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Attualità

La poesia di Nadia Nencioni da esporre in tutte le scuole come simbolo del no alla mafia

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L’arresto di Messina Denaro, dopo trent’anni di latitanza, è l’epilogo che si attendeva. Un epilogo irrinunciabile ed ora reso tale dallo sforzo delle istituzioni repubblicane e dalla volontà collettiva d rifiutare le mafie e i loro sistemi coercitivi. Parte da questa premessa il gruppo dei Progressisti e rinnovatori PeR guidato da Miguel Donegani per fare una proposta.

Perché questo evento sia anche una presa di coscienza collettiva che unisca tutta l’Italia, i Progressisti e Rinnovatori propongono che tale evento sia ricordato riconducendolo ai versi di una poesia della giovane Nadia Nencioni, la bambina di 9 anni morta insieme ai genitori e alla sorellina Caterina di 50 giorni, nell’attentato della notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993 in via dei Georgofili a Firenze.

Il gruppo proporrà al sindaco di far esporre la poesia nelle scuole e al presidente Sammito in aula consiliare. Queste le motivazioni: è una poesia gentile e semplice sul tramonto, che contrasta con la spietatezza del gesto criminale di chi sacrifica anche dei bambini a contorti obiettivi di potere coercitivo.

La delicatezza di questi pochi versi, di una bambina innocente, sono la più spietata e tenera denuncia di un fenomeno criminale che le nuove generazioni devono conoscere e rigettare. Nulla può essere più formativo contro le mafie di una poesia innocente e profonda di una ragazzina a cui si è negato il futuro.

La proposta è che questa poesia venga incorniciata ed esposta in tutte le scuole pubbliche italiane e nelle sedi istituzionali, così come è stata esposta, quale stimolo alla lotta, nei luoghi dove si investigava per catturare Messina Denaro. Sarà di sprone e di ricordo, accostando i sentimenti di chi
costruisce un futuro con quanto le mafie possono fare per negarlo. Un accostamento di profonda valenza che mette a confronto l’amore per la vita con la spietatezza degli interessi mafiosi, generando tutta la disapprovazione che le nuove generazioni devono nutrire e coltivare verso la criminalità mafiosa. È un’iniziativa dall’alto valore simbolico ed è anche con i simboli che si contrastano i nemici della civiltà.

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Attualità

Crisi idrica: nuova stretta all’erogazione. Suppliscono i pozzi del Nisseno ed ennese

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Palermo – Al via la seconda fase del piano predisposto dall’Autorità di Bacino:
da lunedì riduzione dei prelievi dall’Ancipa
 Siciliacque informa che, come da indicazioni della Cabina di Regia per l’emergenza idrica e dell’Autorità di Bacino della Regione Siciliana, lunedì darà seguito all’ulteriore fase programmata di razionamento dei prelievi d’acqua dalla diga Ancipa, secondo le medesime modalità applicate nella fase precedente.


La riduzione sarà compensata in misura pari a circa il 50% dalle nuove risorse idriche provenienti dai pozzi del Nisseno e dell’Ennese, ripristinati dai rispettivi gestori d’ambito. La misura interesserà Acquaenna, Caltaqua, Consorzio di Bonifica 4 Cl, Consorzio Bonifica 6 En, Comune di Capizzi, Comune di Gangi e altri utenti minori.


Alla luce della programmazione già nota e nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità operative, spetterà ai gestori fornire indicazioni a Siciliacque su come distribuire le riduzioni definite nei punti di consegna presenti sui vari territori.

A Gela invece l’acqua si spreca con ke perdite ed il dissalatore è dismesso da anni.

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Domani ‘La serva padrona’

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Ragusa – Un’atmosfera intima ha abbracciato il pubblico presente ieri sera a cava Gonfalone per la seconda serata del festival Barocco in tutti i sensi.”Bach, father and sons”, il tema della serata, declinato dal Valletta Baroque Ensemble, il ViBE, in formazione quartetto ad accompagnare il pubblico in un tempo morbido e confortevole.

Le ‘incursioni’ profonde de ‘I sonnambuli’ prima, ma anche di Isabella Candeloro e Marco Brugaletta – organizzatori del festival – hanno fornito spunti di riflessione sul senso del tempo e della famiglia, sull’amore incondizionato di un padre per i suoi figli, sul calore di un desiderio da realizzare per dare il senso compiuto ad una perdita inaccettabile.

E poi l’ospite a sorpresa, Gabriele Dovis, la sua paura di morire a 40 anni e 140 chili, il suo percorso di crescita personale e il cambiamento che lo ha portato a correre come testimonial la maratona alle Olimpiadi di Parigi e a promuovere un progetto di inclusione.

Domani sarà una serata leggera e divertente. Il palcoscenico naturale di Cava Gonfalone sarà calcato da artisti, anche questa volta, di fama internazionale.Una tappa di un tour che porta in scena “La serva padrona” di Pergolesi, un intermezzo buffo, che sarà musicalmente narrato dall’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso e che vedrà come interpreti il soprano Minni Diodati, il baritono Roberto Abbondanza e il giovane attore Sergio Del Prato.

Ragusa rientra tra le date di un tour ‘riservato’ a manifestazioni di grande spessore artistico e musicale nel campo della musica barocca. “La serva padrona” ha fatto tappa al Festival di musica antica all’Aventino a Roma, e prima della partenza per Ragusa, gli artisti sono andati in scena a Proceno al festival Itinerari Musicali Francigeni. Al termine della rappresentazione, l’appuntamento con la cena-degustazione curata da Delicatessen.

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La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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