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Cronaca

La Pec come strenna natalizia

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Il Comune di Gela offre ai suoi cittadini un nuovo servizio, aderendo alla “Convenzione ANUTEL-ARUBA PEC S.p.A.” allo scopo di fornire gratuitamente caselle di posta elettronica certificata (PEC).
L’utilizzo della PEC, rispetto al tradizionale invio dei documenti cartacei via posta, specialmente nell’ambito delle entrate comunali, consente l’invio ai cittadini di comunicazioni, modelli di pagamento dei tributi e delle altre entrate, nonché altri avvisi, con una notevole riduzione delle spese di stampa e di recapito per il contribuente, cui non verrebbero più addebitate le spese postali nei diversi avvisi inviati nel corso dell’anno.
Potranno fare richiesta di attivazione della casella di posta elettronica certificata tutti i residenti nel comune, e soprattutto coloro che risiedono in contrade e/o frazioni del territorio comunale. I documenti da inviare, e che è possibile scaricare dal sito del Comune (www.comune.gela.cl.it), sono:
1. Modulo di adesione compilato in ogni sua parte e firmato;
2. Modulo di elezione Domicilio Digitale compilato in ogni sua parte e firmato;
3. Copia di un documento d’identità valido.

NEL CASO MANCHI ANCHE SOLO UNO DI QUESTI DOCUMENTI SARA’ IMPOSSIBILE RILASCIARE L’INDIRIZZO PEC
Si invitano i cittadini che intendano richiedere la fornitura gratuita di una PEC e l’elezione ad essa di domicilio digitale ad inviare la documentazione al seguente indirizzo: tributi@comune.gela.cl.it
Attenzione!
Il “Modulo di adesione” va compilato in ogni sua parte e firmato solo nel caso di richiesta di una nuova casella PEC. Nel caso si sia già in possesso di una pec personale, sarà sufficiente inviare il modulo di richiesta di “Elezione di domicilio digitale” riportando il nome della casella PEC esistente.

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Cronaca

Attacco hacker filorussi, nel mirino anche il sito della Provincia di Caltanissetta

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C’è anche quello della Provincia di Caltanissetta, tra i siti attaccati dagli hacker filorussi NoName057(16). Oltre a quello nisseno, non risultano raggiungibili i siti delle Province di Trapani, Ragusa ed Enna, del Comune di Catania e della Regione Puglia.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha allertato i bersagli e le autorità e fornito suggerimenti per la mitigazione dell’impatto.

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Cronaca

Retata nell’Ennese

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Retata della Polizia e della squadra mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, a seguito di una complessa e articolata attività di indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Numerose le persone arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con l’aggravante per due di loro dell’associazione armata, e per detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi in ordine all’esistenza di un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel territorio di Agira e dei vicini centri di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte.All’operazione ha collaborato personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile delle Questure di Catania e Agrigento, personale delle unità cinofile dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.

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Cronaca

Custodia cautelare per padre violento

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Ragusa-  Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Modica e della Stazione di Modica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella attuale fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di lesioni gravi nei confronti del figlio di 5 anni.

L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza, si sarebbe reso responsabile delle percosse e delle violenze che hanno cagionato al bambino fratture multiple alle braccia e alle gambe, per cui sono stati necessari due delicati interventi chirurgici.Il minore, giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica per una riferita caduta accidentale dal letto, è subito parso al personale sanitario in condizioni sanitarie critiche.

Le successive analisi a cui è stato sottoposto e le valutazioni medico-legali disposte non hanno lasciato dubbi in ordine alla chiara incompatibilità delle lesioni/fratture refertate rispetto alla versione dei fatti fornita dai genitori del bambino, motivo per cui è scattata immediatamente la procedura di codice rosa.

Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, è stata disposta l’escussione di tutti coloro che potessero riferire circostanze utili alla ricostruzione delle varie dinamiche familiari, così da poter identificare il presunto responsabile di tali gravi lesioni.

L’insieme degli elementi raccolti sinora ha consentito di attribuire al padre, in via esclusiva, la responsabilità delle violenze subite dal bambino, provocate in due distinti episodi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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