezione più propriamente vicina al concetto di controllare e comprendere e reprimere e condannare, nella serie riflessione votata al desiderio di vivere in una città che non faccia sentire, i suoi abitanti, ostaggio delle fiamme che nella notte travolgono le auto tanto dei rappresentanti delle istituzioni, quanto dei cittadini.
Rimanere ad analizzare i fatti, da un’angolazione che non sia comune, pur nella loro innegabile violenza, non basta.
Il nostro Sindaco e l’amministrazione tutta, già da tempo hanno iniziato un confronto serrato con il Prefetto e con il Questore sul tema, ma adesso è tempo che tutta la Politica , in ragione del ruolo che ricopre , faccia quadrato intorno alla Città ed ai suoi cittadini perbene e si confronti seriamente su un tema che, a ben vedere, non può più e non deve più essere lasciato alla diversità di collocazione politica.
Siamo prima di tutto gelesi oltre che amministratori della città , ma proprio per questo, almeno su temi così delicati, ci si svesta delle proprie convinzioni politiche e si ragioni e ci si confronti, prima di tutto, come abitanti della nostra Città”.