Seguici su:

Attualità

La nuova vita della chiesa San Rocco su iniziativa del Rotary

Pubblicato

il

I tesori dimenticati. C’è una chiesa in pieno corso Vittorio Emanuele. Quel che resta di una chiesa. Nessuna amministrazione degli ultimi decenni se n’è occupata. Dimenticata, pericolante e pericolosa. Uno scrigno di passato di cui non si era mai accorto nessuno. Se n’è accorta la famiglia rotariana che ha voluto rimetterla in circolo con un murales curato dall’artista Roberto Collodoro. Una rappresentazione dell’antico, racchiuso nelle mani di una vecchia signora che tiene il ricordo di un luogo di culto dimenticato dagli uomini. La presidenza del Rotary club che sta svolgendo, sotto la direzione di Valentino Granvillano, un lavoro di presenza viva sul territorio, non ha lasciato nell’ombra questo angolo della città. Ha finanziato il progetto con la partecipazione dell’Inner Whell e del RotarAct che ha dato il via alla realizzazione quasi completata nell’arco di cinque giorni. Il tutto con le autorizzazioni del Comune di Gela, della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Caltanissetta, con l’aiuto dell’Istituto Majorana e di qualche azienda che ha prestato apparecchiature per facilitare il lavoro dell’artista. Venerdì 11 Novembre è prevista una piccola inaugurazione di quello che, da qualche giorno, è patrimonio della città. “Stiamo completando il lavoro – ha detto il Presidente Granvillano – liberando l’area da apparecchiature elettriche inutili per rendere pura la visione dell’opera che regaliamo alla città”.

La chiesa resta chiusa ma almeno la facciata diroccata ha un bel vedere. L’angolo che fino ad un anno fa era del venditore Crocifisso Morello, ha una nuova vita. Già stamattina il murales è stato visitato dalle classi delle scuole elementari.

La chiesa dedicata a San Rocco fu edificata nei primi decenni del 1700, ad opera della Fratellanza di San Filippo Neri, in uno stile semplice e lineare. La facciata possedeva diverse modanature, un piccolo ingresso servito da cinque gradini, e due finestre di cui una bifora e con arco a sesto acuto. Sulla sommità dell’edificio si trovava una torretta con un orologio (il nostro Comune ne aveva in concessione l’uso perpetuo), provvisto di tre quadranti e due piccole campane; questo impianto e quello del convitto Pignatelli erano fino agli anni quaranta gli unici orologi pubblici di Gela. La nostra proposta prevede il ripristino della torre e dell’orologio a tre quadranti. Nel 1789 ottenne il diritto di patronato a titolo di erezione; poi nel novero delle proprietà del Barone Vella. Dal settembre del 1945 al maggio del 1950, l’edificio, già da diversi anni sconsacrato ed in parte pericolante, fu affittato al Comune di Gela e utilizzato come magazzino di deposito.

Sulla sommità dell’edificio si trovava una torretta con un orologio (il nostro Comune ne aveva in concessione l’uso perpetuo), provvisto di tre quadranti e due piccole campane; questo impianto e quello del convitto Pignatelli erano fino agli anni quaranta gli unici orologi pubblici di Gela.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Protesta Sp 11: esperienza di spiritualità

Pubblicato

il

Niscemi – Il secondo sit-in dei niscemesi Giuseppe Maida e Rosario Ristagno, di venerdì e sabato scorsi dentro due casse da morto davanti alla sede della Provincia regionale di Caltanissetta per chiedere la messa in sicurezza della Sp 11 Niscemi-Bivio Priolo, si è rivelato un’esperienza dura e nel contempo un’occasione di alta spiritualità.

La singolare protesta era finalizzata a sollecitare l’Amministrazione provinciale, il Comune di Niscemi e la Prefettura a mettere in atto tutte le procedure per evitare la strage di giovani vite, perdute per lo più in incidenti autonomi, lungo la Sp 11 che collega Niscemi alla strada statale 115 Gela-Vittoria.

L’ultima tragedia si è consumata il 28 gennaio scorso nel tratto terminale di questa “strada assassina”, quando una mamma che stava accompagnando i tre figlioletti a scuola, ha perso il controllo dell’autovettura che si è schiantata contro un muro di cinta. Nell’urto, perdeva la vita la piccola figlia Aurora, 9 anni, mentre la madre e altri due figli, di 7 e 4 anni, riportavano gravi traumi e ferite e venivano ricoverati in ospedale.

Ma i morti sulla Sp 11 non sono solo questi. È una lunga scia di sangue che si perde nel tempo. Negli ultimi 4 anni, 7 giovani niscemesi hanno perso la vita nel tratto terminale di questa strada, quasi alle porte di Niscemi. Il sit-in del fine settimana scorso, è stato svolto dentro le bare collocate in un furgone davanti alla sede della Provincia. «Il tempo è stato inclemente – riferisce Maida – con pioggia battente e basse temperature.

Però molti nisseni si sono fermati davanti alla nostra “camera ardente” per informarsi sui motivi della protesta e per fare qualche selfie. Il sit-in ci ha riservato anche una piacevolissima sorpresa. Il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, venuto a conoscenza della nostra insolita manifestazione, ha voluto conoscerci, invitandoci tramite gli agenti della Digos a raggiungerlo nella vicina sede vescovile. Monsignor Russotto si è rivelato una persona meravigliosa, sensibile e affettuosa».

Dopo aver spiegato i motivi della loro protesta, Maida e Ristagno hanno chiesto al pastore nisseno di poter pregare per le ultime sette giovanissime vittime della “strada killer”. Nella piccola e accogliente cappella della sede vescovile, sul cui altare erano state sistemate le foto delle povere vittime, i due niscemesi, monsignor Russotto e gli agenti della Digos hanno rivolto anche una fervida preghiera perché «il Signore consoli i familiari che stanno vivendo in silenzio nel dolore e nello sconforto».

Al termine dell’incontro, il vescovo Russotto ha promesso “una sua amichevole intercessione presso il Prefetto Chiara Armenia, affinché possa definitivamente contribuire alla messa in sicurezza della Sp 11”.

Continua a leggere

Attualità

Albert Engineering& project assume 10 tecnici progettisti

Pubblicato

il

Albert Engineering & Project è alla ricerca di tecnici e progettisti che abbiano maturato almeno cinque anni di esperienza nel ruolo e siano in grado di gestire un progetto in collaborazione con i team preposti e la direzione aziendale.

I diversi profili ricercati dovranno svolgere le seguenti attività, di gestione, monitoraggio e coordinamento dei processi e dei progetti, attività di progettazione o modellazione architettonica e strutturale, rilievi architettonici ed energetici.

“Siamo sempre alla ricerca di talenti con spiccate doti relazionali, analitici e orientati all’obiettivo di inserire nel nostro team di ingegneri”- si legge in una nota dell’azienda.
Questa la lista delle figure professionali in ricerca:
1 progettista CAD senior (geometra- architetto – ingegnere)
1 progettista elettrico (ingegnere)
2 tecnici per rilievi con esperienza (geometra)
1 progettista calcolista – Strutturista senior (ingegnere)
3 progettisti energetico o meccanico (ingegnere)
2 Computista senior (geometra o architetto o ingegnere)

Tipologia del Contratto: CCNL al Commercio, livello e inquadramento verranno valutati in sede di colloquio in base all’esperienza maturata;
Tipologia Contratto: da valutare di seguito al colloquio;
Settore: Progettazione;
Sede di lavoro: Sicilia, Gela – Via Venezia,313 (CL)

Continua a leggere

Attualità

Il gelese Serafino Lo Piano, AD del Gruppo Busitalia (Ferrovie dello Stato Italiane)

Pubblicato

il

Il gelese Serafino Lo Piano è stato nominato Amministratore Delegato di Busitalia Sita Nord srl, la società che si occupa di trasporto su gomma all’interno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Serafino Lo Piano, nipote dell’omonimo poeta gelese, da oltre trent’anni lavora nell’ambito dei trasporti e del turismo. Economista di formazione, ma anche giornalista e carabiniere, ha lavorato presso compagnie aeree, ferroviarie e metro. Fino alla recente nomina, è stato Direttore Vendite Nazionali e Internazionali per l’Alta Velocità di Trenitalia, dove ha guadagnato una lunga ed approfondita esperienza di respiro globale; Lo Piano è inoltre Amministratore Delegato di Metro 5 Milano. Da quando è arrivato alla guida dell’azienda, ha contribuito ad incrementare notevolmente i ricavi e gli utili, fino a farle guadagnare il Premio Industria Felix per le aziende con miglior performance gestionale e affidabilità finanziaria.

Non solo un manager, ma anche un innovatore, ha conciliato business e valore sociale con numerosi progetti nelle stazioni metro, come l’apertura di alcuni ambulatori per bambini e mamme in attesa, in collaborazione con l’ospedale Buzzi di Milano. Grande appassionato di sport (ha attraversato ben sei volte a nuoto lo stretto di Messina negli ultimi anni), ha inoltre collaborato con le più importanti manifestazioni sportive mondiali, raggiungibili in metro, così da far guadagnare alla Lilla l’appellativo di “metropolitana dello sport”.

Un manager dalla visione globale, ma con un forte legame con la sua terra d’origine, Serafino Lo Piano ha sempre mantenuto salde le radici siciliane (è tra l’altro Presidente dell’Associazione Culturale dei Siciliani nel Lazio). Oggi, Lo Piano rappresenta un esempio di eccellenza per la sua città. Con il suo spirito visionario e la sua dedizione al lavoro, è un orgoglio per la nostra comunità, un esempio di come la passione, la formazione e l’impegno possano davvero fare la differenza nel mondo del lavoro e non solo.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità